Quando si pota il Mandarino
Quando si pota il Mandarino
Il mandarino (Citrus reticulata Blanco, 1837) è un albero da frutto della famiglia delle Rutaceae ed è uno dei tre agrumi originali del genere Citrus assieme al cedro ed al pomelo.
La classificazione botanica del mandarino tiene conto che, come chiarito nel 2014 da un lavoro scientifico, è una delle tre specie da cui derivano tutte le altre.
Il mandarino ha quindi una importanza storica, in quanto si tratta dell’unico frutto dolce tra i tre originali, e dai suoi incroci si sono sviluppati quasi tutti gli agrumi che oggi conosciamo.
Con successive ibridazioni e selezioni poi il mandarino ha originato moltissime cultivar di grande importanza commerciale, tra cui la clementina in cui il gusto amaro tipico delle prime specie si è stemperato in particolare incrociandolo con il pomelo.
Alcuni esperti includono tra i mandarini anche i clementini, ma si tratta di una classificazione non corretta.
Anche i clementini sono degli ibridi, e precisamente tra il mandarino e l’arancio amaro, per cui – come i tangerini – si potrebbero catalogare a pari diritto pure tra gli aranci. È stata fatta anche la proposta di includere in un’eventuale unica varietà comune sia i tangerini sia i clementini. I tangerini sono ritenuti una varietà di mandarini, mentre i clementini fanno specie a parte, in quanto hanno dimostrato di possedere qualità durature e ripetibili, il che li porrebbe sullo stesso piano, ad esempio, delle limette. Ma una classificazione definitiva non è stata ancora concordata.
Tenendo presente quanto sopra detto a proposito delle molteplici varietà ed ibridazioni di questo frutto, nonché della relativa incertezza sulla loro classificazione, si indicano di seguito alcune tra le più note denominazioni commerciali del mandarino.
– Mandarino arena – Citrus reticulata Blanco ex Tanaka;
– Mandarino ponkan – Citrus reticulata Blanco ex Tanaka;
– Clementina – Citrus × clementina;
– Mandarino delizioso – Citrus × deliciosa Ten.;
– Mandarino satsuma – Citrus × unshiu Marcow.;
– Mandarino cleopatra – Citrus × reshni hort. ex Tanaka;
– Mandarino acido – Citrus × sunki (Hayata) hort. ex Tanaka;
– Mandarino tangerino – Citrus × tangerina hort. ex Tanaka;
– Mandarino tachibana – Citrus × tachibana (Takino) Tanaka;
– Mandarino calamondino – Citrus × madurensis Lour ; sinonimo × Citrofortunella micro carpa.
Epoca di potatura e varietà-
La potatura del mandarino ha molti punti in comune con la potatura del limone e dell’arancio.
Le tre piante, difatti, si potano nello stesso periodo, con tecniche alquanto simili.
In generale, tutti gli agrumi, si potano tra la primavera e l’estate. Nei periodi freddi, infatti, gli agrumi sono in fase vegetativa, per cui è meglio non operare in alcun modo.
La potatura va invece effettuata fra le due fioriture ed inoltre, per le coltivazioni in Italia, è meglio differenziare il periodo ideale tra Nord e Sud. Al nord è meglio ultimare la potatura entro il mese di luglio, poiché già dalla seconda metà di agosto le temperature iniziano a calare; al Sud si può tranquillamente continuare a potare anche per tutto agosto.
In ogni caso, se l’obiettivo è ottenere una florida vegetazione che cresca in tempi rapidi, i mandarini la potatura va anticipata di 1-2 settimane per consentire poi una maggiore ripresa vegetativa dopo la potatura.
Il periodo di potatura e quindi molto simile all’interno di questa varietà ed ibridi. Per i dettagli della tecnica di coltivazione si rimanda alla seguente scheda.
Tra le varietà di mandarino si ricorda che la satsuma o mikan, importata nel 1876 dal Giappone è la più coltivata negli Stati Uniti d’America. Questa varietà viene coltivata anche in Sicilia, assieme all’avana e alla paternò. Da non dimenticare il pregiato Mandarino tardivo di Ciaculli (presidio Slow Food), dal sapore zuccherino, che viene coltivato nell’omonima frazione di Palermo, nel cuore della pianura Conca d’oro. Viene denominato Tardivo per via di una maturazione prolungata fino ai primi giorni del mese di Marzo.