Elanus caeruleus
Elanus caeruleus
Il nibbio bianco (Elanus caeruleus Desfontaines, 1789) è un piccolo rapace appartenente alla famiglia degli Accipitridae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Aves,
Ordine Accipitriformes,
Famiglia Accipitridae,
Sottofamiglia Elaninae,
Genere Elanus,
Specie E. caeruleus.
Sono sinonimi i termini:
– Falco cæruleus Desf., 1789;
– Falco vociferus Latham, 1790;
– Falco melanopterus Daudin, 1800;
– Elanus cæsius Sav., 1809;
– Elanus melanopterus Leach, 1817.
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti sottospecie:
– E. c. caeruleus (Desfontaines, 1789); presente nella penisola iberica sud-occidentale, Africa e Arabia sud-occidentale;
– E. c. vociferus (Latham, 1790); presente dal Pakistan alla Cina orientale, penisola malese e Indocina;
– E. c. hypoleucus Gould, 1859; presente nelle Grandi e Piccole Isole della Sonda, Filippine, Sulawesi e Nuova Guinea.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il nibbio bianco è un uccello presente soprattutto nei territori aperti e nelle aree semidesertiche dell’Africa sub-sahariana e dell’Asia tropicale anche se il suo areale si fino all’Europa, in Spagna e Portogallo e con avvistamenti anche in Italia. Sembra che l’areale della specie si stia espandendo sempre più nell’Europa meridionale e, forse, nell’Asia occidentale.
Alcune popolazioni geografiche di questa specie vengono riconosciute, come detto sopra, come sottospecie e distribuite nei rispettivi territori.
Alcuni studiosi riconoscono anche due ulteriori sottospecie: E. c. wahgiensis, propria della Nuova Guinea, ed E. c. sumatranus, diffusa nell’isola omonima. Il nibbio codabianca e il nibbio bianco australiano venivano inclusi in passato all’interno di questa specie, ma oggi sono considerati specie a parte.
Il suo habitat anche se è prevalentemente quello di pianura, si estende anche ad altitudini più elevate come in Sikkim (a 3650 m), sui Nilgiri (a Doddabetta, a 2670 m) e nel Nagaland (a 2020 m).
Inoltre è un visitatore invernale in alcune parti del suo areale, come nella penisola indiana del Ghati occidentali.
Descrizione –
L’ Elanus caeruleus è un rapace di minori dimensioni con una lunghezza massima di 30-35 cm ed un’apertura alare di 80–88 cm e con un peso di 180-250 g con entrambi i sessi che hanno piumaggio simile.
Presenta un capo grande, in gran parte di colore bianco, tranne per il vertice e la nuca che sono di un grigio di tonalità intermedie e per piccole aree nere di fronte agli occhi che si estendono come linee sopra e dietro gli stessi. I grandi occhi sono rivolti in avanti.
Il dorso, le grandi copritrici primarie e secondarie superiori e le copritrici caudali superiori sono di colore grigio che va da tonalità intermedie a tonalità scure (il maschio è mediamente più chiaro).
La faccia superiore delle remiganti è grigio scura.
Le parti inferiori sono uniformemente bianche.
Il sottoala è composto da primarie e secondarie esterne grigio scure, da secondarie interne grigio chiaro e da copritrici bianche.
La coda è corta e di colore bianco, tranne per le timoniere centrali grigio chiaro. L’iride varia dal rosso-arancio allo scarlatto. La coda è ben visibile negli esemplari in volo e, diversamente da quella dei nibbi veri e propri del genere Milvus, non è biforcuta.
Le lunghe ali, simili a quelle di un falco, si estendono oltre la coda quando l’uccello è appollaiato.
Quando sta appollaiato, come sui fili elettrici, spesso tiene le ali sotto la coda muovendola su e giù come per tenersi in equilibrio.
Biologia –
L’ Elanus caeruleus è un rapace che si riproduce in differenti periodi dell’anno in funzione dell’areale. Tuttavia anche se in India è stato visto nidificare in ogni periodo dell’anno, sembra non si riproduca mai in aprile e maggio.
La fase dell’accoppiamento è preceduta dal corteggiamento che è rumoroso e comporta inseguimenti, e, una volta formatasi la coppia, i due partner copulano frequentemente.
Il nido, che viene costruito in prevalenza dalla femmina, è costituito da una grossolana piattaforma di ramoscelli e posto su alberi a pochi metri dal suolo. La femmina vi depone da 3 a 5 uova biancastre, macchiate di giallo e rossiccio.
Entrambi i genitori si dedicano alla cova ma, una volta schiuse, il maschio trascorre più tempo alla ricerca di cibo.
Inizialmente è la femmina ad occuparsi della nutrizione dei piccoli, e talvolta abbandona il nido per andare a cacciare nelle sue vicinanze, ma riceve anch’essa il cibo che il maschio riporta ai nidiacei.
Dopo l’involo i giovani uccelli continuano a dipendere dal cibo fornito dal maschio per un periodo di circa 80 giorni; in un primo momento quest’ultimo riporta le prede presso il posatoio, ma successivamente le porge ai giovani direttamente in volo.
Ruolo Ecologico –
Il nibbio bianco è un uccello noto anche per la sua capacità di rimanere sospeso a mezz’aria al di sopra delle praterie aperte, proprio come fanno i gheppi più piccoli.
È una specie che vive isolata o in coppie, ma dato che queste ultime si stabiliscono a poca distanza le une dalle altre, capita di vederne volteggiare nell’aria, insieme, anche ad altre coppie.
Inoltre ha abitudini crepuscolari.
Nonostante venga avvistato più frequentemente sulle pianure, talvolta è possibile scorgerlo anche sulle pendici erbose delle colline delle regioni più elevate dell’Asia. Non è una specie migratrice, ma può effettuare brevi spostamenti in risposta alle condizioni stagionali.
La sua alimentazione è varia; tra le prede catturate ci sono cavallette, grilli e altri grossi insetti, lucertole e roditori ma anche uccelli, piccoli serpenti e rane.
In rare occasioni può anche catturare la preda in volo.
I posatoi preferiti vengono utilizzati come luoghi per lanciare attacchi alle prede e per cibarsene, ma talvolta le prede più grandi possono essere consumate al suolo.
Nell’Africa meridionale, sembra che prediliga le banchine delle strade per nutrirsi degli animali catturati, tanto che talvolta degli esemplari rimangono uccisi in collisioni con i veicoli.
Sono uccelli estremamente silenziosi e tra i richiami registrati vi sono uno strillo molto acuto o un fischio sommesso; tuttavia diventano un po’ più rumorosi soprattutto durante la stagione riproduttiva.
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.
Foto – fonte: http://www.freenatureimages.eu/