Clitoria ternatea
Clitoria ternatea
La Clitoria ternatea, conosciuta anche come Butterfly pea o fagiolo dal fiore blu (Clitoria ternatea L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Fabaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Fabales, Famiglia Fabaceae, Tribù Phaseoleae, Sottotribù Clitoriinae e quindi al Genere Clitoria ed alla Specie ternatea.
Sono sinonimi i termini:
– Clitoria ternatea L. var. ternatea;
– Clitoria mearnsii De Wild.;
– Clitoria zanzibarensis Vatke (1878);
– Clitoria ternatea var. Hochst angustifolia . ex Baker f.;
– Clitoria tanganicensis Micheli;
– Clitoria ternatea f. albiflora ( Mattei ) Chiov.;
– Clitoria ternatea f. Chiov flaviflora ..
Etimologia –
Il termine Clitoria proviene dal greco κλιτορίς clitorís clitoride: per la forma del fiore.
L’epiteto specifico ternatea in quanto la specie probabilmente è originaria dell’Isola di Ternate, ma indicata nei protologhi genericamente delle Indie e attualmente diffusa in tutti i paesi tropicali.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Clitoria ternatea è una pianta originaria dell’Asia equatoriale , comprese le località dell’Asia meridionale e del sud-est asiatico, ma è stata introdotta anche in Africa, Australia e nelle Americhe.
Descrizione –
La Clitoria ternatea è una pianta erbacea perenne che cresce come una vite o un rampicante soprattutto in terreni unidi e neutri.
Le foglie sono di forma ellittica ed ottuse.
I fiori sono di un colore blu molto intenso e vivido, portati in maniera solitaria, con macchie giallo chiaro; sono lunghi circa 4 cm e larghi 3 cm. Alcune varietà producono anche fiori bianchi.
I frutti sono dei baccelli piatti lunghi di 5–7 cm contenenti da sei a dieci semi per ciascun baccello. Sono commestibili quando sono teneri.
Coltivazione –
La Clitoria ternatea viene coltivata come pianta ornamentale e come specie di rivegetazione (ad esempio, nelle miniere di carbone in Australia), richiedendo poche cure quando viene coltivato.
Essendo un legume le sue radici formano un’associazione simbiotica con i batteri del genere Rhizobium che trasformano l’N2 atmosferico in una forma utilizzabile dalla pianta, pertanto, questa pianta, viene utilizzata anche per migliorare la qualità del suolo attraverso la decomposizione di materiale vegetale ricco di azoto.
La semina può avvenire nel periodo di Aprile – Giugno e richiede esposizione in pieno Sole o anche mezz’ombra e possibilmente in terreni ricchi e ben drenati.
Usi e Tradizioni –
La Clitoria ternatea è una pianta che in India è venerata come un fiore sacro, usata nei rituali quotidiani della puja. I fiori di questa vite sono stati paragonati alla forma dei genitali femminili umani, da cui il nome latino del genere Clitoria.
Nel sud-est asiatico, il fiore viene utilizzato come colorante alimentare naturale per colorare il riso glutinoso. Nel Kelantan, nel nord-est della Malesia peninsulare, è un ingrediente importante del nasi kerabu, conferendogli il suo caratteristico colore bluastro. Nella cucina birmana e thailandese i fiori vengono anche immersi nella pastella e fritti.
Da questa pianta si ottiene un tè dai fiori essiccati e cambia colore a seconda di ciò che viene aggiunto al liquido, con il succo di limone che lo fa diventare viola. In Thailandia e Vietnam, questo tè ai fiori, viene comunemente mescolato con miele e limone per aumentare l’acidità e trasformare la bevanda in un colore rosa-viola, da produrre per una bevanda solitamente servita dopo cena o come rinfresco negli hotel e terme. È una tipica bevanda locale come la camomilla in altre parti del mondo. Il tè si trova sia nella varietà calda che in quella fredda.
Più recentemente i fiori vengono utilizzati in un gin che cambia colore. Blu in bottiglia che diventa rosa se miscelato con un mixer gassato come l’acqua tonica a causa del cambiamento di pH. Poiché i colori organici non sono permanenti, si consiglia di conservare questo tipo di gin in un luogo buio per mantenere l’effetto.
Nella medicina tradizionale ayurvedica, sono attribuite a questa pianta varie qualità tra cui proprietà di potenziamento della memoria, nootropiche, antistress, ansiolitiche, antidepressive, anticonvulsivanti, tranquillanti e sedative.
Nella medicina tradizionale cinese alla pianta sono state attribuite proprietà che influenzano la libido femminile a causa del suo aspetto simile all’organo riproduttivo femminile.
I composti chimici isolati dalla Clitoria ternatea includono vari triterpenoidi, flavonoli glicosidi, antociani e steroidi. I peptidi ciclici, noti come cliotidi, sono stati isolati dalla frazione termostabile dell’estratto di C. ternatea. Inoltre il colore blu della C. ternatea è il risultato di vari antociani, soprattutto le ternatine, derivati poliacilati della delfinidina 3,3′, 5′-triglucoside (Da-T).
Modalità di Preparazione –
I fiori di questa pianta vengono utilizzati sia per preparare bevande che per fini medicinali.
Da questi si preparano bevande simili al te o anche come base per alcuni gin.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Che pianta meravigliosa! Mi trovo in Tailandia in questo momento, e anche se ho già bevuto il the da queste parti, ma oggi mi è stato servito il fiore intero in accompagnamento ad un piatto, ed ero curiosa di sapere se il fiore crudo fosse edibile. Grazie per le informazioni utilissime!