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Vincristina

Vincristina

La vincristina è un alcaloide a nucleo indolo monoterpenico con una struttura chimica molto complessa e con formula bruta o molecolare: C46H56N4O10.
Questa sostanza chiamata anche leurocristina o vincaleucoblastina, insieme al suo congenere metilato sull’azoto in posizione 1 del nucleo indolico detto vinblastina e ad altri alcaloidi congeneri detti catarantina e vindolina, sono presenti in natura in una specie di pervinca (Catharanthus roseus (L.) G. Don).
La vincristina è una sostanza che può essere sintetizzata con un processo complesso ed è un farmaco antineoplastico.
Si usa per il trattamento di diverse forme tumorali tra cui leucemia linfocitica acuta, linfoma di Hodgkin, linfoma non Hodgkin, cancro del polmone a piccole cellule, rabdomiosarcoma, sarcoma di Ewing, cancro del midollo surrenale, tumore primitivo neuroectodermico, tumore di Wilms (un tipo di cancro del rene), carcinoma mammario che si è diffuso ad altre parti del corpo, mieloma multiplo, retin diverse oblastoma. La Vincristina può essere somministrata da sola o in associazione con altri agenti antitumorali.
Gli alcaloidi della Vinca, come sono definiti i farmaci appartenenti a questa classe, agiscono bloccando la formazione di una struttura essenziale per la divisione cellulare, il fuso mitotico. In assenza di un fuso mitotico funzionante, i cromosomi si frammentano e la cellula muore in conseguenza dell’alterazione prodottasi.
Le proprietà antitumorali della vincristina derivano dalla sua capacità di inibire la divisione cellulare agli stadi precoci del processo di mitosi. La vincristina si lega ai monomeri di tubulina, impedendo la formazione dei microtubuli delle fibre del fuso mitotico durante il processo di replicazione cellulare. Legandosi agli elementi costituenti dei microtubuli, la vincristina disabilita i meccanismi cellulari in grado di allineare e muovere i cromosomi all’interno della cellula madre. La vincristina blocca la separazione dei cromosomi che si sono duplicati e previene la divisione cellulare per questo motivo trova vasta applicazione come farmaco antineoplastico. Benché la vincristina agisca impedendo alle cellule cancerogene di dividersi, non inibisce selettivamente la divisione delle cellule tumorali.

Effetti collaterali –
L’impiego della vincristina può condurre a marcati effetti collaterali dovuti al fatto che, oltre ad inibire la duplicazione di cellule tumorali, blocca anche la replicazione delle cellule sane, soprattutto a livello dei tessuti ematopoietici. Questo può portare a carenza di elementi corpuscolati del sangue quali anemia e riduzione della risposta immunitaria per blocco dei precursori linfoidi e mieloidi delle cellule del sistema immunitario. La vincristina, rispetto agli altri alcaloidi della Vinca, dimostra una particolare attività tossica al livello del sistema nervoso centrale e periferico e solo in minor misura a livello di midollo osseo e degli apparati digerente e cutaneo. La tossicità si manifesta con la comparsa di parestesie, diminuzione dei riflessi e della sensibilità a carico dei nervi periferici, disturbi del sistema nervoso autonomo (per esempio, stitichezza, che può arrivare fino all’ileo paralitico), oltre a manifestazioni minori.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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