Achillea ligustica
Achillea ligustica
La Camomilla selvatica o Achillea della Liguria (Achillea ligustica All.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Asterales, Famiglia Asteraceae, Sottofamiglia Asteroideae, Tribù Anthemideae, Sottotribù Achilleinae e quindi al Genere Achillea ed alla Specie A. ligustica.
Etimologia –
Il termine del genere Achillea è stato dedicato ad Achille (in greco Aχιλλειοϛ Achilleios), mitico eroe greco che avrebbe usato qualche specie di questo genere per curare le ferite riportate in battaglia dai suoi soldati; un rimedio molto antico tanto che questa è una delle erbe medicinali rinvenute in una necropoli irachena dell’uomo di Neanderthal risalente a 60.000 anni fa. Il nome Achillea era già presente nel De simplicium medicamentorum facultatibus del medico greco Galeno (129-200 d.C.)
L’epiteto specifico ligustica proviene dal latino ligustĭcum, cioè ligure.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Camomilla selvatica è una pianta aromatica delle regioni occidentali del Mediterraneo dove cresce come specie spontanea ed abbastanza rara dove cresce nei pascoli aridi e nelle zone pietrose fino a 900 m s.l.m. e nella macchia mediterranea.
Descrizione –
L’ Achillea ligustica è una pianta aromatica, con intenso odore che ricorda la camomilla. Si tratta di una specie perenne di dimensioni tra 30 e 90 cm.
Il fusto è tenace e si presenta eretto, leggermente legnoso alla base, scanalato, foglioso, sparsamente pubescente, e di colore verde.
Le foglie sono pennatosette, con 5-7 foglioline per lato, larghe 2-3 mm, con le basali più lunghe e le cauline ridotte.
I fiori sono piccoli, numerosi, con gli esterni ligulati di colore bianco, interni a tubo svasato in alto colore bianco-gialliccio; sono riuniti in capolini terminali.
L’antesi è tra Giugno ed Agosto.
Il frutto è un achenio lungo pochi mm.
Coltivazione –
La Camomilla selvatica, seppure sia una specie robusta e facile da coltivare è invece più rara allo stato spontaneo.
Cresce anche su suoli poveri ed aridi e la sua tecnica di coltivazione è del tutto simile alla più comune camomilla a cui si rimanda nella scheda specifica.
Usi e Tradizioni –
La Camomilla selvatica o Achillea ligustica o, ancora, millefoglio ligure è una specie polimorfa le cui caratteristiche fisiche variano a seconda della varietà.
Questo genere di piante è stato utilizzato dai primordi della civiltà, tant’è che reperti di questa pianta sono stati rinvenuti in una necropoli irachena dell’uomo di Neanderthal risalente a 60.000 anni fa.
Questa pianta viene raccolta localmente da alcuni appassionati per preparare infusi, usandola alla stregua della vera camomilla.
Le parti usate sono i fiori, da usare in infusi e decotti come surrogato della vera camomilla; le foglie fresche come aroma nelle insalatine di erbe selvatiche e nelle minestre.
Il periodo di raccolta consigliato è: le foglie, tra Aprile e Maggio; i fiori da Giugno ad Agosto.
Modalità di Preparazione –
La Camomilla selvatica viene impiegata in cucina allo stesso modo della normale camomilla o raccogliendo le foglie tenere come aromatizzanti di insalate o minestre.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.