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Galium mollugo

Galium mollugo

Il Caglio morbido o Caglio tirolese (Galium mollugo L.) è una specie erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Rubiaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Gentianales,
Famiglia Rubiaceae,
Sottofamiglia Rubioideae,
Tribù Rubieae,
Genere Galium,
Specie G. mollugo.
Sono sinonimi i termini:
– Galium erectum Huds.;
– Galium mollugo subsp. erectum (Huds.) Briq.;
– Galium mollugo var. erectum (Huds.) Domin;
– Rubia mollugo (L.) Baillon.
Sono presenti alcune sottospecie di cui in Italia si riscontrano:
– Galium mollugo subsp. erectum Syme – Caglio bianco, che si distingue per corolla Ø 3÷5 mm; peduncoli fiorali generalmente + brevi del Ø della corolla; infiorescenza densa con rami e peduncoli ± eretti dopo la fioritura;
– Galium mollugo L. subsp. mollugo – Caglio tirolese, che si distingue per corolla Ø 2÷3 mm; peduncoli fiorali + lunghi del Ø della corolla e molto divaricati; foglie bruscamente ristrette a punta all’apice e infiorescenza ampia, rami patenti dopo la fioritura;
– Galium mollugo subsp. pycnotrichum (Heinr. Braun) O. Schwarz – Caglio densamente vellutato, che si distingue per la forma delle foglie spatolata con la parte + larga oltre la metà della foglia, verso l’apice che è appuntito in modo brusco.

Etimologia –
Il termine Galium proviene dal greco γάλα gála latte: perché alcune specie appartenenti a questo genere venivano usate per cagliare il latte.
L’epiteto specifico mollugo viene da mollugo, specie di anagallide citata da Plinio.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Galium mollugo è una pianta ampiamente distribuita in Europa e Nord Africa, dalla Danimarca, Portogallo e Marocco a est fino alla regione Altay della Siberia e al Caucaso. questa specie, inoltre, è naturalizzata nell’Estremo Oriente russo, Nuova Zelanda, Isola Norfolk, Groenlandia, Argentina, Uruguay e gran parte del Nord America.
In alcune aree del nord America è ritenuta una infestante.
In Italia è una specie presente con tre sottospecie in tutte le regioni salvo che in Sicilia; la sottospecie nominale è presente in quasi tutte le regioni dell’Italia settentrionale e in quelle del versante adriatico della Penisola. La distribuzione regionale è piuttosto lacunosa ed è tendenzialmente di tipo alpico-carsico, con alcune stazioni anche nella bassa pianura friulana;
Il suo habitat è quello delle siepi, cespugli, sentieri, prati e pendii ad un’altitudine fino a 2.100 metri sul livello del mare. Preferisce suoli limoso-argillosi freschi ma a volte subaridi d’estate, abbastanza ricchi in basi e composti azotati, da neutri a subacidi.

Descrizione –
Il Galium mollugo è una pianta perenne, erbacea, con stoloni radicanti ai nodi, glabra, glabrescente o pelosa soprattutto nella parte inferiore.
I fusti sono tetragoni, cadenti o prostrati, eretti o ascendenti, con internodi maggiori delle foglie, ramosi 1÷2 rami per nodo, rossastri da giovani; altezza 30÷150 cm.
Le foglie sono sessili, riunite in verticilli composti da 6÷8 elementi, le stipole sono uguali alle foglie; lamina da ovale-lanceolata a lanceolata lineare e ristretta all’apice con arista o con apice ottuso; di colore verde o verde-grigiastro, uninervie, con superficie ± piana, glabre in entrambe le pagine, lievemente coriacee, hanno margine scabro, raramente liscio.
Le infiorescenze sono formate da cime paniculiformi, ovoidi o piramidali; i fiori sono tetrameri, gamopetali con tubo sub-nullo, hanno corolla glabra, bianca di 2÷6 mm, con lobi ovati, acuti, apicolati; i pedicelli > o < del Ø della corolla.
Gli stami sono 4 inseriti sul tubo corollino le antere sono gialle, l’ ovario è infero formato da 2 carpelli, uno stilo con stigma capitato.
IL frutto schizocarpico è un achenario, con due mericarpi (acheni) di 1-1,5 mm, ellissoidi, bruno-rossastri, glabri, rugosi.

Coltivazione –
Il Caglio morbido è una pianta che preferisce un umido e sciolto in penombra. Tollera i terreni asciutti ma le foglie si scottano rapidamente in pieno sole e, per di più, questa specie non prospera in un clima caldo.
La propagazione è per seme con semina da effettuare in sito, appena questo è maturo, a fine estate. Il seme può essere seminato anche in primavera, sebbene possa essere molto lento a germogliare.
La propagazione può avvenire anche per divisione in primavera o durante la stagione di crescita se le piante sono tenute ben irrigate.
In questo caso i ciuffi più grandi possono essere ripiantati direttamente nelle loro posizioni permanenti, anche se è meglio sistemare i ciuffi più piccoli e farli crescere in una serra fredda fino a quando non si radicano bene, per poi trapiantarli in primavera.

Usi e Tradizioni –
Il Galium mollugo è una pianta che può essere impiegata sia per scopi alimentari che medicinali.
Le foglie possono essere consumate, preferibilmente cotte.
Nell’impiego medicinale la pianta risulta essere vulneraria. Nella medicina popolare viene impiegata per gli effetti purificanti, viene utilizzata per rafforzare il funzionamento dei reni e del sistema linfatico.
Secondo alcune usanze locali si dice che sia utile per migliorare l’umore. La naturopatia ritiene che purifichi e stimoli il sistema linfatico e sia utile per trattare ferite, calcoli renali e come alimento diuretico.
La pianta viene anche utilizzata nel trattamento dell’epilessia e dell’isteria.
Il Galium mollugo, come diverse specie del genere, contiene asperuloside, una sostanza che produce cumarina e dà il profumo del fieno appena falciato quando la pianta si asciuga.
L’asperuloside può essere convertito in prostaglandine (composti simili agli ormoni che stimolano l’utero e agiscono sui vasi sanguigni e sulle funzioni uterine), rendendo il genere di grande interesse per l’industria farmaceutica.
La pianta contiene, inoltre, glicosidi, una quantità ridotta di alcaloidi, tannini ed oli essenziali.
Tra gli altri usi si ricorda che la pianta contiene un enzima che si trova anche nel caglio, che viene utilizzato per produrre il formaggio (da cui il nome).
Inoltre dalla radice si ottiene un colorante rosso.

Modalità di Preparazione –
Dal Galium mollugo si possono mangiare crudi i germogli della pianta, i semi, così come i fiori ed hanno effetti purificanti.
I giovani germogli vengono aggiunti a insalate, piatti di verdure, gelatine, bevande o dessert. questi possono essere preparati come spinaci, come base per insalata o aggiunti a miscele di erbe aromatiche, pesto e succhi e bevande rivitalizzanti. I fiori vengono solitamente aggiunti alle insalate e con il succo di questi si possono preparare deliziosi budini. Un’altra opzione è quella di germinare i semi e mangiare i germogli.
Le foglie di questa pianta possono essere consumate cotte ed, inoltre, l’intera pianta trova impiego in campo medico per varie applicazioni ed in questo senso vengono impiegate soprattutto le sommità più tenere.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




2 pensieri riguardo “Galium mollugo

  • Inma Alemán

    Hola, buenas tardes

    Me gustaría saber por favor, más propiedades específicas de esta planta.

    Gracias de antemano.

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    • ecosostenibile

      A raíz de su petición, hemos añadido algunos datos (los contrastados por la bibliografía) sobre usos y tradiciones y sobre los métodos de preparación.
      También hemos agregado el enlace a la sustancia de asperulosido para obtener la información adicional necesaria.
      Disfruta de la lectura y el estudio en este sitio.

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