Come coltivare la Pereskia
Come coltivare la Pereskia
La Pereskia è un importante genere delle cactacee (Pereskia Mill., 1754) che comprende circa 25 specie tropicali, originarie di un’area dell’America centro meridionale che va dal Messico al Brasile. Il nome del genere è dedicato al naturalista francese Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (1580 – 1637). Le specie appartenenti a questo genere sono solitamente identificate anche come viti di limone, cacuts rosa o cactus foglia (quest’ultima definizione può riferirsi anche all’Epiphyllum).
Si tratta di piante perenni e arborescenti, con fusti legnosi e sottili che si riempiono di spine col passare del tempo; sono piante di piccola taglia oppure possono assumere l’aspetto di un rampicante usando appunto le spine come aggancio.
Sono, inoltre, piante a foglie caduche, scure, ovali e lanceolate, alternate, piatte e coriacee, che cadono durante l’inverno; le areole sono composte da circa una trentina di spine che possono arrivare a misurare anche 8 cm e i fiori, peduncolati e profumati, hanno petali espansi di diversi colori spesso riuniti in gruppo, che in autunno lasciano il posto a bacche di piccole dimensioni di colore giallastro che possono essere commestibili.
Tra le principali specie ricordiamo:
– Pereskia aculeata: arbusto originario dell’America Centrale, rampicante a crescita rapida che presenta fusti giovani, sui quali compaiono foglie ovali, dalla lamina lucida e verde brillante, che portano sulla pagina inferiore spine ricurve alle quali si attaccano i giovani germogli e fusti vecchi che portano foglie, all’ascella delle quali si trovano areole che producono spine erette. Questa pianta, nel mese di ottobre, produce pannocchie di fiori gialli, rosa o bianchi, con stami giallo-arancio, intensamente profumati. Alla fioritura fa seguito la produzione di frutti commestibili (piccole bacche gialle di forma tondeggianti), che, nelle Antille, vengono consumati, insieme alle foglie, prima della completa maturazione. È una specie utilizzata come portainnesto per diverse specie di Epiphyllum. Può raggiungere i 9 m. di altezza. Tra le varietà in commercio troviamo la “Godseffiana” che presenta foglie grandi, variegate di giallo e rosso che cadono dopo l’estate.
– Pereskia grandiflora o Rhodocactus grandifolius: si tratta di una specie arbustiva che presenta fusti, cosparsi di spine nere, che portano foglie non persistenti, ovali, lunghe 13-15 cm., di colore verde chiaro. In aprile-maggio produce fiori rosa.
In questa scheda vedremo come coltivare la Pereskia tenendo conto della sua fisiologia e delle condizioni pedoclimatiche opportune.
Per la coltivazione delle Pereskia bisogna partire da un ottimo substrato drenante composto da terra molto ben concimata e da una buona parte di sabbia a tessitura grossolana.
Un substrato adatto e molto fertile che si può predisporre per la Pereskia può essere realizzato a base di terriccio da giardino, terra di foglie e sabbia, con aggiunta di farina di ossa e carbone vegetale.
Inoltre questa pianta ha bisogno di molta luminosità facendo attenzione che gradisce il sole solo nel periodo primaverile e autunnale ma non il sole diretto della stagione più calda. La Pereskia è una pianta che sopporta fino a una temperatura di 0 °C, anche se è consigliabile che la temperatura minima invernale non scenda mai sotto i 10 °C, per cui può essere coltivata all’aperto solo nei climi miti.
Per quanto riguarda gli apporti irrigui si ricorda che le annaffiature dovranno essere regolari durante la stagione che va da marzo a ottobre, per essere sospese durante l’inverno.
Per le piante coltivate in vaso si consiglia di sostituire il vaso a primavera solo se le radici hanno riempito completamente il pane di terra. Per la concimazione si raccomanda invece di intervenire nel periodo tra la primavera e l’estate somministrando concime liquido per cactus ogni 4-6 settimane.
Per la riproduzione si deve procedere alla tecnica di propagazione per talea, operando nel periodo estivo o per seme durante la primavera. La talea si metterà a radicare in sabbia pura, mentre il seme verrà messo a dimora in sabbia mantenuta umida e ombreggiata a una temperatura di circa 24 °C.
Infine la potatura; nel periodo di marzo, insieme all’eventuale rinvaso, si può procedere alla potatura delle piante adulte, avendo cura di non recidere i rami formati nell’anno precedente, sui quali sbocceranno i fiori.