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Pepe rosa

Pepe rosa

Il Pepe rosa è una spezia ricavata dalle bacche del Falso pepe (Schinus molle L., 1753), una pianta orginaria degli altopiani dei Paesi andini.

Origini e Storia –
Il Pepe rosa, le cui bacche essiccate vengono apprezzate per il gusto lievemente piccante, delicato e aromatico, è, come detto, il frutto del Falso pepe.
La pianta ed i suoi utilizzi si perdono nella notte dei tempi. È raffigurata in statue a carattere religioso e in idoli dei nativi amerindi dell’odierno Cile e nei secoli tutte le parti della pianta (foglie, corteccia, frutti, semi, resina) sono state usate a scopo medicinale da qualche popolazione.
Garcilaso Inca de la Vega, uno scrittore peruviano soprannominato El Inca, figlio del conquistador spagnolo Sebastián Garcilaso de la Vega y Vargas e di una principessa inca, racconta: “Lo Schinus molle è una panacea per gli indiani del Nuovo Mondo che utilizzano le bacche per fare una bevanda molto buona contro i problemi urinari; un miele molto buono; un aceto; una soluzione lavante contro la scabbia, una soluzione cicatrizzante…… Il legno è utile per curare il mal di denti e dà un ottima carbonella….”
Nella medicina tradizionale, lo Shinus molle veniva usato per trattare ferite e infezioni, grazie al suo potere antisettico. È stato anche usato come antidepressivo e diuretico, e per alleviare mal di denti, reumatismi e dolori mestruali. È stato inoltre ipotizzato che le proprietà insetticide di questa pianta ne facciano un buon candidato come alternativa ai pesticidi sintetici.
la spezia, ricavata dalle bacche, al pari del pepe nero, può arricchire gradevolmente molti piatti.

Descrizione –
Il Pepe rosa è una spezia ricavata dalle piccole bacche dello Schinus molle, un albero sempreverde, dioico, di norma alto dai 5 ai 7 metri e parimenti ampio, conosciuto comunemente come pepe rosa o falso pepe.
Si tratta di un albero originario degli altopiani di Bolivia, Perù, Cile che alle nostre latitudini cresce fino a raggiungere medie dimensioni.
I frutti a grappolo sono piccole bacche sferiche dapprima verdi e lucide e poi di un bel colore rosa intenso a maturazione.
Poiché le bacche hanno un aroma simile a quello del pepe sono utilizzate come spezie; il pepe rosa appunto. Possono essere consumate solo in modica quantità poiché contengono sostanze leggermente tossiche.

Principi attivi –
Le bacche del pepe rosa contengono resine, tannino, e sino al 10% di oli essenziali tra i quali pinene e limonene; sono inoltre molto ricche di zuccheri e contengono resine, tannino e delle gommo-resine che hanno una azione purgativa e antigottosa.
Mediamente 3 bacche di pepe rosa contengono 1 sola kcal.
Nel dettaglio le bacche del pepe rosa contengono ben il 22% di sostanza grassa, ma la quantità impiegata nelle ricette, anche le più ricche di falso pepe, è sempre di scarsa entità.
La frazione grassa del pepe rosa è piuttosto buona e dovrebbe esercitare un effetto positivo sul metabolismo umano. Non mancano acidi grassi insaturi di tipo monoinsaturo – acido oleico omega 9 – e di tipo polinsaturo – acido linoleico omega 6. Entrambi, seppur in maniera differente, hanno un ruolo positivo nel mantenimento dello stato di salute complessivo.
Il pepe rosa contiene anche altri fattori nutrizionali, dei quali i più interessanti potrebbero essere i polifenoli con azione antiossidante. Anch’essi coinvolti nel mantenimento dello stato di salute complessivo, hanno una spiccata funzione antiossidante e protettiva del metabolismo.

Proprietà ed Usi –
Il pepe rosa è una spezia che favorisce la digestione poiché è stomachico, tonico e stimolante. Per il suo potere antisettico è stato usato dalla medicina popolare per curare ferite e infezioni. Ha inoltre proprietà diuretiche e sembra efficace nel trattamento del mal di denti, dei reumatismi e per i dolori mestruali.
Il frutto e le foglie di Schinus molle, nonostante siano apparentemente innocui per l’essere umano, possono rivelarsi potenzialmente velenosi per il pollame, per i maiali e probabilmente anche per i vitelli.
Le bacche del pepe rosa vengono vendute sia essiccate che in salamoia. Il loro aspetto è quello di un grano di pepe ma di un bel colore rosa intenso. Hanno un odore debole fruttato e leggermente aromatico. Il sapore è dolce e aromatico, simile al ginepro di cui può essere un sostituto anche se meno intenso, con un gusto leggerissimo di liquirizia, limone e fragola.
La scala di intensità è 3.
Il pepe rosa ha spesso una funzione decorativa nel piatto. Ma il suo flavour si accompagna bene con pietanze delicate e senza altre spezie, come asparagi, piselli, o carciofi, pesce (noci di Saint Jacques, salmone) ma anche insalate e macedonie di frutta o dessert con yogurt, burro e mascarpone. È eccellente con i formaggi di capra e i formaggi freschi. Macinato con cumino, pepe nero e timo è ottimo per il pesce spada. Qualche bacca sul foie gras gli dà un tocco speciale.
Entra nella composizione della miscela Creola con pepe bianco, pepe nero, pepe verde e pimento. In Ecuador i grani di pepe rosa sono molto diffusi come condimento per le pietanze, ma anche per insaporire liquori e aceto, in Cile aromatizzano il vino, mentre in Messico è utilizzato nella preparazione del pulque, una bevanda alcolica molto antica considerata sacra. provatelo anche nei dessert con le fragole come un gelato o un sorbetto.
Essendosi verificati alcuni casi di vomito e diarrea in bambini piccoli dopo l’assunzione di pepe rosa, attualmente, negli Stati Uniti, la Food and Drugs Administration (FDA) non riconosce lo status di sicurezza (GRAS) a questo alimento.
Soprattutto alcune varietà (in particolar modo quelle che crescono selvatiche in Florida) contengono delle sostanze allergeniche (fenoli irritanti) e quindi l’uso è sconsigliato a chi ha infiammazioni della mucosa gastrica.
Se ne sconsiglia comunque sempre l’assunzione, in quantità rilevanti, in caso di:
– Allergia specifica;
– Patologie gastro intestinali gravi;
– Insufficienza epatica;
– Insufficienza renale;
– Terapie farmacologiche con le quali potrebbe interagire negativamente;
– Gravidanza;
– Allattamento.

Preparazioni –
Per l’uso in cucina il pepe rosa va acquistato poco per volta per sfruttare appieno il suo aroma. Inoltre è opportuno controllare che le bacche si schiaccino facilmente tra le dita, per essere certi della loro freschezza.
Le bacche di pepe rosa vanno pestate oppure lasciate in infusione in poco vino bianco, da unire poi a fine cottura. Ma il meglio del loro aroma lo offrono a crudo.
In generale il pepe rosa è perfetto per insaporire piatti a base di pesce, ma soprattutto carpacci di pesce spada, tonno o salmone.
È un ottimo componente di salse a base di yogurt, burro, mascarpone o frutta.
Il suo colore così ricco e brillante rende questo pepe un’ottima spezia che regala eleganza e vivacità a piatti, perfetto per preparare originali risotti o dessert particolari. Il pepe rosa è, assieme al pepe nero, bianco e verde, una delle spezie che compongono la famosa miscela creola.
In Ecuador i grani di pepe rosa sono molto diffusi come condimento per le pietanze ma anche per insaporire liquori e aceto, in Cile aromatizzano il vino, mentre in Messico è utilizzato nella preparazione del pulque, una bevanda alcolica molto antica considerata sacra.
In Messico è chiamato Anacahuita, mentre nell’altopiano delle Ande è conosciuto come Quechua di Gualeguay.
Per preparare una salsa di pepe rosa, per guarnire i piatti in modo originale insaporendoli al contempo con la dolce fragranza di questa spezia, è molto semplice: gli ingredienti sono:
– 50gr di burro;
– 4 cucchiaini di pepe rosa schiacciato;
– 1 cucchiaino di peperoncino in polvere;
– 2 pomodori secchi tritati finemente;
– 2 cucchiaini di panna fresca.
Sciogliere il burro in una casseruola e aggiungere pepe, peperoncino e pomodori secchi. Cuocere un paio di minuti a fuoco basso mescolando continuamente e aggiungere infine la panna.
Un uso immediato del pepe rosa è quello di imburrare delle tartine di buon pane a cui aggiungere qualche bacca pestata, per dare un gusto delizioso.

Guido Bissanti

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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