Ophiopogon japonicus
Ophiopogon japonicus
Il Mughetto giapponese (Ophiopogon japonicus (Thunb.) Ker Gawl.) è una specie perenne erbacea appartenente alla famiglia delle Ruscaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Ordine Asparagales,
Famiglia Ruscaceae,
Genere Ophiopogon,
Specie O. japonicus.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Anemarrhena cavaleriei H.Lév.;
– Convallaria graminifolia Salisb.;
– Convallaria japonica Thunb.;
– Flueggea anceps Raf.;
– Flueggea angulata Raf.;
– Flueggea japonica (Thunb.) Rich.;
– Liriope gracilis (Kunth) Nakai;
– Mondo gracile (Kunth) Koidz.;
– Mondo japonicum (Thunb.) Farw.;
– Mondo longifolium Ohwi;
– Mondo stolonifer (H.Lév. & Vaniot) Farw.;
– Ophiopogon argyi H.Lév.;
– Ophiopogon chekiangensis Koiti Kimura & Migo;
– Ophiopogon gracilis Kunth;
– Ophiopogon merrillii Masam.;
– Ophiopogon ohwii Okuyama;
– Ophiopogon stolonifer H.Lév. & Vaniot;
– Polygonastrum compressum Moench;
– Slateria coerulea Siebold ex Miq.;
– Slateria japonica (Thunb.) Desv.;
– Tricoryne acaulis D.Dietr.;
– Tricoryne caulescens D.Dietr..
Etimologia –
Il termine Ophiopogon proviene dal greco ὄφις óphis serpente e da πώγων pógon barba: probabile riferimento alle foglie lunghe e sottili.
L’epiteto specifico japonicus è in riferimento alle origini o alla presenza di una specie nel territorio giapponese.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Ophiopogon japonicus è una pianta originaria dell’Asia dell’est e presente in Cina , India, Vietnam, Giappone, Filippine e Corea.
Il suo habitat è quello dei luoghi ombrosi, nei boschi, nelle macchie fitte dei burroni, sui pendii e lungo i torrenti ed aree rupestri ad altitudini da 200 a 2.800 m in Cina.
Descrizione –
L’ Ophiopogon japonicus è una pianta perenne sempreverde che tende a formare cespugli che sottoterra ha grandi stoloni con radici tuberose.
Le foglie sono lineari, lunghe 20-40 cm.
I fiori sono di colore da bianco a lilla pallido, portati in un corto racemo su uno stelo di 5-1 cm.
Il frutto è una bacca blu, di 5 mm di diametro.
Coltivazione –
L’ Ophiopogon japonicus viene coltivato come pianta ornamentale, fornendo un’eccellente copertura del suolo.
A tal fine sono state selezionate diverse cultivar, tra cui “Albus” (fiori bianchi), “Compactus” e “Kyoto Dwarf” (forme nane, alte non più di 4-5 cm) e “Silver Mist” (variegato, con foglie striate di bianco).
Viene spesso venduta come pianta decorativa per acquari d’acqua dolce, ma poiché non è una vera pianta acquatica, può vivere per alcuni mesi sott’acqua prima di morire. Sebbene sia resistente a temperature di circa – 20 °C quando è dormiente all’aperto nel periodo invernale, quando viene tenuto completamente sommerso, richiede temperature dell’acqua di 18–25 °C.
La pianta cresce bene in pieno sole o mezz’ombra.
La propagazione avviene da germogli laterali.
Usi e Tradizioni –
Il Mughetto giapponese, chiamato in giapponese ryu-no-hige (“barba di drago”) o ジャノヒゲ ja-no-hige (“barba di serpente”) è una pianta che viene utilizzata a scopo curativo nella medicina cinese, contro la nausea, il vomito, la stipsi e per la lubrificazione dell’intestino.
Nella medicina tradizionale cinese, sia le piante che i tuberi di O. japonicus sono conosciuti come mai men dong (cinese: 麥門冬). I tuberi sono usati come erba cardinale per la carenza di yin.
Secondo la “Chinese Herbal Medicine Materia Medica”, l’erba è dolce, leggermente amara e leggermente fredda; entra nei canali del cuore, dei polmoni e dello stomaco; nutre lo yin dello stomaco, della milza, del cuore e dei polmoni; e cancella il calore e calma l’irritabilità.
La pianta viene spesso coltivata nei giardini come specie ornamentale per dare una buona copertura del terreno. Questa specie è coltivata come pianta medicinale in Cina.
Tra gli usi commestibili si usa la radice che secondo alcuni risulta amara, secondo altri è dolce e aromatica.
La radice contiene circa 1,6% di proteine, 0,5% di grassi, 80% di carboidrati, 2,3% di ceneri.
In medicina la radice è antitosse, afrodisiaca, espettorante, pettorale, sedativa, scialagoga, stomachica e tonica.
Si dice anche che abbia attività antitumorale.
La radice viene utilizzata internamente nel trattamento di una varietà di condizioni, tra cui tosse secca, febbre, sete, mal di gola, tubercolosi, costipazione secca, insonnia, ansia e palpitazioni.
È anche usata frequentemente nei trattamenti del diabete mellito.
Inoltre le radici hanno dimostrato di avere un’azione antibatterica, inibendo la crescita di Staphylococcus, E. coli, Bacillus subtilis, B. typhi, ecc..
Tutta la pianta è antipiretica, antiscrofulatica, antitosse, emolliente, espettorante e tonica. Inoltre abbassa la pressione sanguigna.
I noduli sulle radici fibrose sono usati come tonico nutritivo nel trattamento della tubercolosi.
Tra gli altri usi si ricordano quelli agroforestali in quanto è una buona pianta per formare tappeti antierosivi e che si diffonde abbastanza liberamente; viene comunemente piantata come copertura del terreno o come sostituto dei prati a bassa manutenzione.
In questo senso è particolarmente preziosa per prevenire l’erosione del suolo. Per questi scopi le piante dovrebbero essere distanziate di circa 45 cm l’una dall’altra.
Modalità di Preparazione –
L’ Ophiopogon japonicus è una pianta che viene utilizzata da tempo soprattutto per scopi medicinali ma anche per fini alimentari.
Le radici tuberose delle piante di 2 anni vengono raccolte alla fine della stagione vegetativa, lavate accuratamente e poi fatte essiccare al sole o in essiccatoi dopo aver rimosso le due estremità e il torsolo.
Le radici vengono raccolte in primavera ed essiccate per un uso successivo.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.