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Pyracantha coccinea

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Pyracantha coccinea

L’agazzino (Pyracantha coccinea M. Roem.) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Rosacee.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Rosidae, Ordine Rosales, Famiglia Rosaceae e quindi al Genere Pyracantha ed alla Specie P. coccinea.

Etimologia –
Il termine Pyracantha proviene dal greco πῦρ, πῠρός pyr, pyrós fuoco e da ἄκανθα ácantha spina: con spine rosse o brucianti come il fuoco. L’epiteto specifico coccinea viene da cóccinus scarlatto: di colore scarlatto.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’agazzino è una specie originaria dell’ Europa sud orientale e dell’ Asia minore e utilizzata e diffusa a scopo ornamentale e per formare siepi impenetrabili grazie alla presenza di lunghe spine. In Italia si trova anche allo stato spontaneo.

Descrizione –
La Pyracantha coccinea è una specie arbustiva che nei climi diviene caducifoglia, dotata di rami spinosi.
Le foglie sono semplici, piccole, di dimensioni tra 2 e 6 cm, allungate, con punta tondeggiante, di colore verde smeraldo, con margine intero o debolmente dentato.
I fiori sono ermafroditi, a stella, bianchi o rosati, dotati di cinque petali, riuniti in corimbi.
L’antesi è nel periodo tra maggio e giugno.
I frutti sono delle piccole bacche di 0,5 cm di diametro di colore variabile, a seconda delle varietà, rosse, gialle o arancioni.

Coltivazione –
L’ agazzino è una pianta molto versatile nella coltivazione e per la costituzione di siepi, molto utilizzata nei giardini italiani. Non ha particolari esigenze climatiche, non teme né il gelo, può resistere fino a meno 15 °C, né il caldo estivo.
La presenza dei rami spinosi la rendono adatta a barriere antintrusione; la fioritura candida in maggio (non proprio profumata) illumina il fogliame e le bacche, in autunno, di colore rosso, arancio o giallo, ridanno colore ai giardini e costituiscono un ottimo cibo per gli uccelli.
Per la coltivazione si consiglia di scegliere zone in pieno sole, per ottenere fioriture abbondanti anche se cresce bene anche in ombra.
Questa pianta ha un’ampia tolleranza termica, dalle rive del mare fino all’alta montagna. Resiste su qualunque tipo di terreno, anche secco, sassoso o pesante, purché vi sia un buon drenaggio. Trascorso il primo anno di vita, non è più necessario innaffiarlo.
In ogni caso si consigli, all’impianto, una dose di concime organico.
Per la tecnica di potatura ricordarsi che se viene potato in aprile, l’agazzino non fiorirà e, di conseguenza, non produrrà le bacche. Per ottenerle, bisogna rimandare l’intervento di taglio subito dopo la fioritura, a fine maggio, cercando di preservare i rametti che hanno fiorito.
Le piante lasciate allo stato naturale non richiedono interventi di potatura; se invece le si utilizza per formare siepi, dopo averle piantate a 50-70 cm una dall’altra, per mantenere la forma e la dimensione, è necessario sfrondarle regolarmente 2 o 3 volte l’anno.
In genere si coltiva in forma arbustiva e raggiunge i 2-4 m.

Usi e Tradizioni –
La Pyracantha coccinea è una pianta ornamentale molto usata per le siepi; sopporta bene le potature, è una pianta resistente e rustica. Inoltre con le piccole spine può essere usata come pianta difensiva e impenetrabile sui confini degli appezzamenti.
Per il fogliame denso e spinoso è molto usata infatti per formare siepi impenetrabili, a scopo difensivo ed ornamentale allo stesso tempo, per il suo gradevole aspetto. Inoltre, data la sua capacità di resistere all’inquinamento atmosferico, è particolarmente adatta ad essere utilizzata nei parchi cittadini. Ne sono state prodotte numerose varietà di diversi colori e dimensioni.
Questa pianta viene molto visitata dalle api che ne bottinano nettare e polline.

Modalità di Preparazione –
Dell’agazzino si possono utilizzare le bacche, che sembrano delle piccole mele, di colore rosso acceso o nero bluastro e che, anche se sono commestibili, in quanto amari ed astringenti, è preferibile consumarli previa cottura; per questo motivo sono infatti spesso utilizzati per preparare marmellate.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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