Russula cyanoxantha
Russula cyanoxantha
La Colombina maggiore o Russula maggiore (Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr., 1863) è un fungo basidiomicete appartenente alla famiglia delle Russulaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Phylum Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Russulales, Famiglia Russulaceae e quindi al Genere Russula ed alla Specie R. cyanoxantha.
Sono sinonimi obsoleti: Agaricus cyanoxanthus Schaeff. e Russula cutifracta Cooke.
Etimologia –
Il termine Russula è il diminutivo di rússa rossa: rosseggiante. L’epiteto specifico cyanoxantha proviene dal greco κυανός cyanós, turchino e ξανϑóς xanthós, giallo.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Si tratta di un fungo simbionte, molto comune, che fruttifica isolato o a gruppi, in qualsiasi tipo di bosco, sia sotto latifoglie che conifere; la si ritrova soprattutto in suoli calcarei. Il periodo di fruttificazione è tra maggio fino ad autunno inoltrato.
Riconoscimento –
La Colombina maggiore si riconosce per avere il cappello di 4–15 cm di diametro, di consistenza carnosa e dura, poi tenero, globoso, convesso, infine spianato, a volte può essere un po’ depresso al centro o imbutiforme.
La cuticola è in parte separabile umida, lucida, brillante, poi asciutta ma sempre untuosa, rugosa, di rado screpolata, iridescente, con aspetto metallico, di colore estremamente variabile, comunemente di colore blu violetto, rosa-lilla, con qualche decolorazione giallina, grigio-verde, bruno-oliva. ha il margine sottile, prima involuto, poi ottuso regolare, liscio.
Le lamelle sono fitte, spesse, libere al gambo, di consistenza salda e lardacea al tatto, con scarse lamellule, bianche poi biancastre o leggermente azzurrognole, macchiate di bruno in vecchiaia specie sul filo, elastiche, alla manipolazione si piegano, ma non si frantumano.
Il gambo misura 4-12 x 1,6–5 cm; è carnoso, sodo, pieno, poi spugnoso, cilindrico o ingrossato a metà, asciutto, pruinoso, poi rugoso, bianco o con lievi sfumature violette con macchie brune in vecchiaia.
La carne è spessa, soda, compatta e consistente, poi spugnosa, bianca a volte con macchie brunastre, con sfumature violacee sotto la cuticola, grigiastra all’essiccamento o dopo prolungata esposizione all’aria; ha odore debole, gradevole e fungino e sapore molto gradevole, dolce che sa di nocciola.
Al microscopio si notano delle spore bianche in massa, ellittiche, con grosse verruche, di 7-10 x 5-6,5 µm. I cistidi sono fusiformi.
Coltivazione –
La Russula cyanoxantha non è un fungo coltivato.
Usi e Tradizioni –
La Russula cyanoxantha è uno dei funghi più comuni del suo genere in quanto cresce in abbondanza per un periodo alquanto prolungato che va da maggio all’autunno inoltrato. Inoltre trovandosi in ogni tipo di bosco ed essendo di gusto gradevole e buona consistenza è un fungo molto conosciuto e apprezzato dai raccoglitori.
Per il suo riconoscimento si ricordi che ha una grossa variabilità di colore, ma lo si riconosce facilmente per la consistenza lardosa delle lamelle, con quella sensazione di untuosità che trasmettono al tatto e per la scarsa frantumabilità delle stesse allo sfregamento con le dita.
Dal punto di vista commestibile è un ottimo fungo ed è, infatti, tra le Russule più apprezzate.
Modalità di Preparazione –
Come ed a maggior ragione per le altre Russule commestibili, la Russula cyanoxantha è un fungo molto versatile in cucina. Questo fungo può essere gustato crudo nelle insalate di verdure d è ottime trifolato con aglio, olio extravergine di oliva e prezzemolo.
Alcune ricette prevedono preparare queste Russule ripiene scegliendo i cappelli più grandi e regolari da riempire con un impasto realizzato con carne macinata o formaggio, tanti aromi e i gambi tritati, perché di questo fungo non si butta via niente.
Altre ricette sono quelle per condimento per pasta, in particolar modo le linguine mari e monti con le Russule. Questa Russula può essere cucinata in forma di cotoletta: in questo caso, dopo averle private del gambo fare soffriggere per insaporire e poi passare nel pangrattato e rosolare in forno. Oppure impanare con l’uovo e friggere in abbondante olio. Per un antipasto insolito si possono cuocere queste Russule e poi frullarle e ridurle in crema da adagiare su delle fette di pane abbrustolito e con formaggio fuso.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.