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Come realizzare un vivaio

Come realizzare un vivaio

Una delle tecniche migliori e di maggiore precisione per regolarità ed uniformità di crescita delle piantine in azienda o in un orto familiare è quella di partire da semenzaio. Questa tecnica richiede inoltre ripristini di fallanze molto ridotto, tempi di realizzazione delle produzioni maggiormente programmabili, piantine più sane in quanto le condizioni di crescita sono maggiormente controllabili e migliore controllo delle infestanti. Inoltre potendo far crescere le piantine in un semenzaio in ambiente protetto dai freddi invernali si possono anticipare le produzioni senza dover fare ricorso a coltivazioni in serra che producono notevoli effetti negativi sull’ambiente ed all’uomo. Per realizzare una produzione che ci svincoli dagli acquisti in vivaio, che hanno costi ovviamente maggiori, e ci eviti la semina in pieno campo, con i problemi sopra esposti, possiamo seguire delle semplici tecniche che stanno alla base del vivaismo.

In questa scheda vediamo come realizzare un vivaio e, soprattutto, come gradualmente acquisire una professionalità sempre maggiore; per di più lo spazio necessario per produrre anche notevoli quantità di piantine è molto ridotto. Per partire in questa attività, possiamo semplicemente avvalerci di una cassetta di piccole dimensioni in cui germineranno i semi oppure, acquistare delle seminiere (come quella in foto) che si trovano facilmente nei negozi specializzati o su internet. Una volta individuata la seminiera dove effettuare le semine bisogna realizzare il substrato adatto. Il consiglio è quello di miscelare terriccio di torba nera, non acida, con sabbia (possibilmente silicea) nella proporzione di 2:1. In alternativa si possono acquistare terricci già pronti per pianta da vivaio. Ottenuto il substrato, questo va posto nella seminiera, bagnato e costipato leggermente (anche tramite un nebulizzatore) avendo cura di non riempire totalmente gli appositi vani della seminiera. Una volta pronto lo strato di terra umido si pongono i semi, in solchetti profondi pochi millimetri (indicativamente la profondità di semina deve andare da pochi millimetri ad una profondità quanto la dimensione del seme); a questo punto si ricopre poi con un velo dello stesso terriccio, si costipa leggermente lo stesso e si riumidifica come prima. Per agevolare la germinazione, i semi possono essere messi a bagno per 24 ore, in modo da intenerire il tegumento; per uqesta tecnica si può usare il bagno di camomilla. Ricordiamo che per germinare il seme ha bisogno della temperatura ideale. Per cui, per ogni tipo di pianta bisogna conoscere la temperatura minima di germinazione. Se seminiamo dei pomodori questa è intorno ai 25 gradi. Questo significa che il locale dove teniamo la seminiera deve avere queste temperature. Importante è anche la luminosità che dovrà essere assicurata, senza raggi diretti, nella prima fase di vegetazione. In condizioni di scarsa luminosità le piantine tenderanno a crescere troppo in lunghezza, esili e con colorazione verde chiara delle foglie. Se avete utilizzato una seminiera alveolare, il trapianto va fatto con tutto il pane di terra quando le piantine, oltre alle foglioline cotiledonari (quelle del seme vero e proprio), avranno emesso le prime foglie vere e proprie. In genere questa è la tecnica migliore, meno traumatica e più sicura in quanto non vengono disturbate le radici e queste non si sono ancora sviluppate eccessivamente. L’operazione di spostamento dalla seminiera al pieno campo va fatta nel modo seguente. Le seminiere hanno in fondo ad ogni spazio un piccolo foro di sgrondo. Prima di trapiantare evitare di bagnare troppo il terriccio che potrebbe sfaldarsi in questa operazione, con un piccolo bastoncino o col dito basta fare pressione da questo foro dal basso verso l’alto per pare uscire tutto il pane di terra contenente la piantina. Prima di effettuare il trapianto ovviamente dovete preparare per bene il terreno dove effettuare il trapianto; dotarlo di un buon quantitativo di sostanza organica; picchettarlo anche con delle cannucce che vi fanno da guida per i sesti di impianto. Una volta messe a dimora bisogna avere l’accortezza di livellare perfettamente le piantine col piano del suolo (né troppo in profondità né troppo superficiali) ed irrigarle con delicatezza immediatamente. A questo punto inizia la coltivazione vera e propria in pieno campo.




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