Ecklonia bicyclis
Ecklonia bicyclis
L’Arame (Ecklonia bicyclis Kjellman, 1885) è un’alga appartenente alla famiglia delle Lessoniaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Chromista,
Superphylum Heterokontophyta,
Phylum Ochrophyta,
Classe Phaeophyta,
Sottoclasse Fucophycidae,
Ordine Laminariales,
Famiglia Lessoniaceae,
Genere Ecklonia,
Specie E. bicicli.
Sono sinonimi i termini:
– Eisenia bicyclis (Kjellman) Setchell, 1905;
– Eisenia arborea f. bicyclis (Kjellman) Yendo, 1911.
Etimologia –
Il termine Ecklonia è stato dato in onore di Christian Friedrich Ecklon (1795-1868). Farmacista danese, botanico e collezionista di piante e uno dei primi esploratori botanici del Capo di Buona Speranza.
L’epiteto bicyclis non è chiaro.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Ecklonia bicyclis è un’alga bruna commestibile, originaria delle acque temperate dell’Oceano Pacifico situato vicino al Giappone, soprattutto vicino a Yokohama e Nagasaki, sebbene sia deliberatamente coltivata altrove, compresa Corea del Sud, Perù e costa settentrionale del Pacifico.
Il suo habitat di crescita è quello delle zone rocciose semi affioranti ove si sviluppa attaccata alle rocce, sotto la superficie dell’acqua.
Descrizione –
L’Arame è un’alga bruna che cresce e si riproduce stagionalmente.
Quest’alga è costituita da un gambo legnoso rigido e che può essere alto fino a circa 1 metro; da questo gambo si formano e si alzano due fronde ovali appiattite che sono a strisce ondulate, lunghe 30 cm circa e larghe 4 cm.
L’alga, di colore bruno – grigiastro – verdastro, appare sia ramificata che piumata.
Coltivazione –
L’Arame è un’alga che vive attaccata alle rocce appena sotto la superficie dell’acqua meno profonda.
Può essere raccolta dai subacquei manualmente o meccanicamente e la forma essiccata è disponibile tutto l’anno.
In passato veniva raccolta a mano da gruppi di donne.
Oggi viene raccolta per uso commestibile soprattutto nella cucina giapponese.
Usi e Tradizioni –
L’ Ecklonia bicyclis è un tipo di alga bruna che dopo essere stata raccolta viene tagliata in strisce sottili, cotte e fatte seccare al sole.
È una delle tante specie di alghe utilizzate nella cucina asiatica.
Di solito si acquista allo stato essiccato, si ricostituisce rapidamente, impiegando circa cinque minuti. Ha un sapore delicato e semi-dolce e una consistenza soda. Viene aggiunta ad antipasti, sformati, muffin, pilaf, zuppe, tostate e molti altri tipi di cibo. Il suo sapore delicato la rende adattabile a molti usi.
Questa alga è ricca di calcio, iodio, ferro, magnesio e vitamina A, oltre ad essere una fonte alimentare di molti altri minerali. Viene anche raccolta per ricavare alginato, fertilizzante e ioduro. Contiene il polisaccaride laminarina e il tripeptide eisenina, un peptide con attività immunologica .
L’ Ecklonia bicyclis è particolarmente ricche di beta-carotene, un potente antiossidante, oltre a notevoli quantità di iodio.
Trova impiego in diversi modi, sia in campo cosmetico che in cucina. Tra le alghe provenienti dall’oriente, l’Arame è la più gradita al palato occidentale, in quanto più delicata, più dolce e meno forte rispetto alle altre alghe.
In campo erboristico viene considerata come uno dei migliori adattogeni, ovvero contribuisce ad aiutare a correggere alcuni disturbi del corpo.
È, inoltre, ipotensiva e può aiutare a ridurre l’alta pressione sanguigna. Il suo contenuto di iodio regolarizza l’attività tiroidea e metabolica. Nel passato è stata utilizzata come rimedio per curare i disturbi degli organi riproduttivi femminili. Alcuni recenti studi ne dimostrano l’efficacia anche per combattere l’impotenza maschile.
Tra le controindicazioni dell’alga, visto il contenuto di iodio, citiamo il caso di ipertiroidismo e va comunque assunta con cautela anche nei casi di presunta alterata funzionalità della tiroide.
Quest’alga ha un’azione anti-ossidante 30 volte più potente del tè verde ed è capace di neutralizzare i danni causati dai raggi ultravioletti.
Modalità di Preparazione –
L’Arame, molto utilizzata nella cucina orientale e tra le più gradite anche ai gusti della cucina occidentale è l’idelae, come detto, per accompagnarsi a tofu, tempeh e con le verdure di terra ed anche in abbinamento ad una salsa di aceto e di soia.
Le fronde sono dure e come quelle delle Hijiki (un’altra alga) vengono bollite per diverse ore, quindi è consigliabile tagliarle in piccolissime striscioline; richiedono un breve ammollo prima della cottura, finché raddoppiano di volume.
A differenza della Hijiki, l’arame risulta più morbida e dal sapore più delicato e dolce. Questo è dovuto alla presenza di uno zucchero naturale non calorico il mannitolo, presente in molte alghe brune.
Per questo motivo l’arame può essere aggiunta a zuppe e insalate, oppure può essere cotta a vapore o bollita e mangiata al naturale.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.