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Bombyx mori

Bombyx mori

Il Baco da seta (Bombyx mori Linnaeus, 1758) è una specie di farfalla della famiglia Bombycidae, con origini nell’Asia centro-orientale.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Protostomia, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine Oligoneoptera, Sezione Panorpoidea, Ordine Lepidoptera, Sottordine Glossata, Infraordine Heteroneura, Divisione Ditrysia, Superfamiglia Bombycoidea, Famiglia Bombycidae, Sottofamiglia Bombycynae e quindi al Genere Bombyx ed alla Specie B. mori.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Bombyx mori è un lepidottero originario della Cina del nord; la sua larva, conosciuta come baco da seta, si nutre esclusivamente di foglie di gelso.

Morfologia –
Il Baco da seta è caratterizzato da un capo che è la parte più piccola della larva. La bocca ha delle mandibole seghettate e taglienti e molto robuste. Sul labbro superiore ha un taglio dove infila la foglia per mangiarla. Sul capo si trovano delle setole, che hanno la funzione di percepire temperatura ed umidità. Sotto il labbro inferiore c’è la filiera, che produce la seta che produce nutrendosi di foglie e che conserva nelle sacche della seta fino al momento della costruzione del bozzolo. Gli occhi del baco da seta sono composti, formati da sei ommatidi.
Quando il baco non ha compiuto la prima muta il capo è di colore nero lucente; con il passare delle mute diviene sempre più chiaro ma non bianco.
Il capo della farfalla è bianco a parte le antenne e gli occhi; si differenzia da quello del baco in quanto la farfalla, non dovendosi nutrire, non ha bisogno del robusto apparato della larva. Sul capo ha delle antenne a pettine di color nero – marrone.

Attitudine e Ciclo biologico –
Il Bombyx mori ha un ciclo vitale caratterizzato da quattro mute e cinque età.
Il suo ciclo può essere sintetizzato così:
– 1° età: dura circa 5 giorni e si conclude con la prima muta;
– 2° età: dura 4 giorni e si conclude con la seconda muta;
– 3° età: dura 5 giorni e si conclude con la terza muta;
– 4° età: dura 6 giorni e si conclude con la quarta muta;
– 5° età: dura 8-10 giorni e va dalla quarta muta alla formazione del bozzolo.
In condizioni favorevoli di allevamento si ha una durata complessiva della vita larvale di circa un mese (poco cibo e temperature basse ne allungano il cilclo). Lo sfarfallamento avviene in media dopo 15 giorni dall’inizio della formazione del bozzolo. La metamorfosi da larva a farfalla adulta avviene circa al 5° giorno dalla formazione del bozzolo.
La larva del Bombyx mori produce la seta in due ghiandole che sono collocate parallele all’interno del corpo. La seta viene raccolta nelle ghiandole, da cui il baco la estrude da due aperture situate ai lati della bocca, i seritteri. Questa a contatto con l’aria si solidifica e, guidata dai movimenti della testa, si dispone in strati formando il bozzolo di seta grezza. Questo è costituito da un singolo filo continuo di seta variabile fra i 300 e i 900 metri. La seta è formato da due proteine: due fili di fibrina paralleli ricoperti da sericina.

Ruolo Ecologico –
La larva del Bombyx mori, conosciuta come baco da seta, ha una notevole importanza economica in quanto utilizzato nella produzione della seta; purtroppo l’introduzione delle fibre sintetiche, oltre ad aver appesantito l’impronta ecologica dell’industria manifatturiera ha fatto diminuire il suo allevamento. L’importanza economica del baco da seta era tale che nell’antichità la seta viaggiava, insieme ad altre merci, dalla Cina fino ai paesi mediterranei lungo la via che venne denominata, per il suo commercio, “via della seta”.
Secondo una delle leggende cinesi relative al baco da seta la scoperta dell’utilità di questo insetto si deve a un’antica imperatrice di nome Xi Ling-Shi che visse nel XXVIII secolo a.C. L’imperatrice mentre passeggiava notò un bruco; lo sfiorò con un dito e dal bruco spuntò un filo di seta. Man mano che il filo fuoriusciva dal baco, l’imperatrice lo avvolgeva attorno al dito, ricavandone una sensazione di calore. Alla fine, vide un piccolo bozzolo, e comprese improvvisamente il legame fra il baco e la seta. Insegnò quanto aveva scoperto al popolo, e la notizia si diffuse.
In Italia la prima coltivazione di baco da seta fu in Sicilia, per via dei Saraceni che ve la introdussero. Successivamente la pratica si diffuse fuori dall’isola ma la Sicilia mantenne per diversi secoli una posizione avvantaggiata nella produzione di seta che contribuì notevolmente alla ricchezza dell’isola.
Il picco della produzione della seta italiana si ebbe intorno al XVIII secolo, soprattutto nel nord Italia; poi inizio il suo declino tra le due guerre per scomparire totalmente negli anni cinquanta. Oggi è la Cina il maggior produttore mondiale.
La larva del Bombix mori ha però altre applicazioni. Viene utilizzata dalla medicina tradizionale cinese nella forma di bombyx batryticatus o “baco da seta rigido”. Si tratta del corpo calcificato della larva della quarta o quinta età e morta di calcino, una malattia dovuta all’infezione da parte del fungo Beauveria bassiana. Questa larva calcificata viene usata per risolvere problemi al ventre e di digestione, come aerofagia, mal di pancia, e sonnolenza.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.




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