Tocoferolo
Tocoferolo
Il tocoferolo o, più precisamente, i tocoferoli, assieme ai tocotrienoli, sono elementi liposolubili che vanno a comporre il gruppo della vitamina E. tra questi composti quello più importante è senz’altro l’α-tocoferolo (alfa-tocoferolo), perché dotato della massima attività biologica – per questa ragione spesso, soprattutto in ambito nutrizionale, si parla impropriamente di tocoferolo come se fosse sinonimo di vitamina E.
I tocoferoli contribuiscono soprattutto a prevenire le reazioni di ossidazione dei lipidi polinsaturi, agendo quindi come antiossidanti biologici, in maniera “metabolicamente” simile e/o complementare alla vitamina C (acido ascorbico, idrosolubile).
Per questo motivo sono dei nutrienti vitaminici essenziali per l’uomo.
Alla vitamina E appartengono 8 tipi di molecole:
– i tocotrienoli (α, β, γ e δ, in un primo tempo detti vitamina T);
– i tocoferoli (α, β, γ e δ).
Esistono, in natura, otto composti, derivati del 6-cromanolo con quattro gruppi metilici legati all’anello aromatico e con una catena laterale isoprenoide a 16 atomi di carbonio, satura o insatura, in posizione 2, dotati di struttura chimica comune, aventi l’attività biologica della vitamina E.
Inoltre, in funzione della presenza di una catena satura o insatura, questi composti vengono divisi in due gruppi: i tocoferoli (α, β, γ, δ) e i tocotrienoli (α, β, γ, δ). Questi ultimi, infatti, presentano tre doppi legami sulla catena isoprenoide. La disposizione dei gruppi metilici permette di distinguere i singoli composti delle due classi.
Da un punto di vista biologico l’alfa tocoferolo è la forma vitaminica più potente e attiva.
Gli altri tocoferoli, invece, non hanno molta importanza anche se l’attività ossidante aumenta passando dall’alfa al delta, inversamente all’attività vitaminica.
La Vitamina, oltre alla funzione antiossidante, che agevola il mantenimento della salute e del buon funzionamento delle strutture cellulari, dell’apparato muscolare, del sistema riproduttivo e di quello cardiaco, ha anche una azione immunostimolante, proteggendo la membrana cellulare da agenti patogeni, e tonica a livello umorale, agevolando la stabilità dell’umore. La sua mancanza può comportare problemi di sviluppo, anemia, suscettibilità e sbalzi di umore.
Il Tocoferolo è presente in alimenti come: carne, cereali, frutta secca, germe di grano, latte, oli, olive, semi, verdura a foglia verde (una certa parte viene perduta con la cottura dei cibi e/o lentamente degradata con l’esposizione alla luce).
L’azione del tocoferolo non è limitata al metabolismo degli organismi viventi, ma si estende anche alle reazioni dei substrati come, ad esempio, gli alimenti, gli integratori, i farmaci e i cosmetici. I tocoferoli addizionati ai cibi migliorano infatti la stabilità di conservazione e di lavorazione dei prodotti contenenti grassi – ad esempio gli oli – e vengono pertanto aggiunti come additivo antiossidante.
L’assorbimento dei tocoferoli avviene prevalentemente nella parte mediale dell’intestino tenue, per diffusione passiva.
Come per tutte le vitamine liposolubili, anche l’assorbimento del tocoferolo necessita un’adeguata emulsione e solubilizzazione micellare. Le forme esterificate vengono idrolizzate probabilmente da un’esterasi della mucosa duodenale e la forma alcolica così ottenuta viene assorbita.
L’assorbimento del tocoferolo può dunque avvenire soltanto in presenza di sali biliari e grassi alimentari.
L’efficienza di assorbimento varia dal 20 al 60 %, diminuendo all’aumentare dell’apporto; motivo per cui è più efficacie un’assunzione costante e moderata con la dieta piuttosto che super-dosi per mezzo di integratori alimentari.
Una volta assorbiti, i tocoferoli passano nella circolazione linfatica associati ai chilomicroni (45%); si concentrano poi nei chilomicroni remnants che la cedono al fegato (principale organo di deposito). All’interno degli epatociti vengono incorporati nelle VLDL (11%) nascenti, dalle quali passa poi alle LDL (65%) e HDL (24%).
Durante l’esercizio fisico intenso si verifica un significativo incremento dei livelli circolanti di tocoferolo (10÷20%), probabilmente a causa della mobilizzazione degli acidi grassi durante la lipolisi a scopo energetico.
Una volta nelle cellule, i tocoferoli si concentrano specialmente nelle strutture che contengono fosfolipidi di membrana, come mitocondri, microsomi e membrane plasmatiche.
Funzioni Vitamina E –
Tra le più importanti funzioni del tocoferolo ricordiamo:
– il tocoferolo inibisce gli stress ossidativi coinvolti nell’invecchiamento, nella patogenesi e nelle complicazioni del diabete (cataratta e problemi cardiovascolari);
– il tocoferolo può esercitare effetti protettivi nei confronti della malattia coronarica. Secondo l’ipotesi antiossidante, il principale meccanismo mediante il quale il tocoferolo svolge questa azione protettiva sarebbe l’inibizione dell’ossidazione LDL;
– può proteggere dalla carcinogenesi e dalla crescita tumorale, attraverso proprietà antiossidanti e/o funzioni immunomodulatorie, attraverso l’eliminazione di mutageni, radicali superossido e/o diossido di azoto; l’inibizione della perossidazione del DNA e delle proteine; l’induzione dell’apoptosi mediante inibizione della sintesi del DNA nelle cellule tumorali.
I tocoferoli e i tocotrienoli, inoltre, possono essere aggiunti agli alimenti per la stabilizzazione degli acidi grassi polinsaturi.
La vitamina E, o tocoferolo, è molto diffusa negli alimenti, soprattutto nei frutti oleosi (come le olive, le arachidi, il mais) e nei semi di grano; è presente, inoltre, nei cereali, nelle noci e nelle verdure a foglia verde.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina E si aggira attorno agli 8-10 mg.
Carenza di vitamina E –
La carenza di vitamina E, o tocoferolo, è in genere collegata a una situazione di malnutrizione e nei soggetti più giovani può provocare difetti nella crescita e nello sviluppo. In generale, la mancanza di vitamina E può essere alla base dell’insorgenza di disturbi al sistema nervoso e problemi al metabolismo generale.
Eccesso di vitamina E –
L’eccesso di vitamina E, o tocoferolo, è raro. Quando si verifica può avere conseguenza negative a causa dell’innalzamento della pressione sanguigna che ne consegue e che può essere pericolosa per chi già soffre di ipertensione.
Un eccesso di vitamina E può creare problemi anche a chi soffre di tiroide, da momento che si viene a creare una riduzione degli ormoni di questa ghiandola. Altre conseguenze dell’eccesso di vitamina E possono essere stanchezza diffusa, disturbi della digestione, nausea e vomito.
Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.