Aphis gossypii
Aphis gossypii
L’Afide verde scuro (Aphis gossypii Glov.), conosciuto anche con i nomi di afide del cotone, afide del melone ed afide del cotone e melone, è un insetto rincote della famiglia Aphididae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Ramo Bilateria, Phylum Arthropoda, Subphylum Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Exopterygota, Subcoorte Neoptera, Superordine Paraneoptera, Sezione Rhynchotoidea, Ordine Rhynchota, Sottordine Homoptera, Sezione Sternorrhyncha, Superfamiglia Aphidoidea, Famiglia Aphididae, Sottofamiglia Aphidinae e quindi al Genere Aphis ed alla Specie A. gossypii.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’origine dell’ Aphis gossypii non è nota dove ma ora si trova nelle regioni tropicali e temperate di tutto il mondo tranne le aree settentrionali estreme. Questo afide è comune in Nord e Sud America, Asia centrale, Africa, Australia, Brasile, Indie orientali, Messico e Hawaii e in gran parte dell’Europa. È una specie con habitat cosmopolita. E nelle aree più settentrionali sopravvive e si prolifica nelle serre.
Morfologia –
L’ Aphis gossypii è un Afide molto polifago con l’adulto che misura circa 2 mm di lunghezza e con colore molto variabile, dal verdognolo al grigiastro scuro. Le forme giovanili sono quasi sempre di colore giallognolo.
Attitudine e Ciclo biologico –
L’Aphis gossypii infesta la pagina inferiore delle foglie, provocando, attraverso la suzione della linfa, l’ingiallimento ed il disseccamento. Attacca anche i fiori, determinandone l’avvizzimento, ed i frutti, ostacolandone l’accrescimento. In generale le piante colpite da questo insetto manifestano un generale sviluppo stentato. Inoltre siccome l’Afide produce una abbondante melata che richiama le formiche che instaurano con esso un ruolo simbiotico, diffondendolo e proteggendolo. La presenza della melata provoca così danni indiretti dovuti ad asfissia, ustioni per effetto lente ed, infine, favorisce l’instaurarsi delle fumaggini che aggravano ulteriormente il danno. A questi danni biosgna aggiungere quelli provocati dalla diffusione, che l’Aphis gossypii svolge, di alcuni virus come quello del Mosaico del Cetriolo, del Cocomero, ed altre virosi delle piante ortive come la Cipolla e la Patata. Questo Afide può svernare come uovo sugli ospiti primari arborei (Catalpa, Ibisco) o, nei climi più favorevoli, come femmina adulta anolociclica o paraciclica.
È un parassita cosmopolita e presente su molte varietà di colture agricole delle famiglie delle Cucurbitaceae, Rutaceae e Malvaceae.
Ruolo Ecologico –
L’Aphis gossypii è un insetto polifago ed ha una gamma di ospiti molto ampia, con circa 700 specie in tutto il mondo. Tra le cucurbitacee, può seriamente intaccare cocomeri, cetrioli , meloni e vari tipi di zucche. Tra le altre colture interessate ai suoi attacchi ricordiamo: peperoni, melanzane, gombo ed asparagi, inoltre colpisce anche gli agrumi il cotone e l’ibisco.
L’impatto dell’Afide verde scuro è particolarmente importante su colture vegetali come zucchine, meloni, cetrioli, melanzane e fragole e su cotone, agrumi e malva.
La lotta contro l’Aphis gossypii è purtroppo di tipo chimico, soprattutto dove le coltivazioni specializzate, senza principi e regole di agroecologia, non consentono altro tipo di lotta. Ricordiamo però, che in natura, questo afide viene controllato da vari entomofagi predatori – parassitoidi (Neurotteri Crisopidi, Coleotteri Coccinellidi, Ditteri Sirfidi e Cecidomidi ed Imenotteri) e da funghi entomopatogeni; tuttavia il controllo naturale, specialmente se l’impiego di fitofarmaci ha ridotto l’entomofauna utile, può sortire effetti blandi. In coltura protetta si può attivare il controllo biologico con lancio di entomofagi. La vera lotta è però di tipo preventivo e di organizzazione agroecologia delle coltivazioni. La diminuzione della specializzazione agricola, l’uso di siepi e specie ospitanti dei suoi predatori, l’inerbimento e la diminuzione (o eliminazione) dei concimi azotati nitrici rappresentano l’unico rimedio, di lungo periodo ed ecologicamente corretto.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.