Aegithalos caudatus
Aegithalos caudatus
Il Codibugnolo (Aegithalos caudatus (Linnaeus, 1758)) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia degli Aegithalidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Deuterostomia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Infraphylum Gnathostomata, Superclasse Tetrapoda, Classe Aves, Sottoclasse Neornithes, Superordine Neognathae, Ordine Passeriformes, Sottordine Oscines, Infraordine Passerida, Superfamiglia Sylvioidea, Famiglia Aegithalidae e quindi al Genere Aegithalos ed alla Specie A. caudatus.
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti sottospecie, con la relativa distribuzione geografica:
– Aegithalos caudatus caudatus (Linnaeus, 1758) – la sottospecie nominale, ampiamente diffusa in Eurasia;
– Aegithalos caudatus rosaceus Mathews, 1938 – endemica della Gran Bretagna;
– Aegithalos caudatus europaeus (Hermann, 1804) – diffusa dalla Francia nord-orientale e dalla Germania sino all’arco alpino e alla Turchia;
– Aegithalos caudatus aremoricus Whistler, 1929 – con areale ristretto alla Francia occidentale;
– Aegithalos caudatus taiti Ingram, 1913 – presente in Spagna, Portogallo e nella Francia meridionale;
– Aegithalos caudatus irbii (Sharpe & Dresser, 1871) – diffusa in Spagna, Portogallo e Corsica;
– Aegithalos caudatus italiae Jourdain, 1910 – presente in Italia centrale e meridionale e in Slovenia;
– Aegithalos caudatus siculus (Whitaker, 1901) – endemica della Sicilia;
– Aegithalos caudatus macedonicus (Dresser, 1892) – diffusa in Albania, Grecia, Bulgaria e Turchia nord-occidentale;
– Aegithalos caudatus tephronotus (Gunther, 1865) – diffusa dalla Grecia e dalla Turchia sino alla Siria e all’Iraq settentrionale;
– Aegithalos caudatus tauricus (Menzbier, 1903) – endemica della Crimea;
– Aegithalos caudatus major (Radde, 1884) – diffusa in Turchia e nel Caucaso;
– Aegithalos caudatus alpinus (Hablizl, 1783) – presente in Azerbaigian, Iran e Turkmenistan;
– Aegithalos caudatus passekii (Zarudny, 1904) – diffusa in Turchia sud-orientale e Iran sud-occidentale;
– Aegithalos caudatus trivirgatus (Temminck & Schlegel, 1848) – endemica del Giappone;
– Aegithalos caudatus kiusiuensis Kuroda, 1923 – endemica del Giappone meridionale;
– Aegithalos caudatus magnus (Clark, 1907) – presente in Corea e a Tsushima;
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Codibugnolo è un uccello passeriforme di origine euroasiatica e diffuso in Europa. Il suo areale è alquanto ampio e comprende una grande parte dell’Eurasia temperata abbracciando tutta l’Europa continentale (isole britanniche incluse, mentre manca dalle aree interne della Fennoscandia), le aree costiere della penisola anatolica, la Crimea, il Caucaso, la Siberia, la Manciuria, la Kamčatka, le isole giapponesi e la Corea.
In Italia è presente su tutto il territorio con tre sottospecie (quattro considerando l’intera regione geografica italiana) ma manca in Sardegna, nel Salento e nella Sicilia centrale e meridionale. Lo si ritrova invece sulle Alpi, soprattutto nei fondovalle, lungo rivi e torrenti, e nei boschi ben strutturati con sottobosco cespuglioso.
A quote più alte diventa più raro fino a non trovarlo più oltre i 2.000 metri di altitudine.
L’habitat del codibugnolo è rappresentato dalle aree boschive con presenza per le aree di crescita secondaria o comunque di quelle con folto sottobosco cespuglioso: durante i mesi estivi, anche in virtù delle abitudini riproduttive, questi uccelli prediligono la macchia mediterranea e le aree cespugliose con presenza di alberi isolati, mentre durante l’inverno si spostano nelle foreste decidue a maggioranza di querce, salici, aceri e frassini.
Descrizione –
Aegithalos caudatus è un uccello con una lunghezza testa-coda di 14-16 centimetri e con la coda lunga 7-10 cm. Il dimorfismo sessuale è trascurabile, coi due sessi simili.
Ha un’apertura alare di 16-19 cm, per un peso di 6-10 grammi.
L’aspetto di questi uccelli è paffuto e arrotondato, con una grossa testa arrotondata con corto becco conico dalla mandibola superiore lievemente ricurva verso il basso, ali corte ma appuntite e coda lunga quasi quanto il corpo e dall’estremità cuneiforme.
Il colore delle piume è biancastro sia su testa che petto, mentre il dorso e le ali sono bruni (queste ultime presentano però remiganti nere con base bianca); la coda è di colorazione nera con le penne ai due lati bianche ed i fianchi sono rosati o rossicci: è presente una variabilità piuttosto ampia fra le varie popolazioni, con alcune (in particolar modo quelle più settentrionali) quasi completamente bianche su testa e area ventrale, altre che presentano calotta o sopraccigli neri più o meno marcati, ed altre ancora che mostrano varie tonalità di grigio su ventre e fianchi.
Il becco è di colorazione nerastra, mentre le zampe sono di colore carnicino-bruno e gli occhi sono di colore bruno scuro.
Si muove con brevi voli, di cespuglio in cespuglio, ispezionando ogni fronda, ogni lembo di corteccia, alla ricerca di insetti di cui si nutre.
I codibugnoli si riconoscono anche perché sono uccelli molto vocali, che durante i loro spostamenti si tengono in contatto vocale quasi costante con un srih-srih-srih sibilante alto e trisillabico, che diviene più sonoro e veloce quando un esemplare si trova isolato o si trova a percorrere tratti di terreno aperti.
Biologia –
Il ciclo biologico di questo volatile inizia con la nidificazione che avviene normalmente nei mesi tra marzo e maggio, quando depone da 6 a 12 uova di colore bianco-rosato con punteggiatura di color arancio-ruggine.
Il nido, a forma di sacco con apertura posta superiormente, viene costruito principalmente su cespugli di sambuco, nocciolo o fra i rovi, a meno di tre metri dal suolo, utilizzando per lo scopo licheni tenuti assieme con ragnatele; l’interno viene foderato con piume.
Il periodo di cova dura circa due settimane, al termine delle quali schiudono dei pulli ciechi e implumi. I nidiacei vengono imbeccati da entrambi i genitori, ai quali si aggiungono altri individui (generalmente imparentati col padre della prole) che non hanno trovato un partner o ai quali la covata è fallita (caso quest’ultimo non infrequente, visto che solo il 17% delle coppie riesce a portare avanti con successo una covata nell’arco di una stagione riproduttiva).
Il motivo di questo aiuto è dovuto al fatto che gli aiutanti possono indirettamente beneficiare dell’aiuto dato a dei parenti al fine di portare (almeno parzialmente) avanti il proprio genoma, oltre a poter avere accesso a nuovi territori e nuovi potenziali compagni e, fattore non trascurabile, a fare esperienza in vista di eventuali nidiate future.
I giovani individui sono in grado d’involarsi attorno ai venti giorni di vita. Dopo l’involo continuano a essere imbeccati, anche se sempre più sporadicamente, ancora per circa tre settimane: in genere essi (soprattutto i maschi) rimangono ancora per mesi nel territorio natio, disperdendosi solo dopo la stagione riproduttiva successiva.
Si ha di norma una nidiata all’anno, raramente due.
È una razza monogama nei quali le coppie collaborano nelle varie tappe dell’evento riproduttivo, sebbene sia la femmina a fare gran parte del lavoro.
Il ciclo vitale non arriva quasi mai oltre gli 8 anni.
Ruolo Ecologico –
Il Codibugnolo è un uccello con abitudini sedentarie e nidificante, migratore regolare e svernante. È principalmente diurno e si muove per la maggior parte della giornata fra i rami di cespugli e alberi alla ricerca di cibo, cercando poi sul far della sera un riparo dalle intemperie e da eventuali predatori nel folto della vegetazione arborea.
Infatti le covate possono anche fallire per via dei numerosi predatori o ad avverse condizioni ambientali.
In inverno, per proteggersi dal freddo, gonfia il piumaggio e si raduna in gruppi composti da 5 a massimo 18 esemplari. Questi stormi invernali sono territoriali e difendono attivamente un’area comune di una ventina di ettari. Al suo interno si trovano i dormitori, i luoghi in cui abbeverarsi e varie zone di alimentazione, perlustrate quotidianamente lungo percorsi fissi. Con l’arrivo della primavera, il gruppo si scioglie gradualmente dando origine a varie coppie che si insediano in parti diverse del territorio comune.
Le popolazioni del nord possono migrare più a sud durante i mesi freddi, ma in generale questo uccello è stanziale.
Il Codibugnolo si nutre essenzialmente di piccoli insetti piccoli artropodi, privilegiando le piccole falene (di cui mangiano anche le uova e i bruchi. Il cibo viene reperito principalmente ispezionando rami, foglie e tronchi, mentre è più raro che caccino le loro prede al volo.
Soprattutto durante l’autunno e l’inverno, questi uccelli possono nutrirsi anche di semi e granaglie, bacche, frutti (cachi, olive), germogli e foglioline tenere.
Il codibugnolo è particolarmente tollerante alla presenza umana, colonizzando senza problemi anche le aree coltivate, le piantagioni, i frutteti e parchi e giardini delle aree suburbane e periferiche.
È una specie protetta, al momento sostanzialmente stabile pur essendo soggetta a periodiche e accentuate fluttuazioni.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.