Acer saccharinum
Acer saccharinum
L’acero saccarino o acero argentato (Acer saccharinum L.) è una specie arborea che appartiene alla famiglia delle Aceracee.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Sapindales, Famiglia Aceraceae e quindi al Genere Acer ed alla Specie A. saccharinum.
Etimologia –
Il termine Acer deriva dal nome latino dell’Acero, citato in Plinio e Ovidio. Questo nome dovrebbe derivare da acer acris a punta, pungente, sia per la forma appuntita delle foglie che per l’uso dell’acero per fabbricare lance. L’epiteto specifico saccharinum deriva dal latino per via della linfa dolce e zuccherina da cui si ottiene un delizioso sciroppo.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’acero argentato è una specie arborea originaria delle zone nord-orientali e centrali dell’America del Nord (tra Stati Uniti e Canada). È stato introdotto in Europa nel 1725 dove successivamente si è diffuso velocemente per l’utilizzo come specie ornamentale.
Descrizione –
L’ Acer saccharinum è un albero che può raggiungere i 30 metri di altezza, con un tronco corto e nodoso da cui si dipartono, in maniera disordinata, dei rami che formano una larga chioma. Le foglie sono lunghe fino a 16 cm con 5 lobi appuntiti profondamente incurvati o lobati, con pagina inferiore argentata ed in autunno assumono una colorazione rossa. La forma della foglia e il colore argenteo della pagina inferiore non pongono dubbi. Può essere confuso con l’Acer saccharum in quanto le due specie hanno un nome simile. I fiori sono sia unisessuali che ermafroditi riuniti in infiorescenze a corimbo, poco evidenti in quanto privi di petali; l’antesi è nel periodo di febbraio-marzo prima della fogliazione. Il frutto è una doppia disamara con ali leggermente divaricate.
Coltivazione –
L’acero argentato è una specie che preferisce i climi temperati anche se si adatta anche a quelli caratterizzati da inverni rigidi in quanto sopporta temperature di parecchi gradi al di sotto dello zero. Rispetto ad altri Aceri ha maggiori esigenze di luminosità, infatti preferisce luoghi completamente soleggiati, però riparati dal vento perché il legno dell’acero saccarino è fragile, per cui particolarmente soggetto a rotture. Dal punto di vista pedologico, ha un’alta adattabilità riuscendo a crescere anche su suoli compatti, umidi e soggetti ai ristagni idrici; riesce a vegetare anche su terreni acidi e salini ma non gradisce quelli sabbiosi troppo permeabili. Le coltivazioni più diffuse comprendono due varietà “Laciniatum”, pendula e con foglie lobate e divise profondamente e la ”Pyramidale” (sinonimo Fastigiatum) che ha un portamento fastigiato.
Usi e Tradizioni –
L’ Acer saccharinum viene utilizzato come pianta ornamentale anche per il suo rapido accrescimento. Viene infatti apprezzato per il suo portamento elegante e decorativo e per la bellezza delle sue foglie argentate nella pagina inferiore. Oltre che per la sua rapida crescita si distingue per una chioma compatta e densa fin dalla base; per questo motivo è una specie arborea ottima per creare barriere e schermi naturali e per creare zone ombrose. Per quanto riguarda la longevità ha una vita media di 80 – 100 anni.
Modalità di Preparazione –
Dalla linfa di questa pianta, che si ottiene incidendo la corteccia, si ricava lo sciroppo d’acero (maple syrup), usato sui pancakes.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.