Zeuzera pyrina
Zeuzera pyrina
Il Rodilegno giallo, o Falena leopardo (Zeuzera pyrina (Linnaeus, 1761)) è un lepidottero della famiglia dei Cossidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Protostomia, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine Oligoneoptera, Sezione Panorpoidea, Ordine Lepidoptera, Sottordine Glossata, Infraordine Heteroneura, Divisione Ditrysia, Superfamiglia Cossoidea, Famiglia Cossidae, Sottofamiglia Zeuzerinae e quindi al Genere Zeuzera ed alla Specie Z. pyrina.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Rodilegno giallo è un insetto con una ampia diffusione paleartica: è presente in Europa, nel Nordafrica e nell’Asia settentrionale ed è stata introdotta, accidentalmente in Nord America e Sudafrica.
La larva di questo insetto è xilofaga e si nutre di numerose specie vegetali, tra cui alcuni alberi da frutto quali: susino, albicocco, mandorlo, pesco, ciliegio, melo, pero ed olivo.
Morfologia –
La Zeuzera pyrina si riconosce per avere, da adulto, un’apertura alare che oscilla intorno ai 70 mm ed anche più.
Le ali sono di colore biancastro con maculature nere con riflessi bluastri; il torace, anch’esso di colore bianco, è ricoperto da una peluria vellutata e sul quale si notano sei macchie nere disposte su due file.
L’addome è scuro e allungato.
Questo insetto presenta un certo dimorfismo sessuale che, oltre che per le dimensioni si distingue per la forma delle antenne che sono più sottili nella femmina. Le antenne del maschio sono più grosse ad eccezione degli articoli terminali.
Le uova si riconoscono perché vengono deposte in gruppi di alcune centinaia e misurano 1 x 1,3 mm circa, e si presentano dapprima di colore giallo chiaro per poi virare verso il rosa con il progredire dello sviluppo embrionale.
Le larve appena nate hanno una colorazione rosa; dopo di ché l’addome ed il torace divengono di colore giallo-crema, con numerosi puntini di colore nero sul dorso, mentre la testa diviene di colore nero lucente; giunte a maturità misurano 50 – 60 mm di lunghezza.
Le crisalidi misurano circa 40 mm di lunghezza ed hanno colorazione bruno-giallastra.
Attitudine e Ciclo biologico –
La Zeuzera pyrina inizia il suo ciclo biologico dopo aver svernato come larva sia nel primo che nell’eventuale secondo inverno, all’interno delle gallerie scavate. L’intervallo di sfarfallamento è ampio.
Gli adulti infatti volano nel periodo che va da fine maggio fino a quello di settembre, con il massimo delle presenze tra giugno e luglio.
La ovideposizione viene effettuata dalle femmine o in vecchie gallerie o in anfratti della scorza o, ancora dentro lesioni di diversa natura. Ogni femmina può deporre in media 5-700 uova, ma è stato accertato che, in casi eccezionali, una femmina può arrivare a deporre anche oltre 2000 uova.
Una volta nate le larve penetrano nei germogli che appassiscono in maniera caratteristica o nei giovani rametti, dove scavano delle gallerie nella zona midollare. L’attacco consiste in un piccolo foro del diametro di 2 o 3 mm attraverso cui la larva entra nel tronco. In seguito, rode il legno sottostante la corteccia creando una camera di circa 30 mm di diametro e 5 mm di profondità.
Una volta creata questa camera la larva scava una galleria ascendente nel tronco del diametro di 5–7 mm. Nel fondo della galleria la larva si trasforma in pupa. Dopo il periodo di incubazione, che può durare da 2 settimane a più di un mese a seconda dei climi, la pupa si muove fino all’ingresso della galleria, rompe la corteccia ormai seccata, lascia il guscio incastrato e vola via.
In questo periodo le larve fuoriescono da queste gallerie parecchie volte, attaccando organi legnosi di maggior diametro.
È possibile monitorare l’attività delle larve tramite i fori di uscita, ben evidenti, e le rosure che fuoriescono da questi che si raccolgono ai piedi della pianta o ai margini dei fori.
Questa prima generazione di larve sverna e nell’estate successiva possono:
– sfarfallare, sviluppando una generazione all’anno;
– rimanere allo stadio larvale anche il 2° anno; in questo caso passano il secondo inverno come larve e sfarfallano nella estate del 3° anno, compiendo una generazione in due anni.
Per questo motivo il ciclo della Zeuzera pyrina viene a differenziarsi secondo le caratteristiche climatiche delle regioni dove vive. Nell’Europa continentale il ciclo è biennale, con svernamento allo stadio di larva protetta all’interno delle gallerie. Nelle regioni mediterranee si sovrappongono due cicli, uno annuale e uno biennale. In ragione di questa complessità, gli sfarfallamenti si protraggono per un periodo piuttosto lungo. L’inizio dei voli si ha nel mese di maggio, da parte della generazione svernante, mentre gli adulti delle generazioni annuali sfarfallano in tarda estate fino a settembre-ottobre.
La Zeuzera pyrina è un rodilegno che, a differenza del Cossus cossus, si distingue per il tipo di danno e per gli organi colpiti; infatti essa colpisce i cimali, scavando gallerie nel centro dei germogli.
II danno, come descritto, è dovuto alla attività trofica delle larve che scavano gallerie sui cimali; esse attaccano i germogli e i rami, specialmente quelli più giovani, per poi passare, negli stadi larvali più avanzati, anche sui rami più vecchi di diametro maggiore, sulle grosse branche e sul fusto.
Il danno si manifesta col disseccamento dei germogli colpiti, perdita di resistenza meccanica degli organi legnosi colpiti (rametti, piccole branche e giovani fusti) che possono spezzarsi per azione degli agenti meteorici o dei carichi della vegetazione.
Inoltre si può manifestare un deperimento generale degli organi e delle piante colpite, specialmente se si tratta di giovani piante; infine si ricorda che dalle ferite provocate nelle piante si inseriscono i funghi agenti di carie e di cancri.
Ruolo Ecologico –
Il Rodilegno giallo è una specie fitofaga e polifaga che vive alle spese di varie piante quali: Pomacee, Drupacee, Olivo, Fruttiferi in genere, Latifoglie forestali ed ornamentali.
Le larve che, come detto, svernano all’interno di gallerie scavate nella zona midollare del tronco e dei rami, prediligendo alberi di Acer, Fagus, Alnus, Ulmus, Tilia, Salix, Corylus, Fraxinus, Crataegus, Platanus, Quercus.
Il danno è particolarmente rilevante nel settore frutticolo dei generi Malus e Prunus e, nell’Italia meridionale, sull’olivo.
Il contenimento della Zeuzera pyrina, soprattutto negli ultimi anni, ha subito notevoli modifiche anche in funzione delle rinnovate conoscenze sui principi dell’agroecologia e delle biocenosi parassitarie.
Si è così passati dalla lotta chimica, che viene effettuata in primavera, alla comparsa dei primi danneggiamenti sui germogli e fino a che le larve rimangono sui rametti erbacei, con trattamenti con insetticidi endoterapici come Azinfos-metile, Fosfamidone, attivi anche i chitino-inibitori Teflubenzuron e Triflumuron applicati circa dopo 3 settimane dall’inizio dei voli, alla lotta guidata e biologica.
La lotta guidata contro questo insetto si effettua partendo dal monitoraggio con trappole sessuali, allo scopo di conoscere la reale consistenza dei voli ed il periodo dei picchi di sfarfallamento, per effettuare trattamenti ovicidi o contro le giovani larve: il trattamento viene in genere effettuato dopo circa 3 settimane dall’inizio dei voli e ripetuto eventualmente dopo 15-20 giorni.
Per i dettagli della lotta biologica contro la Zeuzera pyrina si rimanda alla seguente pagina.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.