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Mycelis muralis

Mycelis muralis

La lattuga dei boschi (Mycelis muralis (L.) Dumort.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Asterales, Famiglia Asteraceae, Sottofamiglia Cichorioideae, Tribù Cichorieae e quindi al Genere Mycelis ed alla Specie M. muralis.
Sono sinonimi i termini:
– Prenanthes muralis L. 1753;
– Lactuca muralis Fresen;
– Cicerbita muralis (L.) Wallr.;
– Phaenopus muralis (L.) Coss. & Germ.;

Etimologia –
Il termine Mycelis è un nome antico di oscura ed incerta derivazione.
L’epiteto specifico muralis proviene da murus muro: che vive sui muri, in riferimento al suo habitat.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Lactuca muralis è una pianta originaria dell’Europa ma che si è diffusa anche in altre zone del mondo come quelle del Pacifico nord-occidentale e della Nuova Inghilterra dove ha invaso i bordi stradali ombreggiati, sentieri e aree disboscate; inoltre questa specie si è naturalizzata in alcune parti dell’Irlanda del Nord già nel 1913.
È una specie presente in tutte le regioni d’Italia.
Il suo habitat è quello dei boschi, in particolare di faggio, ricchi di humus, dei luoghi freschi ed ombrosi, anche in terreni calcarei e pareti, dove cresce nel periodo di luglio-agosto tra i 200 ed 1800 m. sl.m..

Descrizione –
La lattuga dei boschi è una pianta erbacea perenne, glabra, lattiginosa, alta da 30 a 100 cm.
Il fusto è eretto, liscio e ramificato in alto, sul quale sono poste le foglie che sono portate da un peduncolo alato che abbraccia il fusto con due lobi arrotondati.
Le foglie sono di colore verde, con a volte sfumature rossastre, pennatifide a lobi larghi, angolosi con quello terminale più largo dei laterali; le foglie superiori sono a forma di lira.
I fiori sono ermafroditi, che formano dei capolini di 7-10 mm, raccolti in un’infiorescenza ramificata, lassa , con involucro a 5 brattee uguali, e soltanto 5 fiori ligulati di colore giallo pallido.
L’impollinazione è entomofila, operata da api e mosche ed il periodo di fioritura tra Giugno e Dicembre.
Il frutto è un achenio (cipsela) con corpo bruno-scuro, di 2,5-3 mm, con contorno ellittico o obovato e circa 13 coste, 4 più marcate delle altre, leggermente scabre; becco breve di circa 0,5-1 mm e pappo di peli candidi di 4-5 mm gli esterni e 0,1-0 ,2 mm gli interni.

Coltivazione –
La lattuga dei boschi è una pianta spontanea che cresce bene in luoghi ombrosi ed umidi. Può comunque essere riprodotta da seme avendo cura di scegliere terreni poco soleggiati, esposti possibilmente a nord, ed umidi.

Usi e Tradizioni –
Della Mycelis muralis non si conoscono proprietà ed usi farmaceutici mentre viene utilizzata in varie parti per uso alimentare.
Per questo uso vengono raccolte le tenere foglie di questa pianta, per consumarle fresche in insalate miste o cotte in minestre.
Il periodo della raccolta consigliato è quello che va da gennaio a giugno dove le parti usate sono le foglie giovani e tenere, utilizzate appunto crude nelle insalate o bollite nelle minestre.

Modalità di Preparazione –
In cucina si usano le giovani foglie di questa pianta per preparare delle insalate ma anche per altre preparazioni o come contorno.
Dato il suo buon sapore si possono preparare varie ricette anche con erbe amare.
Una ricetta utilizzata è quella con foglie tenere di lattuga dei boschi, crespigno, valerianella, rucola selvatica, qualche foglia di podagraria (Aegopodium podagraria) e di lattuga selvatica (Lactuca serriola), olio, aceto e sale.
La preparazione è la seguente: lavare e spezzettare le erbe, aggiungendo olio, aceto e sale secondo il proprio gusto. Il misto d’erbe costituisce un’ottima base “selvatica” per arricchire l’insalata di altri ingredienti.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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