Ferula persica
Ferula persica
La ferula persica (Ferula persica Willd.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Apiales,
Famiglia Apiaceae,
Genere Ferula,
Specie F. assa-foetida.
Sono sinonimi i termini:
– Ferula puberula Boiss. & Buhse
– Ferula szowitziana var. kandavanensis Bornm. & Gouba .
Etimologia –
Il termine Ferula viene ferula sferza, bacchetta, bastoncino: per l’uso come bastone leggero usato dai pastori.
L’epiteto specifico persica, proviene da Persia, persiano, per l’origine geografica.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La ferula persica è una pianta originaria e presente in un areale che comprende l’Iran e l’Asia occidentale; è più frequente nella regione mediterranea e in Afghanistan, Turchia e Iran.
Il suo habitat è quello dei pendii asciutti fino a 2000 metri di altitudine.
Descrizione –
La Ferula persica è una pianta erbacea perenne che cresce fino a 1 m di altezza.
La specie è ermafrodita (ha organi sia maschili che femminili) ed è impollinata dagli insetti. La pianta è autofertile.
È una specie resinosa con fusto cilindrico, cavo e succulento.
Le foglie sono dotate di guaina, pluripennate e suddivise in lacinie lineari.
I fiori sono a forma di ombrella, grandi e di solito di colore giallo o anche bianchi.
La pianta fiorisce da maggio a luglio.
La Ferula persica viene impollinata dagli insetti.
Il frutto è obovoide-compresso.
Coltivazione –
Questa pianta cresce nella maggior parte dei terreni anche se preferisce un terreno fertile profondo in una posizione soleggiata.
Queste piante hanno un fittone lungo e sono intolleranti ai trapianti per cui dovrebbero essere piantate nelle loro posizioni finali il prima possibile.
La pianta si può riprodurre per seme che è meglio seminare non appena è maturo in serra fredda nel periodo autunnale, oppure in pieno campo in aprile. Le piante vanno trapiantate appena possibile prima che si formi il fittone in quanto tollerano male la fase di trapianto.
È utile proteggere queste piante nel primo inverno con delle pacciamature vegetali.
La propagazione può avvenire anche per divisione ma la percentuale di attecchimento è alquanto bassa.
Usi e Tradizioni –
Ferula persica è usata per fare il sagapenum.
Plinio, nella sua opera Historia Naturalis 12,126, 19,167, 20,197 sostiene che sagapenum è simile a Ammoniacum e cita il suo uso.
Secondo Dioscoride (in De materia medica 3, 85, 95), il sagapenum odora di silfio e galbano e ha proprietà espettoranti, topiche, anti-convulsive e abortive.
Questa pianta ha proprietà antireumatiche ed è usata nel trattamento dei reumatismi e del mal di schiena.
La natura medicinale della ferula è dovuta a sostanze chimiche come le cumarine sesquiterpeniche. Queste si trovano più nelle radici che nelle parti aeree. Contiene, inoltre, anche molti composti solforati volatili e non volatili.
Di seguito si riportano gli usi medicinali della Ferula persica.
– trova impiego un medicinale per la stitichezza. Migliorerà il movimento intestinale;
– si utilizza per casi di aerofagia utilizzando del decotto delle foglie della pianta;
– l’estratto vegetale mostra buone proprietà sedative. Aiuta le persone a calmarsi quando sono molto eccitate.
– per le persone che hanno una sintomi di isterismo, si può preparare un decotto;
– è utile per il trattamento del diabete in quanto la pianta ha la proprietà di aumentare l’assorbimento degli zuccheri e la sensibilità all’insulina;
– utile per curare i reumatismi in quanto ha proprietà antinfiammatorie che aiutano le persone con malattie legate alle articolazioni a ottenere sollievo. Riduce il gonfiore e quindi lenisce il dolore;
– nel trattamento del mal di schiena;
– anti-pigmentazione;
– apoptotico, in quanto la ferula persica aumenterà la tendenza delle cellule a morire da sole;
– azione antibatterica ed antivirale per la presenza delle cumarine sesquiterpeniche;
– inversione alla resistenza ad alcuni farmaci;
– inversione della citotossicità, in quanto l’uso di questa pianta inverte questo effetto abbassando l’azione degli elementi citotossici.
Gli effetti della Ferula persica sono dovuti alla presenza di molti composti bioattivi, come l’auraptene. A causa di ciò, l’estratto mostra proprietà anti-infiammatorie, anti-ipertensive e chemio-preventive del cancro. È possibile utilizzare l’estratto per ridurre il gonfiore sui tessuti e dare sollievo al paziente.
Un altro composto bioattivo, l’umbelliprenina, mostra proprietà chemio-preventive e antinfiammatorie. Riduce la proliferazione delle cellule tumorali e aiuta l’apoptosi delle cellule tumorali. La natura antinfiammatoria dell’ombelliprenina aiuta nel processo di guarigione.
La pianta mostra proprietà antitumorali, probabilmente per la presenza di acido angalbanico che mostra proprietà antiangiogeniche e antitumorali.
I principi attivi presenti nella Ferula persica aiutano le persone con convulsioni perché possiedono una natura anticonvulsivante.
Inoltre questa pianta mostra attività antiemolitica.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, non sono noti effetti collaterali dell’uso di Ferula persica. Ma un uso eccessivo può causare vomito e problemi digestivi. In caso affermativo, consultare immediatamente il proprio medico.
Modalità di Preparazione –
Con la Ferula persica si possono preparare degli estratti che si possono aggiungere ai succhi di frutta ed assunti in vari momenti della giornata.
Si possono preparare dei decotti utilizzando parti schiacciate della pianta. questi vanno poi filtrati e bevuti dopo raffreddati.
Infine si possono preparare degli impiastri delle foglie da applicare sulle articolazioni due volte al giorno per ottenere buoni risultati.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.