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Specie Funghi

Suillus granulatus

Suillus granulatus

Il Pinarolo o Pinarello (Suillus granulatus (L.) Roussel) è un fungo edule della famiglia delle Suillaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Boletales, Famiglia Suillaceae e quindi al Genere Suillus ed alla Specie S. granulatus.

Etimologia –
Il termine Suillus dderiva dal diminutivo di sus, súis maiale: maialetto, per la taglia particolarmente abbondante. L’epiteto specifico granulatus deriva da granello, diminutivo di gránum grano: granuloso, cosparso di granuli, punteggiato.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Suillus granulatus si trova di frequente sotto conifere; è una specie molto legata al Pino e soprattutto alle specie a due aghi (Pinus sylvestris L. e Pinus nigra J.F. Arnold) anche se la si può trovare pure in prossimità di quelli a tre (Pinus radiata D. Don) e cinque aghi (Pinus strobus L. e Pinus cembra L.). in ogni caso è abbondante nelle stazioni di crescita e si presenta in forma gregaria nel periodo che va dall’estate all’autunno. In ogni caso lo si può trovare anche nei giardini pubblici e privati associato sempre ad aghifoglie.

Descrizione –
Il Suillus granulatus è caratterizzato da un cappello di 4-12, massimo 15 cm, prima in forma arrotondata-convessa ed in seguito aperto-appianato, ci consistenza soda e carnosa con margine debordante in gioventù. La cuticola è liscia e lucente, viscida, spessa ed elastica, asportabile e di colore che varia dal giallo-aranciato al bruno-rugginoso. L’imenoforo è caratterizzato da tubuli fini, minuti, di media lunghezza, annessi al gambo e di colore giallo pallido. I pori sono piccoli, appressati, regolari e tondeggianti, in un primo momento dello stesso colore dei tubuli ed a maturità di un colore giallo carico. Nei primi stadi di crescita è tipica l’emissione, di goccioline di liquido lattiginoso, pallido e colloso, che a contatto con l’aria o per essiccazione tende ad assumere colorazioni brune. Il gambo è di 5-8 × 1-2,5 cm, cilindrico, di colore giallo chiaro, ricoperto da una minuta granulazione, che nella sua parte alta tende ad assumere un colore bruno-rugginoso per i residui essiccati delle goccioline secrete dai pori. Qualche volta può presentarsi sfumato di rossastro in basso; il micelio basale è comunque bianco. La carne è soda e compatta da giovane e diventa spugnosa e molliccia negli esemplari adulti, bianco-giallastra, immutabile con sapore leggermente acidulo o resinoso ma gradevole ed odore tenue non caratteristico o lievemente fruttato. Le spore sono bruno-ocra in massa.

Coltivazione –
Di non facile coltivazione come tutta la categoria dei funghi commestibili simbionti.

Usi e Tradizioni –
Il Suillus granulatus può essere consumato a condizione di asportare la cuticola in quanto svolge una drastica azione purgativa e da giovane. È opportuno segnalare che in alcune persone, nonostante l’asportazione della cuticola, il consumo di funghi appartenenti al genere Suillus provoca degli effetti lassativi dovuti ad idiosincrasie alimentari, ovvero particolari effetti secondari. Dal punto di vista gastronomico gli è sicuramente superiore il vicino Suillus luteus.
Ricordiamo inoltre alcuni funghi con cui può essere confuso:
– Suillus collinitus (Fr.) Kuntze, che ha medesime caratteristiche di commestibilità ma con cuticola percorsa e decorata da fini fibrille innate, disposte radialmente e leggermente più scure del colore cuticolare e da una colorazione della stessa cuticola con toni ocra-bruni, che può divenire color cioccolato ma non aranciato-rugginosi. Inoltre il Suillus collinitus è presente in ambienti xerofili e con Pino domestico (Pinus pinea L.), la frequente assenza di goccioline dai pori e in genere la particolare colorazione rosata dei resti miceliari;
– Suillus luteus (L.: Fr.) Roussel, commestibile e che si distingue per un evidente anello e per la carne biancastra, soprattutto del cappello;
– Suillus bellinii (Inzenga) Kuntze, che è meno comune, con gambo estremamente corto, per la cuticola glutinosa e bianco sporca, per i tubuli leggermente decorrenti e per i pori giallino-verdastri alla maturità delle spore;
– Suillus mediterraneensis (Jacquet. & J. Blum) Redeuilh, con cuticola all’inizio biancastra, per la carne più giallastra e perché si associa generalmente nei nostri ambienti mediterranei al Pinus halepensis Mill.

Modalità di Preparazione –
I pinaroli trovano in cucina molte possibilità di preparazione; dai risotti, fritti e con verze o altri modi; bisogna però avere sempre l’accortezza, prima dell’utilizzo, di liberarlo della cuticola, viscida ed indigesta e di raccogliere solo gli esemplari giovani, perché gli adulti si imbibiscono molto, risultano piuttosto molli e sono poco gradevoli e digeribili.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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