Come coltivare la Fucsia
Come coltivare la Fucsia
La Fucsia è una pianta del genere Fuchsia che appartiene alla famiglia delle Onagraceae e che conta un centinaio di specie; si tratta di arbusti originari dell’America centro-meridionale o, più raramente, della Nuova Zelanda.
Sono piante che prediligono un habitat montano (bosco) ed hanno fiori dalla caratteristica tonalità di colore con corolle tubolari e allungate.
Il termine generico Fuchsia è stato dato in memoria del botanico tedesco Leonhart Fuchs (1501-1566) a cui tuttavia rimasero sconosciute; infatti queste piante furono scoperte soltanto nel 1696-97 dal missionario e botanico Charles Plumier (1646-1704), che le dedicò allo scienziato tedesco al quale tributava grande ammirazione.
Si deve arrivare però al XIX secolo per iniziare a vedere questo genere coltivato come piante ornamentali, sia in vaso che, in habitat idonei, in piena terra. Le piante che sono coltivate comunemente sono ibridi tra specie o tra cultivars.
Le specie appartenenti al Genere sono distribuite in dieci Sezioni: Ellobium, Encliandra, Fuchsia, Hemsleyella, Jimenezia, Kierschlegeria, Pachyrrihiza, Quelusia, Schufia e Skinnera.
In questa scheda vedremo comunque come coltivare la Fucsia seguendo gli accorgimenti agronomici più utili.
Le fucsie sono arbusti a foglie decidue, con rami ricadenti e foglie verde bottiglia.
Il portamento ricadente di alcune specie le rende ideali per i balconi, dove si coltiva in vaso come esemplare singolo o in cestini appesi.
Per quanto riguarda l’ambiente di coltivazione ricordiamo che la fucsia è una pianta che vive bene in posizioni fresche, in mezz’ombra luminosa e, quindi, al riparo dai raggi diretti del sole. È una specie che non gradisce il caldo intenso e il vento asciutto; venti di scirocco possono essere addirittura letali per la pianta.
È una pianta che per questo motivo predilige ambienti umidi ma non condizioni di ristagno idrico; si consiglia di mantenere il substrato ben fresco ma in condizioni di ottimo drenaggio.
La Fucsia cresce bene in suoli acidi, torbosi, fertili, non calcarei.
L’acqua che dovete utilizzare per l’irrigazione non deve essere calcarea e, in questo caso, deve essere decalcificata e va fornita prima che il substrato si asciughi.
Per quanto riguarda la fertilizzazione della pianta questa va effettuata da giugno a settembre, con concime, del tipo liquido per specie acidofile.
Se si decide di coltivarla in vaso si ricordi che la Fucsia cresce meglio in vasi capienti, di almeno 20 -30 cm di diametro, preferibilmente di terracotta, e in panieri appesi, purché si abbia la certezza di poterli irrigare regolarmente.
Se la pianta viene coltivata in climi più rigidi, sopravvive bene da un anno all’altro se si ha l’accortezza di rientrare i vasi in serra fredda, altrimenti occorre trattarla come pianta stagionale perché non tollera il gelo.
Per coltivarla in vaso, in generale, essendo una pianta adatta a zone fresche o a collocazioni poco soleggiate: soprattutto nel Sud, si consiglia di porla nei balconi rivolti a nord, nord-est o nord-ovest. In ogni caso è sempre da evitare, soprattutto da maggio a settembre, i raggi solari del mezzogiorno. Inoltre la pianta è poco indicata in aree costiere sottoposte a venti salsi o in zone sotto vento di scirocco o, comunque venti caldi.
Una volta coltivata in vaso bisogna ogni due anni, da giovane, ed ogni 3-4 da adulta, operare il rinvaso utilizzando ogni volta vasi di capienza maggiore. Inoltre il substrato dovrà sempre essere leggermente acido, torboso, fertile, umido e ben drenato; ricordatevi che questa pianta non sopporta substrati calcarei. Il rinvaso si effettua in marzo, utilizzando un terriccio torboso e si moltiplica per talea di ramo tra maggio e agosto.
L’acqua di irrigazione, come detto, deve essere decalcificata, abbondante e regolare da maggio a settembre, minore nel periodo tra marzo-aprile ed ottobre, nulla in inverno.
Per la concimazione in vaso si consiglia di effettuarla da maggio a settembre, ogni 15 giorni, con fertilizzanti liquidi per pianta acidofile; il fertilizzante va aggiunto direttamente nell’acqua d’irrigazione.
Per quanto riguarda la potatura questa va effettuata al momento del ricovero invernale accorciando di un terzo i rami ingombranti.
La Fucsia è una pianta adatta da porre su pilastrini, colonnine, scalei o altro luogo dove i rami possano assumere la loro posizione ricadente.
Tra i problemi fitosanitari la Fucsia può andare soggetta alla muffa grigia, che si sviluppa in ambienti umidi e afosi (situazione tipica in serra, soprattutto a fine inverno); in questo caso si consiglia di spostare la pianta in zona meno umida e più arieggiata ed inoltre di non innaffiare sulla chioma.
Anche le ruggini che colpiscono le foglie con macchioline rossastre possono interessare la pianta.
Sia contro le muffe che le ruggini, per evitarle, bisogna evitare eccessive condizioni di umidità o di caldo umido e, se si verificano trattare la pianta con prodotti antifungini.
Può essere inoltre attaccata dalla mosca bianca o anche da afidi e cocciniglie soprattutto nel periodo dei primi caldi; in questo caso si possono trattare prodotti fatti in casa a base di sapone di Marsiglia.