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Mappa geografica del Botswana

Mappa geografica del Botswana

Il Botswana è uno Stato indipendente dell’Africa meridionale.
Questo Paese confina con il Sudafrica a sud, con la Namibia a ovest e a nord, con lo Zimbabwe a nord-est e non ha sbocchi sul mare.
Il Botswana ha una estensione di 581.730 km² ed ha una popolazione di 2.254.068 abitanti (al 2018).
La capitale del Botswana è Gaborone con una popolazione di 231.626 abitanti (al 2011).
In questo Paese le lingue ufficiali sono l’inglese e lo tswana, lingua del popolo omonimo, che ha lo status di lingua nazionale. Con il nome di Bechuanaland fu un protettorato britannico fino al 1966, anno in cui ottenne l’indipendenza. Dal nome inglese deriva anche la trascrizione in italiano Beciuania (da cui l’aggettivo beciuano).

Geografia –
Il Botswana è uno Stato posto all’interno della zona compresa tra i meridiani 20° e 30° E ed è attraversato dal tropico del Capricorno. Confina a nord con la Namibia (Dito di Caprivi) e lo Zimbabwe riuscendo a raggiungere lo Zambia per soli 150 metri; a est con lo Zimbabwe e in parte anche con il Sudafrica; a sud con il Sudafrica; a ovest con la Namibia. Dalla conformazione abbastanza quadrangolare, il Botswana è dunque lontano dal mare, che è raggiungibile a est seguendo il fiume Limpopo fino in Mozambico.
Dal punto di vista morfologico il Botswana è formato da un altopiano che mantiene un’altitudine sul livello del mare di circa 1000 m. Circa il 70% del territorio del paese è occupato dal deserto del Kalahari, che si trova a cavallo fra il Botswana sudoccidentale, la Namibia e il Sudafrica.
Questo Paese presenta, inoltre, una rete idrografica alquanto scarsa anche se presenta due bacini fluviali importanti: l’Okavango, nel nord-ovest, che forma il secondo più grande delta interno del mondo (le paludi dell’Okavango) dopo quello del Niger, e a sud-est il Limpopo, che segna il confine del Botswana con il Sudafrica.

Clima –
Il clima del Botswana è tipicamente subdesertico con precipitazioni scarse e piuttosto irregolari (si sono registrati in media 591 mm annui di pioggia caduti in 58 giorni su 365). Le escursioni termiche, sia giornaliere che annuali, sono piuttosto elevate. La temperatura media annua di Gaborone è pari a 18,5°. Sempre nella capitale, il mese più caldo è gennaio (24°); il più freddo luglio (11°).

Flora-
Il governo ha recentemente posto grande attenzione alla tutela dell’ambiente e l’estensione delle aree naturali protette copre attualmente quasi il 30% del territorio del Paese.
Peculiarità della gestione di queste aree, di diretta derivazione anglosassone, è la compartecipazione dei settori pubblico e privato, di modo che gli stessi proprietari terrieri si sentano sempre più responsabilizzati nella gestione del territorio.
La maggior parte del territorio presenta specie adatte al clima arido. In particolare crescono con facilità le piante di acacia e i bassi arbusti spinosi. Le uniche foreste decidue si trovano nel nord-est e forniscono anche una discreta quantità di legname.
La ripartizione naturale della vegetazione dipende dalle precipitazione. La maggior parte del paese (90%) è coperto dalla vegetazione della savana. A sud ovest la savana arbustiva (piccoli arbusti e grandi erbe) prende il sopravvento. Nella regione di Chobe si trovano vere e proprie foreste. Gli alberi più frequenti sono l’acacia e il mopano. Più di 3.000 specie di piante sono state identificate sul territorio, di cui 200 commestibili.
I meloni d’acqua e i grandi cetrioli fanno parte della flora e partecipano alla conservazione della fauna.

Fauna –
In questo Paese la questione della regolamentazione della caccia è stata affrontata con grande lungimiranza ed è stata risolta con grande successo. Il governo organizza infatti periodiche battute di caccia grossa aperte ai privati (anche stranieri) in base all’eventuale esubero di capi delle varie specie, in particolare elefanti, rispetto alle risorse disponibili. Questo approccio ha consentito di arrestare fortemente il fenomeno del bracconaggio sia in modo diretto che in modo indiretto. Infatti queste iniziative hanno permesso di immettere sul mercato un flusso di avorio e pellami, ciò che ha fatto abbassare i prezzi degli stessi, rendendo meno conveniente il fenomeno della caccia clandestina.
Le terre desertiche e semidesertiche del Botswana ospitano varie specie di interesse. Anzitutto sono presenti oltre settanta specie di serpenti, compresi tre cobra sputatori. In particolare nella zona dell’Okavango si può avvistare con facilità il velenoso boomslang (termine afrikaans che significa “serpente arboricolo”).
Vi sono altresì parecchie specie di uccelli, tra cui la gru pavonina, il colombo tomboliere e il cosiddetto uccello segretario, che si nutre proprio di serpenti. Gli splendidi parchi nazionali e le bellissime tenute private ospitano inoltre una grande varietà di animali, come elefanti, leopardi, ghepardi, iene maculate, facoceri, rinoceronti neri e bianchi, struzzi, licaoni, giraffe meridionali, ippopotami, zebre, leoni e molti altri animali.

Guido Bissanti




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