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Phylloscopus collybita

Phylloscopus collybita

Il luì piccolo (Phylloscopus collybita, Vieillot, 1817) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Phylloscopidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Aves,
Sottoclasse Neornithes,
Superordine Neognathae,
Ordine Passeriformes,
Sottordine Oscines,
Infraordine Passerida,
Superfamiglia Sylvioidea,
Famiglia Phylloscopidae,
Genere Phylloscopus,
Specie P. collybita.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Il luì piccolo è un uccello che si riproduce in tutta Europa e in Asia fino ad est della Siberia e fino a circa 70° N, con popolazioni isolate nell’Africa nordoccidentale, nella Turchia settentrionale e occidentale e nell’Iran nordoccidentale.
È un migratore, ma è uno dei primi passeriformi a tornare nelle zone di nidificazione in primavera e tra gli ultimi a ripartire nel tardo autunno.
In Italia fa parte degli uccelli estivi e sverna nei territori mediterranei. In Italia sverna regolarmente in Sicilia.
Il suo habitat di riproduzione è quello dei boschi aperti con alcuni alberi più alti e copertura del terreno per la nidificazione. Questi alberi sono in genere alti almeno 5 metri, con un sottobosco che è un misto aperto, da povero a medio di erbe, felci, ortiche o piante simili. Il suo habitat riproduttivo è abbastanza specifico ed inverno utilizza una gamma più ampia di habitat, compresa la macchia. Si trova spesso vicino all’acqua. C’è una tendenza crescente a svernare nell’Europa occidentale ben a nord delle aree tradizionali, specialmente nell’Inghilterra meridionale costiera e nel mite microclima urbano di Londra.

Descrizione –
Il Phylloscopus collybita è un uccello con una lunghezza totale di 11-12 cm, un’apertura alare di 16-18 cm, per un peso di appena 8 grammi.
Ha un piumaggio color olivastro, le sue zampe sono scure. La striscia sugli occhi non è così marcata come nelle specie congeneri.
È molto simile al Phylloscopus trochilus, da cui è possibile distinguerlo solo esaminandolo da vicino, per la striscia sugli occhi meno marcata e per il colore delle zampe. Nel canto sono invece totalmente diversi.
Il canto è un inconfondibile cif-ciaf-cif-cif-cif-ciaf, ripetuto.
In natura è difficile da individuare a causa del suo aspetto esterno che ben si mimetizza con l’ambiente. Inoltre si trattiene per lo più nei cespugli e negli alberi, nei quali svolazza o saltella quasi senza sosta.

Biologia –
Il Phylloscopus collybita è un uccello che, di solito, nidifica in parcheggi, giardini, boschi ricchi di sottosuolo e siepi.
Si riproduce nel periodo primaverile dopo che si formano le coppie che insieme costruiscono il nido, soprattutto nelle ore mattutine, a poca distanza dal suolo, generalmente nella parte inferiore dei tronchi o ai piedi degli alberi morti, preparato con foglie, muschio e erba.
Il periodo della cova va da aprile a giugno.
Depone le sue due covate in un nido con ogni deposizione di 5 o 8 uova di colore bianche con pochi puntolini neri e rossi.
La durata della covata dura circa 13 giorni.
I piccoli dopo venti o venticinque giorni sono atti al volo e del tutto indipendenti.

Ruolo Ecologico –
Il Il Phylloscopus collybita è un uccello che si nutre di ragni, piccoli insetti, larve e crisalidi ed in Italia fa parte degli uccelli estivi che svernano nei territori mediterranei, raramente anche in Nord Africa.
L’areale della specie in Italia risulta essere vasto (maggiore di 20000 km², Boitani et al. 2002), il numero di individui maturi è maggiore di 100000 (BirdLife International 2004, Brichetti & Fracasso 2010) e la popolazione è risultata stabile nel periodo 2000-2010 (LIPU & Rete Rurale Nazionale 2011). La specie non sembra dunque raggiungere le condizioni per essere classificata entro una delle categorie di minaccia (declino della popolazione del 30% in tre generazioni, ridotto numero di individui maturi, areale ristretto) e viene pertanto classificata a Minore Preoccupazione (LC).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.



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