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Glossario Ecologico

Floema

Floema

Il floema (o libro) è un complesso di tessuti tipico delle piante vascolari con una triplice funzione: il floema svolge infatti mansioni di trasporto di composti solubili, di riserva e di sostegno della pianta. Il termine floema proviene dalla parola greca di corteccia, φλοιός (floios) e fu usato per la prima volta da Nägeli nel 1858.
Il floema può avere origine primaria o secondaria.
– Si ha origine primaria quando deriva dalla differenziazione del procambio (meristema primario) e si può ulteriormente distinguere in protofloema e metafloema.
– Si ha origine secondaria quando proviene dalla differenziazione del cambio cribro-vascolare (meristema secondario) e si trova nelle strutture secondarie degli organi.
Le cellule floematiche, a differenza di quelle xilematiche sono sono vive anche a maturità (ad eccezione degli elementi sclerenchimatici); queste cellule sono prive però del nucleo, dell’apparato del Golgi, del citoscheletro e dei ribosomi. Un’altra particolarità di queste cellule è che non sono lignificate e sono dotate di aree porose rivestite di callosio in modo da consentire una connessione citoplasmatica tra cellule adiacenti.

 

Il floema è a sua volta costituito da:
– cellule conduttrici;
– elementi cribrosi;
– cellule parenchimatiche;
– altri elementi cellulari (per esempio parenchima, fibre).
Le cellule conduttrici sono deputate al trasporto degli zuccheri nella pianta. Quelle mature, per facilitare il movimento liquido, sono prive di nucleo e hanno pochissimi organelli, per cui si servono di cellule complementari o albuminose per la maggior parte dei loro bisogni metabolici. È comunque presente il reticolo endoplasmatico liscio, spesso addossato alla membrana plasmatica, vicino ai plasmodesmi, che servono per far comunicare queste cellule con le cellule compagne o con le cellule albuminose.
Gli elementi cribrosi sono dotati di pori alle estremità rinforzati da un polisaccaride chiamato callosio e si differenziano in funzione dei gruppi sistematici delle piante in cui si trovano:
– le Crittogame vascolari e le Gimnosperme possiedono delle cellule cribrose di forma allungata con pareti celluloso pectiche;
– le Angiosperme hanno i tubi cribrosi che sono cellule più specializzate impilate longitudinalmente e che hanno vita di qualche anno e con nucleo completamente riassorbito.
Le cellule parenchimatiche sono di due tipiː
– le cellule compagne (Angiosperme);
– le cellule albuminose (Gimnosperme e altre piante non a fiore).
All’interno del floema, alcune cellule parenchimatiche sono indifferenziate e svolgono funzione di riserva energetica.
Le cellule compagne sono cellule associate agli elementi dei tubi cribrosi ma, a differenza di questi, mantengono tutti gli organelli cellulari con un ruolo di primaria importanza nel trasporto attivo della linfa.
Il floema è costituito anche da cellule di supporto che svolgono un ruolo meccanico, che sono fibre e sclereidi; queste cellule hanno una parete cellulare secondaria e sono morte a maturità.
Nella maggior parte delle piante i vasi del floema si trovano esternamente allo xilema, per questo certi alberi e piante, se si rimuove un anello di corteccia sul tronco o sul gambo possono morire.
Questo processo però può essere utilizzato per fini produttivi agricoli, per produrre frutti e verdure di notevoli dimensioni. Con questa tecnica viene inciso un anello di corteccia alla base di un grosso ramo, da cui vengono rimossi tutti i frutti tranne uno. In questo modo gli zuccheri prodotti dalle foglie di quel ramo non potranno più accumularsi in altre zone della pianta contribuendo a fa crescere il frutto oltre le normali dimensioni.




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