Hamamelis virginiana
Hamamelis virginiana
L’Amamelide (Hamamelis virginiana L., 1753) appartiene alla famiglia delle Hamamelidaceae, ed originaria delle regioni orientali degli Stati Uniti e del Canada.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico l’Amamelide appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Hamamelidales, Famiglia Hamamelidaceae e quindi al Genere Hamamelis ed alla Specie H. virginiana.
Etimologia –
Il termine del genere proviene dal greco, hamamēlís –ídos; comp. di háma ‘insieme’ e mêlon ‘melo’; cioè ‘che fiorisce contemporaneamente al melo’. L’epiteto specifico molto probabilmente per la provenienza delle sue origini geografica.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Hamamelis virginiana è una pianta originaria delle regioni orientali degli Stati Uniti e del Canada, da dove è stata successivamente importata ed oggi largamente coltivata in varie parti del mondo ed anche in Europa.
Descrizione –
L’ Hamamelis virginiana è una specie arbustiva ma che può raggiungere anche l’altezza di 6 m. è fornita di foglie, caduche di colore verde brunastro o giallastro nella stagione autunnale; queste sono ovali od obovate, alterne, glabre, lunghe fino a 15 cm e larghe fino a 10 cm, con un picciolo corto e robusto; hanno un margine irregolarmente dentellato e l’apice è brevemente acuminato ed ottuso. La fioritura si ha tra settembre ed ottobre, ed i fiori sono riuniti a due o a tre in glomeruli ascellari; posseggono quattro sepali e quattro petali gialli; ogni fiore presenta quattro stami e due stili. Da questi si formano delle capsule legnose a due logge, lunghe circa 10-14 mm, che a maturità si aprono liberando uno o due semi scuri e lucidi.
Coltivazione –
L’ Hamamelis virginiana è una pianta, che per le sue proprietà terapeutiche può essere coltivata anche in Europa.
Usi e Tradizioni –
Le proprietà dell’ Hamamelis virginiana sono note da millenni. Le caratteristiche cicatrizzanti del decotto di Hamamelis erano note già ai nativi americani, che lo utilizzavano per curare le ferite. Più tardi, nell’Ottocento, il distillato ottenuto dalle foglie di Amamelide, veniva utilizzato dai coloni europei contro le scottature del sole e le irritazioni oculari dopo lunga esposizione alla luce. I suoi utilizzi sono dovuti essenzialmente per la presenza nelle foglie e nella corteccia di tannino; viene così utilizzata ampiamente in erboristeria per la preparazione di estratti fluidi e pomate con proprietà decongestionanti, astringenti ed emostatiche; gli estratti vengono utilizzati nella terapia di emorroidi, varici, flebiti ed infiammazioni oculari. Nella cosmesi gli estratti di Hamamelis virginiana vengono utilizzati per lozioni emollienti per la pelle secca.
Modalità di Preparazione –
Dell’Amamelide si possono preparare infusi e di estratti come la tintura madre, altrimenti per uso esterno la scelta è ben più ampia. Si possono preparare colliri, dopobarba lenitivi e tonici decongestionanti. Con l’Amamelide si fanno anche creme contro la cellulite ed anche l ‘acqua distillata di Hamamelis, utile per le infiammazioni della bocca e delle gengive, per occhi arrossati e in caso di congiuntivite allergica. Tra le preparazioni dell’Amamelide ricordiamo la crema utilizzata come ammorbidente della pelle.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.