Apigenina
Apigenina
L’apigenina, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 5,7-Diidrossi-2-(4-idrossifenil)-4H-1-benzopiran-4-one è un flavone con formula bruta o molecolare: C15H10O5.
L’apigenina è presente nelle foglie di sedano e prezzemolo, nelle foglie di camomilla e di molte altre piante ed è, inoltre, l’aglicone di numerosi glicosidi naturali, come la roifolina e l’isovitexina.
L’apigenina si presenta come un solido cristallino giallo e in passato è stata usata per colorare la lana.
Nelle foglie di camomilla, costituisce il maggior principio attivo responsabile delle sue proprietà spasmolitiche.
L’apigenina è un potente inibitore dell’isoforma CYP2C9 del citocromo P450, un enzima responsabile del metabolismo di molti farmaci. Nell’ultimo decennio, inoltre, è stato scoperto come l’apigenina possa condizionare l’attività di altri enzimi.
Questa molecola, secondo alcuni studi, sarebbe in grado di svolgere un’azione antitumorale.
Lo rivela, tra gli altri, uno studio finanziato dal National Cancer Institute e dalla National Natural Science Foundation of China.
La ricerca ha dimostrato che l’apigenina è molto efficace nella lotta a vari tipi di cancro, tra cui quello alle ovaie, al pancreas, alla mammella e ai polmoni.
Un estratto del composto è stato somministrato a dei ratti che avevano in precedenza sviluppato tumori resistenti alla chemioterapia e alla fine dello studio i ricercatori hanno constatato chel’apigenina era risultata efficace nel sopprimere vari tipi di metastasi.
L’apigenina, insieme al caempferolo è un naturale inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (Angiotensin Converting Enzime o ACE), bersaglio dei cosiddetti farmaci ACE-inibitori usati nella terapia corrente dell’ipertensione arteriosa; inoltre, al pari del flavonoide crisina è capace di interferire con l’attività enzimatica dell’isoforma 1 dell’adenilato ciclasi.
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