Antennaria dioica
Antennaria dioica
Il Sempiterno di montagna (Antennaria dioica (L.) Gaertn.) è una specie erbacea con base legnosa appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Asterales, Famiglia Asteraceae, Sottofamiglia Asteroideae, Tribù Inuleae e quindi al Genere Antennaria ed alla Specie A. dioica.
È basionimo il termine:
– Gnaphalium dioicum L..
Etimologia –
Il termine Antennaria proviene da antenna antenna: in riferimento al piumetto sericeo dei peli del pappo del fiore maschile, simile alle antenne di alcune falene.
L’epiteto specifico dioica viene dal greco δις dis due volte e οἰκία oikía abitazione: dioico, perchè fiori maschili e femminili sono portati da piante diverse.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Sempiterno di montagna è una pianta presente nelle zone temperato-fredde dell’Eurasia e dell’America del nord.
In Italia è presente nelle zone alpine ed in maniera minore sull’Appennino mentre risulta assente al Sud e nelle isole.
Viene considerata una specie sempreverde delle zone circumboreali ed il suo habitat preferiti è vario, essendo rappresentato da pascoli, luoghi erbosi (ma anche sassosi e asciutti) e con substrato lievemente acido (o siliceo). Inoltre la si rinviene anche nei boschi di conifere (peccete, abetine, pinete e faggete) e di latifoglie ad altitudini molto variabili da 100 fino a 3000 m s.l.m..
Descrizione –
L’ Antennaria dioica è una piccola pianta cespitosa, perenne, che raggiunge un’altezza massima di 20 cm.
La pianta possiede un robusto rizoma legnoso ad andamento obliquo con degli stoloni epigei striscianti (orizzontali) e ben radicati (dimensioni stoloni: 2 – 10 cm) da cui si dipartono diversi fusti eretti e scapi formi.
Il fusto è semplice ed eretto, di 5 – 10 cm e tomentoso che in certi casi può presentare delle minime angolosità ed in genere è foglioso.
Le foglie basali hanno forma obovato – oblanceolata, spesso mucronate, con un breve picciolo e riunite in dense rosette (formate all’estremità degli stoloni) con riflessi bianco – lanuginosi e delle dimensioni di 3–5 mm x 20–40 mm.
Le foglie cauline hanno invece una forma lanceolata, villose e strettamente collegate al fusto in modo sessile dando così una struttura lesiniforme.
I fiori sono tutti tubulosi e attinomorfi presenti in piante dioiche che presentano un certo dimorfismo sessuale: il capolino campanulato dei fiori maschili è largo 5–6 mm e l’involucro bratteale è di colore bianco o giallastro; mentre, corrispondentemente, quello dei fiori femminili è largo 10–12 mm e di colore rosso o roseo.
I fiori sono riuniti in una infiorescenza che è costituita da densi fascetti corimbosi irregolari e unisessuali in numero di 2 – 10 posti in una ombrella terminale.
L’antesi è nel periodo di maggio – agosto e l’impollinazione è anemogama.
Il frutto è un achenio (cipsella) di circa 1 mm. In cima presenta un pappo di 4-6,5 mm, di colore biancastro o rosato (a seconda del sesso del fiore), piumato per consentire la dispersione anemofila.
Coltivazione –
Il Sempiterno di montagna, pur se è una specie spontanea, è una pianta di facile coltivazione, che predilige i terreni fertili ma molto ben drenati, anche abbastanza asciutti. Sono piante ideali da giardino roccioso o tra la ghiaia e i ciottoli ma si possono coltivare bene anche in vaso.
Si consiglia comunque un’esposizione in pieno sole per molte ore del giorno. Se coltivate in luoghi poco luminosi o ombreggiati stentano a crescere e anche le fioriture saranno scarse o assenti.
Le piante di Antennaria coltivate a dimora anche se generalmente si accontentano delle acque piovane richiedono annaffiature moderate nei periodi di prolungata siccità e in estate se il terreno è troppo asciutto. Le piante allevate in vaso richiedono regolari annaffiature soprattutto se sono giovani.
Se queste piante vengono coltivate come ornamentali, per poter produrre fiori a profusione, vanno concimate in primavera con un fertilizzante organico o un concime granulare a lento rilascio specifico per piante verdi e da fiore.
Le Antennarie sono facili da coltivare anche in vaso purché adatto allo sviluppo della parte ipogea (radice) e della parte epigea (chioma), usando un contenitore, largo e profondo, che va riempito con un miscuglio di terriccio universale, torba e sabbia e posto in un luogo soleggiato per molte ore del giorno.
La moltiplicazione avviene per seme, e molto facilmente per divisione dei cespi.
Usi e Tradizioni –
L’Antennaria dioica, oltre che col nome di Sempiterno di montagna è conosciuta con quello di Bambagia selvatica, Piede di gatto o semplicemente Antennaria.
Le piante di Antennaria sono state introdotte in Italia nella seconda metà del secolo XVIII soprattutto come piante ornamentali adatte a tappezzare i giardini rocciosi.
I fiori riuniti in mazzetti possono essere essiccati e utilizzati per composizioni fiorali secche oppure per scopi fitoterapici.
I fiori di questa pianta sono ricchi di proprietà benefiche; infatti l’Antennaria dioica ha buone proprietà medicamentose contro i disturbi del fegato e della cistifellea; può essere valida anche per le epatiti e la diarrea. Nella medicina popolare viene usata anche come gargarismo nelle tonsilliti per le sue proprietà anti-infiammatorie ed emollienti.
Modalità di Preparazione –
Questa pianta è da tempo conosciuta per le sue proprietà medicamentose e per le sue applicazioni, di solito, si usano solamente i fiori femminili.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
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