Come essiccare l’origano
Come essiccare l’origano
L’origano comune (Origanum vulgare L., 1753) è una specie erbacea aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, molto usata ed apprezzata in cucina soprattutto per il suo profumo intenso. In questa scheda vedremo come essiccare l’origano e le varie tecniche adottabili.
La buona conservazione dell’origano, come di altre piante officinali, è importante per mantenere e conservare a lungo le sue proprietà aromatiche ma anche benefiche. Ricordiamo infatti che questa pianta favorisce la digestione, ha proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie, aiuta contro raffreddore e mal di gola, è antisettico, analgesico, antispasmodico e molto altro.
Questa pianta che può essere coltivata anche in casa, in ambienti adatti ed in vaso, può essere utilizzato allo stato fresco ma anche essiccato, per poterlo utilizzare in un lungo periodo nei mesi successivi.
Il momento migliore per essiccare l’origano è il mese di agosto, quando la fioritura è al massimo e le proprietà e gli aromi contenuti sono al massimo.
L’origano può essere essiccato al chiuso, al sole o in forno. Vediamo le rispettive procedure.
Essiccazione in ambiente chiuso:
– per questa procedura si tagliano i rametti di origano e controllandoli con cura, togliendo le foglie morte e i fiori secchi. Operazione importante da fare è quella di scuotere leggermente i rametti per far andare via eventuali insetti. Dopo di che questi si dispongono ordinatamente su un piano da lavoro e si legano insieme con un filo di rafia e pareggiando i gambi con la cesoia, per avere dei mazzetti di dimensioni omogenee. A questo punto dobbiamo appendere questi rametti in un luogo buio, fresco e asciutto. Trascorsi una decina di giorni, si possono sgranare i rametti mettendo le foglioline in barattoli di vetro puliti e asciutti, chiudendoli infine con il coperchio. Nessuno vieta però di tenere l’origano in mazzetti, solo che in questo caso vanno chiusi con dei sacchetti, possibilmente di carta traspirante e mantenuti sempre in locali asciutti, bui e freschi. In queste condizioni la conservabilità ed il mantenimento delle caratteristiche dell’origano è di circa un anno.
Essiccazione al sole:
– anche qui si parte dal taglio e dalla pulizia dei rametti di origano; in questo caso non è indispensabile la divisione in fasci dei rametti ma basta disporli, ad una certa distanza tra loro, su una rete a maglie strette esposta al sole. L’operazione richiede alcune ore, assicurandovi che durante questo periodo non ci siano momenti di umidità, dopo di che l’origano sarà secco e pronto per essere conservato. Il sistema poi di conservazione in barattoli o in rametti è sempre identico.
Essiccazione in forno:
– in questo caso dobbiamo stendere i rametti di origano puliti su una teglia da forno, distanziandoli, come al solito, tra loro; la teglia va posta già nel forno già caldo ed a temperatura costante di 50-60 °C al massimo; il portellone dovrà essere lasciato aperto per consentire una perfetta circolazione e ricambio dell’aria umida. A questo punto si dovrò controllare di frequente (ogni 10 e poi ogni 5 minuti) per capire se l’umidità delle foglie è quella più idonea, cosa che si capisce quando le foglioline si spezzeranno facilmente sotto la lieve pressione di due dita. A questo punto si può conservare allo stesso modo dei due metodi precedenti.
Si ricorda però che il metodo di essiccazione al forno fa perdere leggermente all’origano alcune sue qualità, quali l’aroma.