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Parco nazionale delle Everglades

Parco nazionale delle Everglades

Il Parco nazionale delle Everglades, il cui Codice WDPA è: 971 è un’area protetta degli Stati Uniti con una superficie a terra di 6253,26 km².
Questo parco protegge la parte meridionale delle Everglades (a sud di Tamiami Trail), ma rappresenta solo il 20% dell’area originale.
Questo parco è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
L’area in cui ricade il parco fu dichiarata parco nazionale il 30 maggio 1934, ma non ne ricevette il titolo ufficiale prima del 6 dicembre 1947. Il parco venne dichiarato riserva della biosfera il 26 ottobre 1976. Il 10 novembre 1978 buona parte del parco divenne una wilderness area. Per la precisione nel 2003 erano 5247 km², circa l’86% del parco. Divenne patrimonio dell’umanità il 24 ottobre 1979 nonché Palude di Interesse Nazionale dal 4 giugno 1987. Nonostante tutti questi riconoscimenti, nel 1993 venne inserito dall’UNESCO tra i patrimoni in pericolo.

Geografia –
Il parco nazionale delle Everglades si trova all’interno di una zona circondata dalle aree urbane e agricole di Miami, Homestead e Florida City ad est, gli stretti della Florida e le Florida Keys a sud, il Golfo del Messico ad ovest e la Riserva nazionale di Big Cypress a nord.
Il parco nazionale delle Everglades è una grande area naturale che comprende la parte sud-occidentale del più ampio Everglades, regione nel sud della Florida che costituisce il più grande deserto subtropicale orientale degli Stati Uniti .
I numerosi centri visitatori del parco nazionale delle Everglades hanno mostre di storia naturale. Il parco è popolare tra gli appassionati di canottaggio e canoa; ci sono diversi percorsi per canoa segnalati, tra cui il 99 miglia (159 km) Wilderness Waterway lungo il lato occidentale del parco.
Esistono due stagioni, umida e secca, ma il clima è pressoché costante.

Flora –
L’habitat più caratteristico delle Everglades sono le paludi di “erba-sega” (sawgrass marsh), grandi distese d’acqua fluviale poco profonda, dominate dalla presenza della ciperacea Cladium mariscus subsp. jamaicense; sono questi i “fiumi d’erba” della letteratura, che un tempo occupavano oltre un terzo della superficie della Florida meridionale.
Nelle acque più profonde degli stagni sono presenti diverse specie di ninfee (Nymphaea spp., Nuphar spp.) e piante carnivore (Utricularia spp.).
Un altro habitat caratteristico delle Everglades sono i cosiddetti hammocks, piccoli isolotti calcarei, i più grandi dei quali sono estesi sino 40 km², che si ergono da 1 a 3 m sul livello dell’acqua, ricoperti da una fitta vegetazione tropicale.
Il terreno in cui ricade il parco nazionale delle Everglades è molto fertile ed è soggetto a frequenti inondazioni ma, gradatamente, l’acqua viene rimpiazzata dal terreno. La vegetazione è lussureggiante; sono presenti querce sempreverdi, limoni selvatici, aranci selvatici, cetrioli, pawpaw, Custard-apple e alberi della gomma selvatici, che sono solo alcune delle specie indigene; queste comprendono molte specie di fiori selvatici, soprattutto del genere orchidaceae.

Fauna –
L’ecoregione del parco nazionale delle Everglades ospita una notevole biodiversità animale: sono state censite 30 specie di rettili, 14 specie di anfibi, 17 specie di mammiferi e oltre 70 specie di uccelli nidificanti.
Tra i rettili sono presenti tre predatori primari dell’ecoregione: l’alligatore del Mississippi (Alligator mississippiensis), il caimano dagli occhiali (Caiman crocodilus) e il coccodrillo americano (Crocodylus acutus).
Altro predatore primario è il puma (Puma concolor couguar), una volta diffuso in tutti gli Stati Uniti sud-orientali, e ora ristretta al sud della Florida, con una popolazione stimata di meno di 100 esemplari.Altri mammiferi presenti in questo habitat semi-acquatico sono il cervo dalla coda bianca (Odocoileus virginianus), la lince rossa (Lynx rufus), il coniglio degli acquitrini (Sylvilagus palustris), il procione (Procyon lotor), l’opossum (Didelphis marsupialis), la volpe grigia (Urocyon cinereoargenteus), l’armadillo a nove fasce (Dasypus novemcinctus) e la lontra di fiume nordamericana (Lontra canadensis). Nelle acque costiere non è raro incontrare il lamantino dei Caraibi (Trichechus manatus).
Tra gli uccelli, considerando anche le specie di passo, nella regione sono state segnalate oltre 360 differenti specie di uccelli. Tra le specie che nidificano in questo territorio vi sono l’ibis bianco (Eudocimus albus), la cicogna americana (Mycteria americana), l’airone verde (Butorides virescens), l’airone bianco maggiore (Ardea alba), l’airone azzurro maggiore (Ardea herodias), la garzetta nivea (Egretta thula), l’airone tricolore (Egretta tricolor), l’airone azzurro minore (Egretta caerulea), l’airone guardabuoi (Bubulcus ibis), la garzetta rossastra (Egretta rufescens), la nitticora (Nycticorax nycticorax), la nitticora capogiallo (Nyctanassa violacea), il tarabusino minore americano (Ixobrychus exilis), il mignattaio (Plegadis falcinellus), la spatola rosata (Platalea ajaja), il podilimbo (Podilymbus podiceps), il pellicano bruno (Pelecanus occidentalis), il marangone dalla doppia cresta (Phalacrocorax auritus), l’aninga (Anhinga anhinga). La regione ospita anche diversi rapaci tra cui l’aquila calva (Haliaeetus leucocephalus), il falco pescatore (Pandion haliaetus), il nibbio codadirondine (Elanoides forficatus), il nibbio codabianca (Elanus leucurus), il nibbio delle Everglades (Rostrhamus sociabilis), la poiana spallerosse (Buteo lineatus) e necrofagi come l’urubù dalla testa nera (Coragyps atratus) e l’avvoltoio collorosso (Cathartes aura).
I corsi d’acqua sono abitati da lontre di fiume nordamericane, lamantini, alligatori del Mississippi e coccodrilli americani. Questo parco è l’unico posto del mondo in cui le due ultime specie convivono.

Guido Bissanti




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