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Trifolium resupinatum

Trifolium resupinatum

Il Trifoglio resupinato o resupinato, conosciuto anche come Trifoglio persiano (Trifolium resupinatum L.) è una specie erbacea della famiglia delle Fabaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Fabales, Famiglia Fabaceae, Sottofamiglia Faboideae, Tribù Trifolieae e quindi al Genere Trifolium ed alla Specie T. resupinatum.

Etimologia –
Il nome del genere Trifolium deriva dal latino Trifolium, nome dato alle piante con foglie trifogliate o con 3 segmenti. L’epiteto specifico resupinatum deriva dal latino resupinus, composto da re e super=risupino, in riferimento alle corolle contorte.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Trifoglio resupinato è una pianta Eurasiatica in senso lato, che ricompare anche nel Nordafrica. È spontanea nel bacino del Mediterraneo, ma coltivato da secoli in Persia o nell’India settentrionale, sta diffondendosi come coltura da erbaio in Medio Oriente, Egitto, Portogallo e, recentemente, anche in Italia.
Il suo habitat è quello degli incolti erbosi e prati umidi, bordi delle strade, lungo i corsi d’acqua da 0 a 1000 m.

Descrizione –
È una pianta erbacea annuale, molto variabile, che si presenta generalmente glabra con fusti da prostrati a eretti, fistulosi, altezza 10-40 cm.
Le foglie sono brevemente picciolate, con le superiori subsessili, tutte trifogliate obovato-cuneiformi, denticolate, di circa 2 cm, munite di stipole rigonfie-scariose terminanti con una punta lineare.
L’infiorescenza è a capolino ascellare, di 6,5-14 mm di diametro, a forma emisferica, globosa durante la fruttificazione, sorretti da peduncoli lunghi ad asse glabra.
Le corolle papilionacee, con vessillo libero, riunite in piccoli mazzetti raggianti, sono pedicellate e provviste di piccole bratteole squamiformi cigliate con colorazione roseo-carnicino, contorte o resupinate dopo la fecondazione, (girate col vessillo contro il labbro inferiore del calice) lunghe 4 (2-8) mm, quasi il triplo del calice.
Il calice è zigomorfo, bilabiato con tubo corollino di 1,2-1,9 mm durante l’antesi. In seguito con la fruttificazione si presenta a forma di un elmo oblungo-conico vescicoso, pubescente, terminante con 2 denti superiori uguali, setacei, divaricati, che spuntano a guisa di corna.
Il frutto è un diclesio (camara) indeiscente inclusa nel calice, con pericarpo membranoso e 1-2 semi lisci, marrone-olivacei, di 1,1-1,4 mm.
L’antesi è nel periodo tra aprile e luglio.

Coltivazione –
Trifolium resupinatum è una specie erbacea annuale che resiste al freddo più del trifoglio alessandrino, ma meno di questo alla siccità.
È un trifoglio annuale adatto alla produzione di fieno o ad essere pascolato. Può essere utilizzato sia in purezza che in consociazione con graminacee. Predilige suoli argillosi o a medio impasto con pH compreso fra 5,5 e 8; poco adatto a suoli sabbiosi e molto acidi.
Nelle regioni temperate ha ciclo autunno-primaverile, mentre in quelle fredde viene seminato in primavera. Per la semina in coltura pura s’impiegano 15-20 Kg/ha di seme (peso di 1000 semi: 0,75-0,80 grammi).

Usi e Tradizioni –
Il Trifoglio resupinato è una specie da cui si ottiene un foraggio molto appetibile, di ottima qualità, utilizzato per pascoli, fieno ed insilati.
La presenza di tracce di Trifolium resupinatum è stata individuata negli scavi di Ercolano. Da alcuni campioni prelevati da depositi di masse di erbe essicate, ammassati in luoghi chiusi, che a seguito della loro lenta carbonizzazione ed allo spesso strato di cenere che l’eruzione del Vesuvio del 79 d.c. aveva ricoperto e protetto, è stato possibile risalire al riconoscimento di queste masse, grazie, alle attuali tecniche di alcuni laboratori di Torino, altamente qualificati nel settore dei ritrovamenti archeologici.
Per le sue caratteristiche esteriori può essere confuso col T. tomentosum L., che si contradistingue per i fusti generalmente prostrati in cerchio, capolini ad asse peloso, fiori subsessili, calici fruttiferi densamente villosi nascosti nella peluria del tubo corollino con calice subgloboso coi 2 denti superiori brevissimi ed habitat degli incolti aridi.
Tra le varietà di questa specie ricordiamo la: Lightning, Logudoro e Laser.

Modalità di Preparazione –
Il Trifoglio resupinato è una specie da cui si ottiene un foraggio molto appetibile ma non ha impieghi nell’alimentazione umana o per scopi farmaceutici.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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