Abroma augustum
Abroma augustum
L’Abroma augusta o Cotone del diavolo (Abroma augustum (L.) L.f.) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Malvaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Dilleniidae, Ordine Malvales, Famiglia Malvaceae e quindi al Genere Abroma ed alla Specie A. augustum.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Abroma alata Blanco;
– Abroma angulata Lam.;
– Abroma angulosa Poir.;
– Abroma communis Blanco;
– Abroma denticulata Miq.;
– Abroma elongata Lam.;
– Abroma fastuosum Jacq.;
– Abroma javanica Miq.;
– Abroma mariae Mart.;
– Abroma mollis DC.;
– Abroma obliqua C.Presl;
– Abroma sinuosa G.Nicholson;
– Abroma wheleri Retz.;
– Ambroma augustum (L.) L. f.;
– Herrania mariae (Mart.) Decne. ex Goudot;
– Theobroma augustum L.;
– Theobroma mariae (Mart.) K. Schum..
Etimologia –
Il termine Abroma proviene dal prefisso privativo greco ἀ- e da βρῶμα bróma alimento, nutrimento: privo di valore alimentare trattandosi di piante leggermente tossiche.
L’epiteto specifico augustum viene da augusto, nobile, maestoso, elevato: per le grandi dimensioni e il nobile portamento.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Abroma augusta è una specie di un’area compresa tra il Bhutan, Cina meridionale, India settentrionale, Indonesia, Isole Salomone, Nepal, Malaysia, Micronesia, Myanmar, Sumatra e Thailandia.
Il suo habitat è quello delle foreste, spesso ai bordi di radure e corsi d’acqua, dove cresce dal livello del mare fino a circa 1200 m di altitudine, in climi caratterizzati da elevata piovosità distribuita nell’arco dell’anno.
Descrizione –
L’ Abroma augustum è una pianta a portamento arbustivo o di piccolo albero sempreverde che può raggiungere 6-10 m, ma che nelle coltivazioni viene mantenuta più bassa.
Ha fusti cilindrici che negli esemplari in natura possono raggiungere un diametro di 15-30 cm.
La corteccia è di colore grigiastro ed i rami sono ricoperti da una corta peluria pungente e urticante che può causare dermatiti nelle persone sensibili.
Le foglie sono alterne, semplici, e raggruppate nella parte terminale dei rami; hanno forma molto variabile (eterofillia) presentandosi tri-penta lobate, su un picciolo lungo fino a 40 cm, con dimensioni di 20 per 40 cm, solitamente sui rami verticali (ortotropi), a intere, su un picciolo lungo 1,5 cm, lanceolate, di 10-20 cm per 8-12 cm, solitamente sui rami orizzontali (plagiotropi); come corteccia e rami anche le foglie sono coperte da una peluria irritante.
Le infiorescenze, che sono presenti soprattutto sui rami orizzontali, sono portate da un corto peduncolo, sono cime scorpioidi terminali o opposte alle foglie, portanti 1-5 fiori ermafroditi pendenti, che durano un solo giorno, di 4-5 cm di diametro, con calice persistente pentapartito con lobi lanceolati, lunghi 1,5-2 cm, verdastri, e 5 petali ovati leggermente concavi, lunghi 2-3,5 cm e larghi circa 1 cm, di colore rosso o porpora scuro.
A causa della forma degli organi di riproduzione e la posizione pendente del fiore l’autoimpollinazione è impedita e la fecondazione è legata esclusivamente alla presenza di insetti impollinatori, in particolar modo che provvedono alla dispersione e deposizione del polline, in primo luogo dell Japanagromyza tristella Thomson, 1869.
Il frutto si forma in posizione eretta ed è una capsula deiscente ovoide a sezione pentagonale, troncata e alata all’apice, di circa 5 cm di lunghezza e 4 cm di diametro, con 5 loculi contenenti numerosi semi ovoidi, di 4 mm di lunghezza e 2 mm di diametro, nerastri.
Coltivazione –
Abroma augustum è una pianta che, fuori dai climi di origine, soprattutto se freddi può essere coltivata in serra. In serra, le piante fioriscono dalla tarda primavera all’inizio dell’estate. In natura questa pianta viene propagata dai semi che germinano in 21-30 giorni a 24 ° C.
I semi comunque hanno una bassa durata di germinabilità; si consiglia di tenerli preventivamente in acqua tiepida per due giorni, dopo di che vanno interrati in un terriccio organico, con aggiunta di sabbia silicea o agriperlite per migliorare il drenaggio, mantendolo umido alla temperatura di 24-28 °C.
I tempi di germinazione sono brevi: circa 10-30 giorni, e la prima fioritura, nelle migliori condizioni di coltivazione, ha luogo dopo circa 4 mesi; si può riprodurre agevolmente anche per talea o polloni radicali.
L’ Abroma augustum è una pianta a rapido accrescimento ma che ha bisogno di climi tropicali e subtropicali umidi, piovosi, non sopportando lunghi periodi di siccità, una esposizione da pieno sole a parzialmente ombreggiata e suoli ben drenati, ricchi di sostanza organica, da acidi a neutri; in aree con periodi di siccità necessita di innaffiature regolari, ma lasciando leggermente asciugare prima di ridare acqua.
La concimazione deve essere periodica, di tipo organico ed assicurandosi della presenza dei microelementi.
Questa pianta, nei climi più freddi, può essere coltivata anche in vaso, per essere riparata dalle temperature basse, a condizioni che venga posta in posizione molto luminosa con temperature diurne non inferiori a 20 °C e minime notturne superiori a 15 °C, anche se può sopportare valori inferiori di qualche grado purché sporadici e di breve durata.
Usi e Tradizioni –
L’ Abroma augusta che è stata descritta per la prima volta, come Theobroma augusta da Carl Linnaeus nel 1767.
Questa pianta ha un posto di rilievo nella medicina tradizionale, in particolare quella indiana, da tempi remoti; in queste aree radici, fusti e foglie della pianta sono utilizzati per diverse patologie, tra cui diabete mellito, dismenorrea, bronchiti e malattie della pelle, e come afrodisiaco; i semi contengono il 20% di olio costituito da acido linoleico (70%), palmitico (15%), oleico (10%) e stearico 5%.
Dalla corteccia si ricava una fibra molto resistente e durevole simile alla juta, utilizzata per una moltitudine di articoli, che meriterebbe una maggiore diffusione.
A volte viene coltivata nei giardini anche come ornamentale per i suoi caratteristici fiori, nonostante la peluria irritante che copre tutte le parti della pianta.
Modalità di Preparazione –
Gli usi della Abroma augusta, per scopi medicinali, sono stati adottati soprattutto dalla medicina indiana tradizionale. La pianta non ha impieghi di tipo alimentare ma è molto interessante perché se ne ricava una fibra simile alla juta.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.