Inulina
Inulina
L’inulina è un polimero glucidico.
Ha un peso molecolare minore dell’amido, risulta poco solubile in acqua e totalmente accumulato nei vacuoli.
L’inulina è il polimero del β-D-fruttosio, dove i monomeri sono uniti con legami β-2,1-glicosidici.
Per azione dell’enzima inulasi si ha l’idrolisi di questo polimero con formazione di fruttosio.
In natura l’inulina è presente soprattutto nei tuberi di topinambur, nella cicoria e nelle radici di scorzonera.
L’inulina è un polimero non è digeribile dall’uomo; dal punto di vista alimentare rappresenta una fibra solubile.
Viene utilizzata come additivo alimentare per migliorar il sapore di alcuni cibi.
Quando l’inulina arriva nell’intestino senza essere digerita, viene utilizzata dai batteri della flora intestinale che la fermentano per ricavarne nutrimento. Attraverso questo meccanismo l’inulina favorisce la crescita di batteri intestinali alleati della salute; l’inulina promuove, per esempio, la buona funzionalità intestinale. Inoltre l’inulina aiuta a ridurre la quantità di colesterolo presente negli alimenti.
L’assunzione di inulina viene proposta in caso di concentrazioni eccessive di grassi nel sangue, in particolare di colesterolo e di trigliceridi. Inoltre viene proposta per favorire la perdita di peso e contro la costipazione. Anche se al momento non esistono prove concrete di tali funzionalità.
Inoltre non risultano condizioni in cui l’assunzione di integratori e supplementi alimentari a base di inulina potrebbero interferire con l’assunzione di farmaci o di altre sostanze.
In generale, comunque, l’assunzione di questo carboidrato è considerata sicura. Non sono però esclusi possibili effetti collaterali, soprattutto a livello gastrointestinale; in particolare, l’assunzione di quantità eccessive di inulina potrebbe aumentare la probabilità di problemi allo stomaco.
Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.