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Quando potare il Chinotto

Quando potare il Chinotto

Il Chinotto (Citrus myrtifolia Raf.) è un agrume la cui origine non è esattamente accertata.
Secondo alcuni autori si tratterebbe di una mutazione dell’arancio amaro che col tempo si è sviluppata nella specie oggi conosciuta.
La parola chinotto è in riferimento alla Cina, luogo da cui sarebbe stato importato verso la fine del ‘500 o all’inizio del ‘600 da un livornese o savonese.
Altri ricercatori ritengono che, invece, la pianta sarebbe originaria del Mar Mediterraneo dove si sarebbe sviluppata a seguito di una mutazione gemmaria del Citrus aurantium. In questo caso il nome potrebbe significare soltanto che si tratta di un frutto “di tipo cinese”.

Epoca di potatura –
Gli interventi di potatura a carico del chinotto devono essere operati, ogni anno, dopo la raccolta dei frutti. Ricordiamo però che i suoi frutti si possono raccogliere quando il colore cambia dal verde all’arancione, di solito nel periodo che va da metà giugno ma si può protrarre fino a dicembre. Il periodo ottimale della potatura è comunque quello della primavera inoltrata – estate, subito dopo la metà di giugno e, al contrario di quanto si possa pensare, non si tratta di un’attività facile, ma richiede molta energia. Essa consiste nella pulitura dell’albero e avviene tagliando i rami vecchi, facendo spazio anche tra quelli più piccoli, in modo da arieggiare tutta la chioma e favorire una crescita prosperosa. In questo periodo vanno eliminati anche i rami secchi e quelli malati. Per i dettagli della tecnica di potatura si rimanda alla seguente scheda.
In Italia il Chinotto viene coltivato esclusivamente nella Riviera Ligure di Ponente, in Toscana, Sicilia e Calabria. Infatti attualmente, non ci sono notizie su alcun tipo di coltivazione del chinotto nei paesi asiatici. All’infuori dell’Italia la sua presenza si limita alla Costa Azzurra francese.

Cultivar –
Il Chinotto, per la sua piccola estensione di coltivazione, non ha molte cultivar.
La cultivar più conosciuta è il Chinotto Piccolo, coltivata anche a scopo ornamentale. Altre varietà sono il Chinotto Grande, il Chinotto Crispifolia e il Chinotto a foglie di bosso.
Ricordiamo, inoltre, che il Chinotto di Savona è Presidio di Slow Food.
Infine si riporta che, dato il rischio di estinzione della pianta, dal 2014 il Comune di Quiliano ha avviato un’operazione di piantagione estensiva presso il Parco di San Pietro in Carpignano.




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