Squalene
Squalene
Lo squalene, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC é. 2,6,10,15,19,23-esametil-2,6,10,14,18,22-tetracosesaene.
Lo squalene, conosciuto anche con i nomi di spinacene o supraene, è un idrocarburo e un triterpene con formula bruta o molecolare: C30H50.
Si tratta di una sostanza organica largamente diffusa in natura. Particolarmente abbondante nel fegato di squalo, da cui prende il nome, è un composto intermedio nella biosintesi degli steroli, sostanze molto importanti nella fisiologia di animali e piante.
Nel mondo vegetale lo squalene è presente in quantitativi abbondanti nell’olio di oliva, in quello di arachidi, nella crusca di riso, nei semi di amaranto e nel germe di grano.
Nell’olio di oliva, a seconda della varietà e del metodo di estrazione, ne ritroviamo da 200 a 12000 mg per kg.
A livello umano lo squalene è uno dei più importanti costituenti del sebo, una sostanza oleosa che mantiene idratato lo strato più superficiale dell’epidermide rallentando l’evaporazione dell’acqua. Il sebo, inoltre, protegge la pelle da sostanze di varia natura come: detergenti, prodotti chimici, microrganismi, radiazioni solari ecc..
Alcune ricerche attribuiscono allo squalene anche un’azione protettiva contro il cancro della pelle, grazie alla sua capacità di combattere i radicali liberi ed assorbire le radiazioni solari dannose.
Gli esseri umani sono in grado comunque di produrre lo squalene.
Questo viene prodotto a partire dall’aceti-CoA derivato dal metabolismo dei vari nutrienti (carboidrati, proteine ed in particolare grassi) e viene rapidamente convertito in colesterolo. A livello delle ghiandole sebacee, invece, vi è carenza degli enzimi necessari ad operare tale conversione ed è per questo motivo che lo squalene è particolarmente abbondante nel sebo.
Grazie alla sua natura chimica lo squalene è meno denso dell’acqua, motivo per il quale contribuisce a sostenere la notevole massa degli squali, contribuendo all’ottima spinta idrostatica di questa specie animale.
Lo squalene è il precursore biochimico degli steroidi e dei triterpeni e viene generalmente utilizzato come adiuvante nei vaccini.
Sulla base dei dati disponibili ed inerenti alla somministrazione di 22 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale contenente squalene e dagli studi relativi alla somministrazione in neonati e bambini, l’utilizzo dello squalene come adiuvante viene ritenuto sicuro per la salute.
Lo squalene trova impiego comunque in diversi ambiti, da quello medico-farmaceutico, fino ad arrivare al campo della cosmesi.
Per quanto riguarda le controindicazioni, normalmente, lo squalene impiegato nei cosmetici (quindi utilizzato per via topica) è ben tollerato e non provoca effetti collaterali. Tuttavia, in alcuni casi, esso ha dimostrato di possedere attività comedogena, pertanto, il suo impiego in persone con pelle impura, mista o grassa dovrebbe essere effettuato con cautela, meglio se sotto controllo medico.
Inoltre, come avviene per qualsiasi altra sostanza, anche lo squalene può scatenare reazioni allergiche in individui sensibili.
Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.