Scirpus sylvaticus
Scirpus sylvaticus
La Lisca dei prati o Scirpo selvatico (Scirpus sylvaticus Linnaeus, 1753) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Cyperaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Ordine Cyperales,
Famiglia Cyperaceae,
Genere Scirpus
Specie S. sylvaticus.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Cyperus sylvaticus (L.) Missbach & E.H.L.Krause, 1900;
– Nemocharis sylvatica (L.) Beurl., 1853;
– Schoenus sylvaticus (L.) Bernh., 1800;
– Scirpus gramineus Neck., 1768;
– Scirpus latifolius Gilib., 1792, nom. inval.;
– Seidlia jechlii Opiz, nom. inval.;
– Seidlia sylvatica (L.) Opiz, 1826;
– Taphrogiton sylvaticum (L.) Montandon, 1868.
Etimologia –
Il termine Scirpus viene da scirpus giunco, in Plauto e Plinio.
L’epiteto specifico sylvaticus proviene da sylva selva, bosco (forma latina meno corretta per silva): pianta che cresce nei boschi, nei luoghi selvosi.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La lisca dei prati è una specie a vasta distribuzione circumboreale diffusa in Eurasia; è molto comune nella parte europea della Russia e nella Siberia meridionale.
In Italia è presente in tutte le regioni dell’Italia centro-settentrionale, in Calabria e in Sicilia. La distribuzione regionale si estende dalla bassa pianura friulana (ove la specie è rara) al settore alpino, con ampie lacune.
Il suo habitat è quello delle paludi e torbiere basse, in prati paludosi e in boscaglie umide, su suoli fangoso-argillosi ricchi in nutrienti, dal livello del mare a 1800 m circa.
Descrizione –
Lo Scirpus sylvaticus è una pianta alta 1 metro con fusti triangolari.
È una specie geofita rizomatosa, con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Le foglie sono indivise, con guaina chiusa, alterne, senza stipole.
L’infiorescenza è molto ramificata con ciuffi di spighe di colore bruno.
Il suo periodo di fioritura è compreso tra i mesi di Giugno-Agosto.
Il frutto è un achenio, coriaceo, indeiscente.
Coltivazione –
Lo Scirpus sylvaticus è una pianta spontanea che si rinviene in habitat umidi come paludi in acqua salmastra e salata, lungo le paludi, lungo le rive dei corpi idrici, nelle foreste paludose e nei prati umidi. È un’erba perenne che cresce da un sistema rizoma con tuberi associati.
È una pianta che resiste a temperature molto rigide e si riproduce tramite stoloni.
Usi e Tradizioni –
Lo Scirpus sylvaticus è una pianta le cui foglie e i fusti venivano usati in varie parti d’Europa per lavori di intreccio.
Questa pianta trova ottimo impiego per impianti palustri di fitodepurazione a flusso sommerso con substrato di terra asciutta e con livello acqua più basso.
Dal punto di vista ecologico, inoltre, è una importante fonte di cibo per gli uccelli acquatici. I semi sono cibo per uccelli e altri animali, come i topi muschiati.
Modalità di Preparazione –
Con lo Lo Scirpus sylvaticus, un tempo, si preparavano lavori di intreccio per vari manufatti.
Attualmente può trovare ottimo impiego come pianta per fitodepurazione.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.