Giardino verticale
Giardino verticale
Con il termine giardino verticale si definisce una realizzazione verticale impiantata con specie vegetali specifiche.
Le piante vengono fatte radicare in compartimenti tra due strati di materiale fibroso ancorato alla parete ed, inoltre, per garantire l’approvvigionamento idrico è previsto un impianto apposito posto tra gli strati.
Oggi le pareti verdi sono una forma di agricoltura o paesaggio urbano. Spesso concepite come un’opera d’arte per la loro bellezza.
Queste opere sono realizzate spesso nelle città, in particolare sulle superfici verticali degli edifici.
Il giardino verticale, oltre ad essere elemento distintivo dell’architettura verde, porta con sé alcuni vantaggi, andando a costituire una “seconda pelle” degli edifici:
– miglioramento dell’isolamento termico degli edifici, evitando l’irraggiamento diretto dei raggi solari sulla parete, che non si scalda e non irradia il calore all’interno;
– miglioramento dell’impatto estetico dell’edificio, anche nel confronto con gli edifici circostanti;
– contribuisce a catturare le polveri sottili (PM10) in ambiente urbano;
– possibile integrazione di attività economiche.
Storia dei giardini verticali –
Il pioniere della realizzazione del giardino verticale è stato Patrick Blanc, un botanico e studioso parigino che con i suoi spettacolari giardini verticali ha rivestito facciate ed aree, sia pubbliche che private, non solo della capitale francese.
Costui realizzò il primo muro al museo de La Villette, a Parigi. Poi ben 15.000 metri quadrati in Rue d’Alsace, e infine la facciata green del museo di Quai Branly, per cui è diventato famoso.
Col tempo altri progettisti del verde (come agronomi ed architetti) si sono sbizzarriti in giro per il mondo con muri vegetali sempre più rifiniti.
Tecnica –
I giardini verticali sono delle composizioni armoniose di piante realizzate su pannelli o moduli stratificati (PVC e feltro) inseriti in una gabbia metallica, che viene fissata ai muri (giardini verticali esterni) o alle pareti (giardini verticali interni), ma può anche essere sorretta da apposite strutture.
Il metodo di coltivazione è un sistema integrato che permette un costante approvvigionamento idrico di acqua piovana e fertilizzanti, mediante sistemi a goccia sistemati nella parte alta del muro e non c’è bisogno di terriccio.
Esistono varie tipologie di muri verdi, tutte facilmente adattabili a qualsiasi superficie architettonica e modulabili a seconda delle specifiche esigenze:
– rivestimenti parziali o totali di facciate esterne;
– pareti autoportanti;
– muri di contenimento;
– recinzioni.
Inoltre i giardini verticali sono molto apprezzati non solo come soluzione estetica, ma anche per l’isolamento acustico, per la depurazione dagli inquinanti atmosferici e per la regolazione termica che permette anche un risparmio energetico.
Per meglio mettere a frutto questi suggerimenti è necessario partire da alcune considerazioni e valutazioni sugli edifici interessati da queste operazioni.
In particolare occorre considerare che le facciate degli edifici possono essere rivestite da vegetazione erbacea grazie al principio per il quale non tutte le piante necessitano della terra per vivere. Per molte specie, sono sufficienti acqua, ossigeno e anidride carbonica, grazie alla fotosintesi clorofilliana.
Specie vegetali –
Le specie vegetali utilizzate per un giardino verticale possono essere scelte in base a vari fattori.
In base ai fattori ambientali si possono suddividere le specie erbacee più adatte in due macro categorie:
Specie microterme: particolarmente indicate per temperature comprese tra 15 e 25 °C, con minor tolleranza al caldo, siccità e salinità, con maggior crescita in autunno e primavera. Appartengono a questo gruppo le specie:
– Festuca arundinacea;
– Lolium perenne;
– Poa pratensis;
– Festuca rubra.
Specie macroterme: indicate per climi più caldi e per questo poco adatte a quelli dove le temperature possono scendere al di sotto dei 0°. In questo caso perdono il colore verde e vanno in riposo vegetativo. La temperatura ottimale di crescita è compresa tra i 25 e i 35 °C. Appartengono a questo gruppo le specie:
– Cynodon dactylon;
– Paspalum vaginatum;
– Stenotaphrum secundatum;
– Zoysie spp.
Vantaggi dell’impiego di un Giardino verticale –
La progettazione di un giardino vegetale viene effettuata normalmente per mitigare l’eccessiva incidenza dell’antropizzazione sul sistema ecologico naturale.
Così le facciate rivestite con prati verticali offrono alcuni vantaggi:
– depurazione dell’aria attraverso l’assorbimento dell’anidride carbonica e la produzione di ossigeno;
– regolazione termica. La traspirazione delle piante raffresca l’aria e l’intercapedine favorisce la circolazione d’aria;
– azione di filtraggio e depurazione degli inquinanti atmosferici;
– abbattimento acustico e riduzione del riverbero. La massa vegetale assorbe le onde sonore e luminose;
– ostacolo alla diffusione del fuoco;
– valorizzazione degli edifici e benefici psicologici;
– incremento di possibili microhabitat per particolari specie animali.