Agave, proprietà ed usi
Agave, proprietà ed usi
Àgave L. è un genere di piante succulente monocotiledoni che per il suo portamento e la molteplicità delle specie è una pianta molto apprezzata nei giardini pubblici e privati, in tutto il mondo. In questa scheda vedremo però di apprezzare qualità e caratteristiche spesso sconosciute; analizzeremo dell’Agave, proprietà ed usi. Infatti nei suoi luoghi d’origine (centro America) ha rivestito per millenni una profonda importanza nella vita delle popolazioni locali. I suoi nomi di origine (prima della classificazione nel 1753 di Linneo) erano: mezcal, maguey, metl, ed anche con il nome century plant che le fu dato per la sua longevità prima della fioritura.
Sono piante con foglie carnose, a nervature parallele di consistenza fibrosa, larghe fino a 25 cm e lunghe fino a 2,50 metri; sono quasi sempre dotate di una spina apicale legnosa lunga fino a 5 cm; nella maggior parte delle specie sono presenti spine legnose anche lungo i margini.
Dal XVIII secolo furono esportate dapprima in Europa, per motivi di studio e come piante ornamentali e successivamente furono utilizzate per le loro capacità produttive.
Le agavi sono piante che raggiungono la maturità dai 3-5 fino ai 50 anni dalla nascita con una fioritura che dura diversi mesi e richiede grande dispendio di energie, dopodiché la quasi totalità delle specie muore e si riproduce con i semi che si disperdono nelle zone circostanti.
I fiori possono formarsi direttamente sullo stelo o essere posti su rami di lunghezza variabile, che si dipartono a raggiera dallo stesso stelo. Le agavi però possono riprodursi anche con vari sistemi polloniferi.
Andiamo alle proprietà ed usi dell’Agave. Il suo utilizzo da parte dell’uomo avviene da migliaia di anni, ed ha costituito una componente importante nella vita delle civiltà mesoamericane. Gli indiani Cochini nella Bassa California usavano l’Agave cerulata come alimento quotidiano ed attualmente viene ancora utilizzata in alcuni piatti tipici. Dalle agavi si ricava uno sciroppo, denso come il miele, utilizzato come dolcificante ed in alcune regioni del Messico diverse specie sono utilizzate come foraggio per bovini. Dalle agavi si ricavano da vari secoli bevande come l’aguamiel (bevuta fresca) e il pulque, ottenuto dalla fermentazione del precedente. Successivamente dopo l’introduzione del processo di distillazione si ottennero i famosi come il mescal e tequila. Da molte agavi si ricava una fibra tessile che ha costituito il maggiore motivo di diffusione delle agavi nel mondo. Da queste fibre si ottengono corde, reti, ceste, abiti, coperte, tappeti, borse e altri oggetti di uso quotidiano.
Un altro uso caratteristico è stato, soprattutto in passato, nella formazione di filari di piante utilizzati come recinzioni di terreni agricoli, così come avveniva in Sicilia per la delimitazione delle Regie trazzere. Tra gli altri utilizzi ricordiamo che i fusti delle maggiori infiorescenze vengono utilizzati come canne da pesca o pali. Le spine sono state utilizzate come ami da pesca o aghi per cucire. Ma l’aspetto che oggi diviene potenzialmente più importante è la composizione chimica delle foglie di agave. Tali proprietà erano già conosciute dagli indiani che realizzavano impacchi con la polpa di alcune specie per pruriti, ferite, piaghe, contusioni o, addirittura, come veleno per i pesci; il succo dell’A. lechuguilla era usato infatti per avvelenare punte di frecce. Le foglie di diverse specie, o il loro succo, era utilizzato fino agli anni ‘90 in Messico come sapone e porzioni di foglie di A. vilmoriniana con parte delle fibre lasciate scoperte venivano vendute nei mercati come spazzole insaponate. Dalle sapogenine presenti in varie quantità in numerose specie sono stati prodotti estrogeni e cortisone. La pianta viene usata anche per guarire ustioni. Attenzione però perché l’interno delle foglie in alcune specie contiene sostanze che a contatto con la pelle possono causare dermatiti.