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Acido Stearico

Acido Stearico

L’acido stearico, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è acido ottadecanoico e la cui formula bruta o molecolare è: C18H36O2, è un acido carbossilico, della famiglia degli acidi grassi saturi. A temperatura ambiente (25 °C) si presenta come un solido con temperatura di fusione di 68.8 °C e temperatura di ebollizione di 350 °C. allo stato solido è in forma di scaglie bianche più o meno grandi ed odore rancido. È insolubile in acqua, poco solubile in alcol, solubile in acetone ed etere.
L’acido stearico fu individuato per la prima volta da Chevreul nel 1823.
L’acido stearico, sotto forma di molecole di trigliceridi, lo si può trovare in alimenti con molti grassi animali (in quantitativi più elevati) e vegetali. Nei vegetali è molto presente nel burro di cacao, nel burro di karitè, nonché nel burro d’arachide e margarina. L’acido stearico però raggiunge il suo contenuto massimo nell’olio di cocco e nell’olio di girasole. È presente invece in basse concentrazioni nella frutta, nei cereali e nei legumi.
In particolar modo l’acido stearico è presente nelle carni sia bianche che rosse e, in quantitativi più moderati, nei prodotti insaccati e confezionati. Nel lardo e nello strutto trova la sua concentrazione più elevata, anche se un altro alimento molto ricco in acido stearico è l’uovo, soprattutto nel tuorlo.

La presenza invece nei pesci e nei molluschi è sensibilmente più ridotta.
L’unione tra acido stearico e acido palmitico, da vita alla stearina che trova largo utilizzo nella produzione di sapone, lubrificanti, cosmetici, colori, ammorbidente, gomme da masticare, supposte, candele e pastelli ad olio.
Da solo viene anche usato come eccipiente in preparati farmaceutici.
Se in una dieta l’acido stearico viene posto in sostituzione dell’acido palmitico o palmitoleico, questo va ad agire da ipocolesterolemizzante; ricordiamo che non esistono alimenti con troppo acido stearico e poco acido palmitico.
Se condensato con un glicerolo si ottiene la molecola della tristearina (non polare), il principale componente dei grassi biologici.
La percentuale di assorbimento intestinale (digeribilità) varia molto a seconda della forma: 20% per l’acido stearico libero, 30% per il trigliceride (tristearina) e 72% per il monostearato (monogliceride dell’acido stearico).
Se ingerito in eccesso l’acido stearico va ad abbattere i linfociti T, o meglio le nostre cellule killer naturali, le quali risultano fondamentali per il nostro corpo e per il nostro sistema immunitario. L’acido stearico rompe la membrana cellulare andando a distruggere così tutte le funzioni di queste cellule.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.



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