Suncus etruscus
Suncus etruscus
Il mustiolo o pachiuro etrusco (Suncus etruscus Savi, 1822) è un piccolissmo mammifero appartenente alla famiglia dei Soricidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Classe Mammalia, Superordine Laurasiatheria, Ordine Soricomorpha, Famiglia Soricidae, Sottofamiglia Crocidurinae e quindi al Genere Suncus ed alla Specie S. etruscus.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il mustiolo è una specie diffusa in un areale che va dalla Cina, al Pakistan e all’India, fino al Portogallo e dalla Francia sino a Marocco, Tunisia ed Egitto. In Africa scende fino alla Tanzania e al Natal.
Nel mediterraneo è presente in tutti i Paesi che gravitano attorno al mare.
In Italia è presente in quasi tutta la penisola ad eccezione dei rilievi alpini; è presente sia nelle isole maggiori nonché in alcune isole minori (Asinara, Tavolara, Egadi, Pantelleria e Lampedusa). In Sardegna, inoltre, è presente una sottospecie endemica (Suncus etruscus pachyurus (Küster, 1835).
Il suo habitat è molto vario ed esteso e comprende cespugli, ammassi di rami e foglie, bordi di vecchi muri, mucchi di pietre, ecc., purché ogni rifugio abbia il calore necessaria per farlo vivere.
Descrizione –
Il mustiolo è il mammifero più piccolo al mondo per peso.
È simile agli altri toporagni, ma se ne distingue per essere molto più piccolo e con zampe brevi.
Il suo corpo è lungo da 3,6 a 5,2 cm, ricoperto di un pelame serico, sottilissimo, di colore tra il grigio e il bruno rossastro, con tonalità più chiare sotto al ventre rispetto al dorso. Ha lunghissimi peli tattili, su tutto il corpo, superano di molto gli altri peli della pelliccia. La coda è lunga 2,4 a 2,9 cm, ugualmente fornita di numerosi peli, molto lunghi.
La testa è appuntita, con occhi, molto piccoli, che affondano nel pelame.
Le orecchie sono grandi e ben evidenti.
Il muso è provvisto di lunghissime vibrisse.
I denti del mustiolo sono di colore bianco intenso.
I versi sono squittii, sibili e stridi.
Biologia –
Il Suncus etruscus raggiunge la maturità sessuale nell’anno di nascita (prole di primavera) o in quello successivo (prole dell’estate).
Le prime nascite si hanno nel periodo di maggio e si hanno nascite fino agli inizi di ottobre.
I maschi entrano in fregola dagli inizi del mese di aprile, ed emanano allora un forte odore di muschio, attraverso delle secrezioni di ghiandole speciali situate sui fianchi.
La gestazione dura 27-28 giorni, al termine della quale la femmina dà alla luce da 2 a 5 piccoli, ma normalmente tra 3 e 4.
Tra i piccoli si riscontra un uguale numero di maschi e di femmine. Nei primi dodici giorni di gestazione la femmina non aumenta di peso, che normalmente oscilla tra 2 e 2,2 grammi. In seguito il peso aumenta e la femmina pesa 3,4 g, per arrivare a 3,6 g verso il ventiquattresimo giorno. In una quindicina di giorni soltanto, l’animale ha quindi aumentato il proprio peso del 75%. Il peso massimo raggiunto da una femmina gestante è di 3,62 g.
I piccoli appena nati sono interamente nudi, con la pelle color rosa carico, piena di rughe.
Hanno i padiglioni delle orecchie chiusi, come pure le palpebre. Gli occhi si vedono, in trasparenza, come puntini neri. Le dita dei piedi sono saldate tra loro. Anche le zampe danno l’impressione di essere attaccate al corpo.
Questi piccolissimi animaletti, simile a larve, alla nascita pesano da 0,18 a 0,27 g, mentre la loro lunghezza va da 14,2 a 15,4 mm; si accrescono in maniera molto rapida. Verso il tredicesimo giorno aprono gli occhi e tra il ventesimo e il ventiduesimo giorno raggiungono la grandezza adulta. È allora che diventano indipendenti dai genitori. La loro lunghezza varia da 42,3 a 43,9 mm.
Questo piccolo animale ha un’aspettativa di vita che si aggira al massimo due anni con rarissime eccezioni che possono superare questo periodo.
Ruolo Ecologico –
Il Suncus etruscus ha abitudini soprattutto notturne e solitarie, con una attività ridotta nei periodi freddi (letargia parziale).
La sua alimentazione è basata perlopiù di insetti, ma anche ragni e piccoli molluschi.
Questo animaletto individua le prede a 25–30 cm di distanza, alzando la testa e agitando i suoi lunghi baffi, prima di avventarsi sulla vittima, mordendola con incredibile accanimento.
Il mustiolo si nutre delle parti molli delle prede e tralascia quelle dure.
La preda viene consumata rapidamente, poi abbandona i resti e parte alla ricerca di una nuova vittima. Rifiuta gli insetti fetidi, come le cimici, e indietreggia, dopo avere simulato l’attacco, quando si trova davanti una preda troppo grande per la sua taglia.
Questo animale è un bravo arrampicatore ed è comunque praticamente invisibile nel suo ambiente naturale, da un lato per la sua ridottissima taglia, dall’altro per le sue abitudini molto discrete e parzialmente notturne.
I mustioli si allevano in terrari, il cui suolo sia ricoperto di terra. È opportuno preparare un nido in gesso, consistente in un labirinto di corridoi che sboccano in una cameretta centrale.
Si ricorda che il Suncus etruscus è una specie tutelata ai sensi della Legge 11/02/1992, n. 157 e protetta dalla Convenzione di Berna.
La Lista rossa IUCN classifica, comunque, questa specie come a basso rischio di estinzione.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Gordon Corbet, Denys Ovenden, 2012. Guida dei mammiferi d’Europa. Franco Muzzio Editore.
– John Woodward, Kim Dennis-Bryan, 2018. La grande enciclopedia degli animali. Gribaudo Editore.