Picrasma quassioides
Picrasma quassioides
La Quassia orientale o Nigaki (Picrasma quassioides (D. Don) Benn.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Simaroubaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Sapindales,
Famiglia Simaroubaceae,
Genere Picrasma,
Specie P. quassioides.
È sinonimo il termine:
– Picrasma ailanthoides (Bunge) Planch..
Etimologia –
Il termine Picrasma deriva dal greco pikros, che significa “sapore amaro”.
L’epiteto specifico quassioides deriva dal greco in riferimento alla sua somiglianza con il genere Quassia.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Picrasma quassioides è una pianta originaria delle zone temperate regioni dell’Asia meridionale, dal nord-est del Pakistan all’est lungo l’Himalaya e attraverso la Cina meridionale, centrale e orientale fino a Taiwan, Giappone e Corea.
Il suo habitat è quello dei boschi e colline di pianura nelle aree più alte dell’Himalaya occidentale, in burroni sotto foreste di deodara, querce, abeti ecc. in una fascia altimetrica tra 1800 e 2400 metri s.l.m..
Descrizione –
La Picrasma quassioides è una pianta a foglie caduche con portamento di arbusto o piccolo albero deciduo che cresce fino a 10-15 m (raramente 20 m) di altezza.
Il tronco raggiunge fino a 50 cm di diametro.
La corteccia è liscia e di colore grigio-bruno scuro.
Le foglie sono lunghe 15–40 cm, pennate, con 7–15 foglioline lunghe 2,5–10 cm e larghe 1,5–4,5 cm, con margine dentato grossolanamente e irregolarmente.
I fiori sono di colore variabile da verde a giallo-verde con quattro o cinque sepali e petali, prodotti in cime lunghe 8-15 cm.
L’antesi avviene tra metà e tarda primavera.
Il frutto è una drupa di forma da ovoidale a globosa e di colore da rossa a nera di 6-7 mm di diametro.
Coltivazione –
La Picrasma quassioides è una pianta che cresce allo stato naturale e che, occasionalmente viene coltivata come albero ornamentale in Europa e Nord America, dove è apprezzata per il colore autunnale della chioma da arancione brillante a rosso.
Questa pianta viene raccolta allo stato naturale per l’uso locale come cibo, medicina e fonte di materiali.
Può essere coltivata e richiede un substrato fertile, ricco di humus che trattenga l’umidità ed in posizione soleggiata anche se le piante crescono abbastanza bene in posizione semi ombreggiata.
La pianta può essere propagata per seme da seminare appena maturo in un semenzaio non riscaldato.
Il seme immagazzinato richiede 3 mesi di stratificazione a freddo e andrebbe seminato il prima possibile durante l’anno. Il primo trapianto va effettuato quando le piantine hanno raggiunto una dimensione da poter essere maneggiate; queste vanno poste in vasi individuali e fatte crescere in serra almeno per il loro primo inverno.
Il trapianto va effettuato in tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste.
La moltiplicazione può avvenire anche per talee di legno semimaturo, nel periodo di metà estate in zona ombreggiata.
Si possono preparare anche delle talee di radice lunghe 4 cm nel periodo di dicembre. Questa vanno piantate orizzontalmente in vasi ed in serra.
Usi e Tradizioni –
La Picrasma quassioides viene chiamata in vari modi in funzione dell’area dove cresce. In cinese è: 苦樹 ku shu; in giapponese: ニガキ nigaki “legno amaro” e così via.
Questa pianta contiene una sostanza amara chiamata quassina che viene estratta dalla corteccia e può essere utilizzata come sostituto del luppolo nella produzione della birra.
Il legno contiene una serie di composti medicinali ed è stato dimostrato che è antielmintico, antiamebale, antivirale, amaro, ipotensivo e stomachico.
Contribuisce ad aumentare il flusso dei succhi gastrici.
Viene usato in Corea nel trattamento dei problemi digestivi, in particolare la dispepsia cronica.
Dalla corteccia si ottiene un decotto che è amaro, febbrifugo e tonico.
Le foglie sono state usate per trattare condizioni di pelli pruriginose.
Tra gli altri usi si ricorda che la corteccia è usata come insetticida anche in sostituzione dell’insetticida di Quassia (Quassia amara L.) che si ottiene dal legno di questo albero tropicale.
La quassia è infatti un insetticida organico relativamente sicuro che si degrada rapidamente ed è di bassa tossicità per i mammiferi.
Gli estratti del legno sono utilizzati anche come insetticida naturale nell’agricoltura biologica.
È stato usato come antiparassitario per sbarazzarsi di pidocchi, pulci, ecc.
Il legno di questa pianta è duro, fine e a grana stretta e viene utilizzato per mosaici, utensili, ecc.
Modalità di Preparazione –
La Picrasma quassioides è una pianta utilizzata tempi remoti per usi medicinali e come pianta insetticida o per il suo legno.
La corteccia è utilizzata in erboristeria come aroma amaro e agente antibatterico.
Dalla corteccia si ottiene un decotto amaro, febbrifugo e tonico e le foglie vengono usate per trattare infiammazioni della pelle.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Foto – fonte: https://florakorea.myspecies.info/en e https://www.digitalcommonwealth.org/
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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