Lepidium sativum
Lepidium sativum
Il crescione dei giardini o crescione inglese (Lepidium sativum L.) è una specie erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Brassicaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Capparales, Famiglia Brassicaceae e quindi al Genere Lepidium ed alla Specie L. sativum. È sinonimo: Crucifera nasturtium E.H.L.Krause.
Etimologia –
Il termine Lepidium proviene dal greco λεπίδιον lepídion, diminutivo di λεπίϛ lepís squama (di pesce), scaglia: per la forma delle siliquette simili a piccole scaglie. L’epiteto specifico sativum, viene da satum (participio passato di sero seminare, piantare) seminato, piantato: che si semina o pianta, coltivato, domestico.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il crescione inglese, è una pianta annua di probabile origine africana (Abissinia, Egitto), coltivata nel Medioevo come insalata e oggi ancora presente come avventizia in quasi tutte le regioni d’Italia, ma in via di rapido regresso. Cresce negli incolti, in campi abbandonati, lungo le strade, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Forma biologica: terofita scaposa.
Descrizione –
Lepidium sativum è una specie erbacea aromatica a cespuglio, con steli alti (circa 20 cm) e sottili, con piccole foglie di colore verde brillante, simili a piccoli squame (da cui il termine generico) e con fiori piccoli e bianchi. Il crescione è molto aromatico, ha un sapore acidulo e piccante, molto caratteristico. Il periodo di fioritura è tra giugno eluglio. La siliquetta angustisetta è di 6 x 5 mm, suborbicolare, con ala stretta di 1-1,5 mm nella metà superiore, smarginata all’apice, glabra, stilo di 0,2 mm non sporgente. Semi uno per loculo, di 2-3 x 1-1,5 mm, obovato-oblunghi, senza ali, finemente papillosi. bruno-rossicci.
Coltivazione –
Il crescione è una pianta di facile coltivazione, che va coltivata in luoghi freschi e semiombreggiati in quanto teme il caldo e i raggi diretti del sole. Preferisce terreni ben lavorati di medio impasto, umido, fertile e ricco di sostanza organica e con irrigazioni costanti e regolari per tutto il periodo vegetativo che va dalla semina alla produzione dei semi per garantire il giusto grado di umidità.
Usi e Tradizioni –
Il Lepidium sativum è una pianta ricca di vitamine e sali minerali (fra cui lo zolfo), che può aiutare per le disintossicazioni da fumo e smog, è inoltre un diuretico naturale. Pare che possieda anche proprietà digestive e cardiovascolari ed è largamente usato per uso alimentare, come pianta aromatica, oltre che come pianta medicinale.
Il crescione viene usato per effettuare analisi di fitotossicità (test del crescione), in quanto la sua germinazione richiede solo 24 ore a 27° (o 36 ore a 22°). Indici di germinazione inferiori al 40% del campione di controllo con campioni diluiti al 30% indicano la presenza di sostanze che comportano effetti letali sulle piante, dal 40 al 60% si ha difficilmente letalità ma possono esserci ritardi nello sviluppo, con indici superiori al 60-70% non si hanno danni manifesti alle piante.
Per esattezza di informazioni va sottolineato che esistono tre differenti piante erbacee comunemente chiamate crescione: il crescione d’acqua “Nasturtium officinale”, il crescione inglese o crescione comune o agretto “Lepidum sativum” ed il crescione dei prati “Cardamine sativum”. La prima è quella più apprezzata per le sue qualità aromatiche, terapeutiche ed afrodisiache. Di sapore aspro, battezzata “Nasturtium” (che fa storcere il naso) a causa del suo odore piccante; questa era molto conosciuta nell’antichità perché cresceva spontaneamente nei pressi dei corsi d’acqua.
I Persiani considerarono il crescione alimento ideale per i bambini, mentre Discoride classificava il seme della pianta “caldo”, atto a stimolare Venere. Anche presso i Romani questa pianta erbacea era giudicata corroborante e afrodisiaca. Plinio riteneva che rendesse più vivace la mente, e Petronio nel Satyricon ne faceva utilizzare il succo ad una sacerdotessa di Priapo per ungere i genitali di Encolpio colpito da impotenza.
Del crescione si utilizzano sia i fiori che le foglie. Entrambi vanno raccolti quando la pianta è in piena fioritura, cioè da maggio a luglio. Il prodotto deve essere adoperato fresco poiché con l’essiccazione perde molte delle sue proprietà.
Modalità di Preparazione –
In cucina il caratteristico aroma del crescione lo rende insuperabile nelle insalate, nelle salse, nelle minestre e in tutte le preparazione crude sposato a formaggi e pane. Ha un sapore acidulo e piccante, molto caratteristico. Viene usato sia cotto (lesso o in zuppa) sia crudo: nelle insalate, antipasti, piadine. In Italia è molto diffuso nella cucina romagnola. Va usato fresco, altrimenti perde le sue proprietà nutritive. Può essere usato anche come pianta aromatica per insaporire purè e formaggi o decorazioni. Si usano sia le foglie che i fiori. Va raccolto poco prima e durante il periodo di fioritura (maggio, giugno), non va raccolto oltre tale periodo.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.