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Conyza canadensis

Conyza canadensis

La saeppola canadese (Conyza canadensis (L.) Cronq., 1943) è una specie erbacea, annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Asterales, Famiglia Asteraceae, Sottofamiglia Asteroideae, Tribù Astereae, Sottotribù Conyzinae e quindi al Genere Conyza ed alla Specie C. canadensis.
Sono sinonimi i termini:
– Erigeron canadensis L. (1753) (basionimo);
– Conyza parva Cronquist;
– Conyzella canadensis (L.) Rupr. (1869);
– Erigeron canadensis Pourret;
– Erigeron canadensis var. pusillus (Nuttall) B. Boivin;
– Erigeron myriocephalus Rechinger fil. & Edelbeg.;
– Erigeron paniculatus Lam.;
– Erigeron ruderalis Salisb.;
– Trimorpha canadensis (L.) Lindm..
Questa specie presenta una certa variabilità e, di seguito, si riporta un elenco dove sono indicate alcune varietà e sottospecie, di cui alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie; l’elenco è, inoltre, in fase di revisione:
– Conyza canadensis var. canadensis : che è la variante più comune;
– Conyza canadensis var. glabrata (A. Gray) Cronquist: sono individui più glabri della specie di riferimento;
– Conyza canadensis var. pusilla (Nuttall) Cronquist: il fusto è decisamente glabro e le squame dell’involucro sono di colore rosso – pallido;
Inoltre sono riconosciuti alcuni ibridi, di cui se ne elencano alcuni:
– Conyza ×mixta Foucaud & Neyraut (1902) – Ibrido fra: Conyza bonariensis e Conyza canadensis (ibrido interspecifico);
– ×Conyzigeron huelsenii (Vatke) Rauschert (1973) – Ibrido fra: Conyza canadensis e Erigeron acer (ibrido intergenerico).

Etimologia –
Il termine Conyza proviene dal greco κόνυζα cónyza pulicaria, pianta citata da diversi Autori: Ecateo, Aristotile, Teofrasto e Dioscoride.
L’epiteto specifico canadensis si riferisce alla provenienza dal Canada, ma usato talvolta anche per indicare l’America Settentrionale.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La saeppola canadese è una pianta annua di origine nordamericana divenuta oggi sub cosmopolita. La diffusione in Europa è stata facilitata dallo sviluppo dei mezzi di trasporto: lungo ferrovie e strade le correnti d’aria provocate dai mezzi di passaggio accrescono la dispersione dei semi grazie al loro “paracadute di peli”.
In Italia è presente come avventizia in tutte le regioni con una distribuzione regionale che si estende su tutto il territorio, dalle coste alla fascia montana superiore del settore alpino, ove è però molto più rada.
Il suo habitat è quello delle vegetazioni ruderali, lungo i margini stradali, alla base di muri in pietra, sulle scarpate, nei coltivi, in giardini e parchi, su suoli superficiali aridi e ricchi in scheletro, sia calcarei che marnoso-arenacei, a volte anche subsalsi, dal livello del mare alla fascia montana.
La distribuzione altitudinale va dal piano a circa 1200 m s.l.m., quindi comprende oltre alla fascia vegetazionale collinare anche quella montana.

Descrizione –
La saeppola canadese è una pianta che raggiunge i 4-15 dm di altezza.
Il fusto epigeo è eretto, cilindrico, con peli patenti.
Le foglie basali sono lineari-subspatolate (4-12 x 30-100 mm); le foglie superiori sono lineari (2 x 30mm), con setole patenti.
L’infiorescenza è in forma di pannocchia ampia, fogliosa, con capolini cilindrici di circa 5 mm, con involucro con squame scarsamente spiralate.
I fiori sono di colore biancastro, con quelli centrali tubulosi e quelli periferici con ligula breve ma ben sviluppata.
Il periodo di fioritura è giugno-ottobre.
Il frutto è una cypsela ellittica, oblunga, leggermente compressa, di 1-1,6 x 0,3-05 mm, marrone, con pappo persistente e setole denticolate, crema di 2-3 mm.

Coltivazione –
La saeppola canadese è una pianta che cresce allo stato spontanea e naturalizzata in Italia che cresce in prevalenza negli incolti (campi abbandonati); lungo le scarpate delle strade e bordi stradali; sulle rive dei corsi d’acqua e dune sabbiose; ma anche ambienti ruderali più o meno secchi, ghiaioni, pietraie, ripari sotto rocce.
Si sviluppa preferibilmente su substrato calcareo o calcareo-siliceo, con pH del suolo basico, con livello trofico medio e terreno mediamente secco.

Usi e Tradizioni –
Sembra che questa pianta sia arrivata in Europa circa tre secoli fa tramite semi frammisti alle pelli degli animali cacciati nel Nordamerica.
La Conyza canadensis possiede delle proprietà medicinali e può essere utilizzata come astringente, diuretica, emmenagoga, ipoglicemica, omeopatica, stiptica, tonica, vermifuga.
È una pianta ricca di diversi oli essenziali (le foglie fresche ne contengono circa 0,5%); inoltre il suo polline a contatto della pelle può causare dermatite in alcune persone allergiche.
Alcuni oli essenziali vengono utilizzati per aromatizzare le caramelle e come base per bevande analcoliche, ma anche nell’industria del profumo per creare sfumature esotiche.
Le parti usate di questa pianta sono i fusti e le foglie.
Inoltre, in cucina, vengono usate le foglie in insalata o cotte o bollite ma in quantità limitata per il suo gusto amaro.
Dal punto di vista ecologico, questa pianta è considerata infestante per i pascoli sia perché si propaga facilmente togliendo terreno ad altre piante più nutritive ma soprattutto perché molti animali la evitano per il suo gusto amaro. In certi casi nelle piantagioni di soia la resa si è abbassata di oltre il 10%-15% a causa dell’infestazione della Conyza canadensis.
Tra l’altro è tratta di una pianta completamente resistente al glifosate contro la quale non ha nessuna efficacia.

Modalità di Preparazione –
Di questa pianta si usano gli infusi ricavati dai fusti, contro le infezioni intestinali e urinarie. Le foglie, trattate opportunamente, vengono usate come tabacco da fiuto.
Le foglie possono essere fatte in insalata o cotte o bollite ma si consiglia di miscelarle in quantità limitata per il loro gusto amaro.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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