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Come coltivare i broccoli in maniera biologica

Come coltivare i broccoli in maniera biologica

Il broccolo (Brassica oleracea var. italica), chiamato anche cavolo broccolo, è una varietà di Brassica oleracea molto coltivata ed utilizzata in Italia. In questa scheda vedremo come coltivare i broccoli in maniera biologica e gli accorgimenti necessari. I broccoli possiedono proprietà nutrizionali di altissimo rilievo; si ricorda, in particolar modo, la presenza di molti antiossidanti naturali che li rendono ottimi per combattere l’invecchiamento cellulare e molto utili nella prevenzione dei tumori. I broccoli sono inoltre ricchi di sali minerali, fibre e vitamine del gruppo B.
Il broccolo è una pianta poco esigente in termini di fertilità del suolo ma il terreno dove coltivarlo deve avere un’ottima permeabilità. I terreni dove coltivare il broccolo devono avere buona permeabilità e sgrondo delle acque in eccesso. Per una buona economia e rotazione si consiglia di far ruotare questa coltura a piante che invece vengono abbondantemente concimate in modo da utilizzar la fertilità residua (per es. dopo cucurbitacee).

La semina del cavolo si effettua poi a inizio estate, tra giugno e luglio. Si consiglia la predisposizione di un semenzaio e successivo trapianto un mese dopo circa. In questo caso basta porre 2-3 semi in contenitori alveolati in cui aver messo del terriccio per ortaggi e poi trapiantare lasciando la piantina più robusta. Per i sesti di impianto si consigliano distanze di 60-70 cm tra una pianta e l‘altra.
Tra le tecniche di controllo delle erbe si consiglia la pacciamatura con paglie (o foglie) al posto della sarchiatura. Questa tecnica protegge maggiormente le radici (anche da attacchi parassitari), richiede un minor utilizzo di acqua, reintegra a fine coltivazione una buona parte di sostanza organica. Se non si effettua la pacciamatura con le sarchiature si dovrà operare un rincalzo delle piante. In questo modo l’irrigazione dei mesi caldi può essere diminuita con ovvii benefici ecologici.
Tra le avversità ricordiamo soprattutto le cavolaie (i caratteristici bruchi verdi), e le nottue; queste larve si possono combattere col bacillus thuringiensis da spargere nelle ore serali, metodo consentito dall’agricoltura biologica. Altri insetti fasidiosi possono essere il trialeurodide (piccola mosca bianca) e gli afidi; contro questi si può agire ottimamente con un preparato aziendale a base di macerato di ortica.
Contro le malattie fungine (soprattutto septoria ed alternaria) bisogna operare rendendo più permeabile il terreno e con macerato di equiseto.
Della pianta dei broccoli si raccolgono le infiorescenze, da asportare quando prima che si schiudano i fiori. Dopo la prima raccolta la pianta che può rigettarne altre in seguito dalle parti laterali. Il periodo di raccolta va da ottobre fino a dicembre e nelle regioni meridionali si può arrivare anche in inverno.




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