Come coltivare il Cardamomo
Come coltivare il Cardamomo
Il cardamomo (Elettaria cardamomum (L.) Maton) è una spezie tropicale della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa famiglia dello zenzero); spesso si indicano con lo stesso nome anche altre piante, tra cui la più simile al vero cardamomo è la Amoxmum. In questa scheda vediamo come coltivare il Cardamomo e quali sono gli accorgimenti da seguire, in quanto la sua tecnica di coltivazione non è del tutto semplice. Questo è, tra l’altro, uno dei motivi per cui il cardamomo è tra le tre spezie più costose al mondo insieme a cannella e zafferano. Tra l’altro, per il suo aspetto estetico, il cardamomo può essere coltivato sia per scopo ornamentale che alimentare. Vista la sua provenienza che si estende in’area tra l’Iran, l’India e la Malaysia, con coltivazione anche nell’America centro-meridionale, è una pianta che può essere coltivata solo nelle zone litorali e meridionali del nostro paese; quindi con temperature molto miti e particolarmente protette nel periodo invernale; altrimenti l’alternativa è la coltivazione in serra.
Il cardamomo è infatti una pianta che muore con temperature inferiori a 10 gradi e soffre con temperature di comprese tra i 10 e i 15 gradi, mentre la temperatura ideale di coltivazione è intorno ai 22-25 °C. Negli altri casi la coltivazione del cardamomo è possibile solo in vaso e, considerando che la pianta ha un elevato sviluppo radicale e formazione di rizomi, ha bisogno di vasi molto ampi. Per questo motivo è opportuno porre questi vasi su carrelli a rotelle per il trasporto da un ambiente all’altro col cambio di stagione. Il substrato su cui coltivare il cardamomo deve essere con reazione acida, con pH tra 5,2-5,5; quindi se va coltivato in piena terra bisogna aggiungere molto probabilmente delle torbe acide, mentre se viene coltivato in vaso il terriccio è di più facile regolazione del pH. In questo caso è preferibile una miscela con il 40 % di terriccio per piante d’appartamento, il 30 % di torba con pH tra 3 e 4,5 ed il 30 % di sabbia silicea. Anche l’acqua di irrigazione non deve essere calcarea, in quanto andrebbe ad innalzare il pH, per cui è necessaria acqua dissalata o deionizzata. Per quanto riguarda la semina è molto difficoltosa per la scarsa germinabilità (30 % circa) dei semi che vanno interrati il più possibile freschi. Il cardamomo va poi collocato in un posto luminoso ma non in pieno sole che brucia le loro foglie. Questo fa capire perché, tra gli altri accorgimenti, è una coltivazione che va fatta con molta attenzione e, se fatta per scopi commerciali, bisogna valutare attentamente i costi-benefici. L’irrigazione del cardamomo va fatta con molta attenzione, in quanto va aumentata gradatamente dal periodo invernale, in cui va tenuta al minimo indispensabile (valutando l’umidità del substrato) a quello estivo dove l’irrigazione deve essere costante ma non eccessiva per non creare fenomeni di ristagno. In piena terra la concimazione di supporto può essere quello del letame maturo (miscelato con abbondante torba a pH acido) mentre in vaso è preferibile aggiungere humus di lombrico al substrato realizzato. La concimazione va effettuata nel periodo di fine inverno ed integrata ogni tre mesi circa miscelandola delicatamente nel substrato (o suolo) senza disturbare le radici. La fioritura del cardamomo avviene in primavera, da aprile a maggio, ed il processo di maturazione delle capsule che contengono i semi è graduale, con periodo che va da agosto a febbraio; nei climi monsonici originali. Se comunque si è riusciti a mantenere le condizioni ideali per la coltivazione e si è arrivati alle capsule, queste vanno aperte a mano togliendo i semi; i semi estratti dovranno essere ulteriormente essiccati e conservati in barattoli dalla chiusura ermetica, lontani da fonti di calore e in un luogo al buio. C’è chi preferisce lasciare i semi all’interno della capsula per preservare maggiormente l’aroma dei semi di cardamomo. In questo caso, la capsula viene rotta al momento dell’utilizzo ma il periodo di essiccazione può variare dalle 2 settimane al mese. Il cardamomo trova molti utilizzi in cucina come spezia per moltissimi piatti.