Come coltivare la Tuia
Come coltivare la Tuia
La tuia (Thuja, L. 1753) è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Cupressaceae. Questo genere è originario dell’Alaska, della regione dei Laghi nordamericani, della Cina e del Giappone.
In questa scheda vedremo come coltivare la Tuia seguendo gli accorgimenti agronomici più idonei.
All’interno di questo genere riveste una particolare rilevanza, per il suo uso ornamentale, la Thuja occidentalis che si adatta con facilità ai climi freddi; il suo habitat naturale è infatti quello degli stati nordici dell’America (parte orientale di Canada e Stati Uniti d’America).
Questa specie è stata introdotta in Europa a scopo ornamentale, in Italia è frequentemente coltivata in parchi e giardini, con numerose cultivar che si differenziano per colorazione del fogliame e portamento generale, e talvolta diffusa allo stato sub spontaneo.
Si tratta di un albero monoico, sempreverde, con la chioma piramidale, ad accrescimento piuttosto lento tanto che può impiegare oltre 150 anni per raggiungere i 15 metri di altezza.
La corteccia dei rami è fibrosa, con foglie a squamette disposte su quattro file di colore verde scuro sulla pagina superiore e verde-giallastro su quella inferiore. I rametti, leggermente appiattiti, sono disposti sullo stesso piano a formare delle strutture ventagliformi orizzontali, per lo più pendule; se strofinati emanano un intenso profumo di mele.
I fiori sono diclini, piccoli e apicali quelli maschili, colorati, prima gialli e poi bruni, quelli femminili. La fioritura avviene tra marzo ed aprile.
Per le sue caratteristiche la Thuja occidentalis, è una pianta sempreverde coltivata a scopo ornamentale nei giardini e nei parchi, singolarmente o come siepe di separazione.
Per la coltivazione della Tuia si tenga conto che questa pianta predilige terreni argillosi e calcarei ma si consiglia di scegliere comunque suoli soffici e ricchi di sostanza organica e ben drenati; tollera, inoltre, discretamente gli ambienti urbani.
La Tuia predilige, inoltre, il luoghi soleggiati e si adatta a qualsiasi clima, quindi non solo quello più rigido con inverni molto freddi. L’unica limitazione è che non tollera l’aria salmastra delle città di mare.
Per quanto riguarda le irrigazioni queste sono necessarie solo per gli esemplari giovani ed in presenza di periodi alquanto siccitosi. Per le piante adulte è sufficiente l’apporto meteorico delle piogge stagionali.
La concimazione va effettuata nel periodo di riposo vegetativo e all’inizio della primavera distribuendo ai piedi delle piante del concime organico, miscelato nei primi strati di terreno.
Ricordiamo che la Tuia può essere moltiplicata per seme e per talea semilegnosa in primavera.
L’ impianto va effettuato in buche profonde e larghe il doppio del pane di terra e si effettua in primavera avanzata. Successivamente, nel periodo invernale, si consiglia di proteggere la base delle piante con una leggera pacciamatura di foglie secche o paglia.
Per la potatura il periodo più idoneo è quello del mese di marzo in cui si può intervenire in modo incisivo, dando la forma che si ritiene più opportuna alla pianta; poi a settembre si può procedere invece ad una potatura apicale.
Vediamo le malattie ed i parassiti a cui può andare soggetta la Tuia.
La tuia teme soprattutto il marciume radicale causato dai ristagni idrici (ecco perché consigliamo un terreno soffice e permeabile) e il fuoco batterico, una malattia che brucia le foglie; la parte colpita appare nerastra e priva di vitalità. Tra i parassiti animali teme acari ed afidi molto resistenti ai trattamenti.
Per evitare questi parassiti si devono evitare assolutamente concimazioni a base di azoto nitrico e mantenere lo stato idrico del terreno della pianta né troppo umido né eccessivamente secco.