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Chamaenerion angustifolium

Chamaenerion angustifolium

Il Camenerio a foglie strette o Garofanino maggiore o Epilobio a foglie strette (Chamaenerion angustifolium (L.) Scop.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Onagraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Myrtales,
Famiglia Onagraceae,
Genere Chamaenerion,
Specie C. angustifolium .
Sono sinonimi i termini:
– Epilobium angustifolium L.;
– Chamaerion angustifolium (L.) Holub;
– Epilobium spicatum Lam..
All’interno di questa specie si riconoscono due sottospecie:
– Chamaenerion angustifolium subsp. angustifolium;
– Chamaenerion angustifolium subsp. circumvagum (Mosquin) Hoch.

Etimologia –
Il termine Chamaenerion proviene dal prefisso greco χᾰμαι- chamai- a terra, strisciante, basso e dal genere Nerium (vedi) oleandro: che ricorda un piccolo oleandro.
L’epiteto specifico angustifolium veien da angustus angusto, stretto e da folium foglia, lamella: con foglie (o foglioline) strette o di piccole dimensioni.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Camenerio a foglie strette è una pianta diffusa nelle zone temperate più frequentemente montane (oltre i 1000 m) dell’emisfero boreale.
In Italia è presente in tutte le regioni ma è più comune sulle Alpi.
Il suo habitat di crescita è quello dei boschi, dei luoghi ghiaiosi, freschi ed umidi.

Descrizione –
Il Chamaenerion angustifolium è una pianta erbacea con fusto eretto alto fino ad 1,50-2 metri.
Possiede un rizoma molto ramificato.
Le foglie sono lanceolate a fillotassi alterna, intere, strettamente lanceolate.
I fiori hanno un diametro di 2–3 cm, con quattro petali da magenta a rosa e quattro sepali rosa più stretti. Lo stilo termina con quattro stimmi.Gli stami sono 8.
I fiori sono raggruppati in una infiorescenza che è un racemo terminale simmetrico che fiorisce progressivamente dal basso verso l’alto, producendo una forma piramidale affusolata.
L’antesi è tra luglio ed agosto.
I frutti sono delle capsule loculicide, di 40-80 x 4 mm, lineari, più o meno tetragone, con nervi poco marcati e peli appressati. Semi numerosi, obovoidi o fusiformi, lisci, bruni, di 1-1.3 x 0.32-0.4 mm, con un pennacchio di peli all’apice, per favorire la dispersione ad opera del vento.

Coltivazione –
Il Camenerio a foglie strette è una pianta che cresce in natura nelle zone sassose, ghiaiose, spesso sulle sponde dei corsi d’acqua, nonché sui detriti e le macerie, ma accetta anche suoli mediamente profondi, spesso su suoli silicei.
È una specie igrofila e assai frugale.
In aree montane è una delle piante più abbondanti dopo gli incendi forestali.

Usi e Tradizioni –
Il Chamaenerion angustifolium è un’erba officinale e medicinale con interessanti proprietà sia in campo erboristico che cosmetico.
Questa pianta viene impiegata per uso esterno con proprietà rinfrescanti, emollienti e astringenti. Utile in gargarismi per favorire il benessere del cavo orale e in preparazioni cosmetiche per pelli sensibili e delicate.
La pianta trova impiego nella funzionalità della prostata, per il benessere delle vie urinarie e negli stati diarroici.
Nei paesi del Nord Europa si consumano i giovani germogli o il midollo dei fusti cotti o crudi. Grazie al loro gusto gradevole e zuccherino, i fiori possono essere utilizzati per preparare bevande sostitutive del tè.
In generale, le principali proprietà terapeutiche e benefiche di questa pianta sono:
– antinfiammatoria;
– lenitiva;
– astringente intestinale;
– espettorante.
Tra i principali componenti ricordiamo: flavonoidi, tannini, acidi triterpenici, mucillagini e zuccheri.
Il Chamaenerion angustifolium è, inoltre, una pianta mellifera e viene bottinata dalle api; la pianta è diffusa e si trova spesso nel miele in montagna, ma non si riesce ad avere quello monoflorale.

Modalità di Preparazione –
Del Camenerio a foglie strette si utilizza la parte aerea fiorita che si raccoglie all’inizio della fioritura. Inoltre le foglie giovani e i germogli sono commestibili sia crudi che cotti.
Tra le sue forme di utilizzo ricordiamo:
– Tisana: per la preparazione, bisogna mettere 1 cucchiaio di erba secca in una tazza di acqua calda e lasciare in infusione per 10 minuti circa. Filtrare e bere 2-3 tazze al giorno;
– Tintura Madre (Soluzione Idroalcolica): 60 gocce, 2 volte al giorno preferibilmente lontano dai pasti, sciolte in po’ d’acqua.
Si può trovare in commercio anche in compresse o capsule.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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