Come si propaga il Nocciolo
Come si propaga il Nocciolo
Il nocciòlo (Corylus avellana L., 1753) è un albero da frutto della famiglia delle Betulaceae che cresce in un areale geografico naturale europeo-caucasico che va dalla Penisola iberica e Inghilterra fino al Volga, e dalla Svezia alla Sicilia. La distribuzione altitudinale è da collinare a medio-montana.
Questa pianta rifugge le aree mediterranee più calde ed aride e preferisce terreni calcarei, ben drenati, fertili e profondi e luoghi semi-ombreggiati.
La moltiplicazione del nocciolo può essere operata con differenti metodi che in sintesi sono:
– Riproduzione per pollone radicato;
– Riproduzione per propaggine;
– Riproduzione per talea.
Riproduzione per pollone radicato –
In questo tipo di riproduzione si asporta un pollone, avendo cura di assicurarsi di asportare anche una sua porzione di radici, direttamente dalla pianta madre. Successivamente si trapianta in un vaso e si lascia in vivaio per circa 2 anni. Questa operazione va eseguita a fine estate o inizio primavera.
Riproduzione per propaggine –
Questa tecnica è possibile piegando i nuovi rami di un anno, curvandoli sotto terra per fare emergere infine solo la parte apicale. Per operare con questa tecnica bisogna scavare un piccolo fosso da riempire con un terriccio sciolto; a questo punta si ancora un gancio o altro supporto in modo che questa propaggine non si muova dalla posizione innaturale che gli avete imposto. L’operazione va eseguita in , nel periodo della schiusura delle gemme cin modo che i rami siano attraversati dalla linfa e quindi più flessibili. Successivamente, nel periodo autunnale, separate il pollone dalla pianta madre, riducendo la parte epigea del 50% circa. A questo punto si puòtrapiantare in vivaio.
Riproduzione per talea –
Questa tecnica si distingue, in funzione della stagione, nella produzione di talee erbacee, legnose e semilegnose.
Il metodo più usato è, comunque la talea semilegnosa da prelevare nel periodo estivo. Per operare in tal senso prelevate un rametto di 1-2 anni, di lunghezza di 12 cm circa, che abbia 3-4 foglie; eseguite un taglio a becco di clarino subito sotto una gemma e piantate in un terriccio molto leggero. Bisogna avere cura che la temperatura e l’umidità siano sempre costanti per favorire la radicazione; inoltre prima dell’inserimento della talea nel terreno sla si può immergere in una polvere radicante che potete preparare anche voi.
Per l’impianto delle giovani piante di nocciolo si consiglia l’autunno o la primavera. E piante devono avere, preferibilmente, 2-3 anni; preparate una buca profonda arricchita con materia organica e concimi a lenta cessione. Si consiglia di proteggete il colletto con reti apposite se necessario. Inoltre si può utilizzare una pacciamatura vegetale per evitare la competizione con erbe infestanti, in questo modo non dovrete usare costosi e inquinanti diserbanti chimici e manterrete ugualmente la base della pianta pulita.
Per quanto riguarda le cultivar di riferimento in Italia per uso e caratteristiche sono:
– Tonda Gentile delle Langhe, piemontese, molto richiesta dall’industria dolciaria, si ambienta con difficoltà fuori dalla sua area tipica di coltivazione e di origine;
– Tonda di Giffoni, originaria della provincia di Salerno, è coltivata in varie zone della Campania e del Lazio essendo una cultivar che presenta un buonissimo ambientamento anche in zone diverse dall’area tipica di coltivazione, molto richiesta dall’industria dolciaria;
– Tonda Gentile Romana, della provincia di Viterbo;
– Mortarella e S. Giovanni, campane a frutto allungato;
– Camponica, campana a frutto grosso, ottima per il consumo da tavola;
– Nostrale o Siciliana, è la varietà più diffusa in Sicilia ed è ottima per la tostatura perché esalta il suo aroma intenso.