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Bicarbonato di sodio come fungicida naturale

Bicarbonato di sodio come fungicida naturale

Il bicarbonato di sodio (NaHCO3), in apposite concentrazioni e formulazioni, è molto indicato per il trattamento di malattie fungine, tra cui oidio e peronospora; in questa scheda vediamo come utilizzare il bicarbonato di sodio come fungicida naturale.
Il principio di azione del bicarbonato di sodio è molto semplice; essendo un sale a reazione basica, irrorato in determinate concentrazioni sulle piante, crea un ambiente sfavorevole ai funghi che per crescere hanno bisogno invece di un ambiente leggermente acido.
Per la sua reperibilità in commercio è un ottimo fungicida fai date che può essere utilizzato sia per coltivazioni familiari che per produzioni di livello aziendale. Il suo utilizzo sulle piante deve essere sotto forma di soluzione acquosa con un rapporto di soluzione di 1/100; per esempio un Kg di bicarbonato di sodio ogni 100 litri di acqua.

Per la preparazione quindi basta sciogliere gradualmente il bicarbonato di sodio, nelle proporzioni indicate, avendo cura di agitare molto in quanto è un sale che anche se totalmente solubile a queste concentrazioni ha bisogno di un po’ di tempo per solubilizzarsi. Una volta ottenuta la soluzione con il sale perfettamente sciolto può essere irrorato sulle piante (sia ortive che arbustive o arboree) senza controindicazioni dal punto di vista sanitario. L’irrorazione può avvenire sia con macchinari professionali (nel caso di colture di pieno campo) che con piccoli spruzzatori per poche piante e piccole superfici da trattare.
I vantaggi di questo trattamento sono che, per il tipo di ambiente leggermente alcalino che crea sulle lamine delle foglie, la soluzione di bicarbonato di sodio agisce soprattutto in copertura, cioè in presenza del fungo. Per un’azione preventiva, essendo la soluzione molto dilavabile (anche con la normale rugiada ed umidità) bisogna effettuare più trattamenti ravvicinati, soprattutto dopo una pioggia recente.
L’uso di questa soluzione, pur se innocua per gli alimenti trattati che dovremmo assumere, ha controindicazioni di natura ecologica, in caso di eccesso di uso. Infatti a livello del suolo, dove prima o poi la soluzione di bicarbonato termina, la presenza del sodio ha notevoli controindicazioni (in questo caso usare, se lo reperite, il bicarbonato di potassio). È infatti un elemento che va ad alterare la struttura dei colloidi del suolo con conseguente perdita di struttura dello stesso ed alterazioni di medio-lungo periodo. Per questo motivo l’uso del bicarbonato di sodio non va mai prolungata nel tempo ma alternata per esempio con altri principi attivi consentiti in agricoltura biologica.
Tra l’altro l’alternanza dei principi attivi è un criterio che andrebbe sempre adottato nella lotta contro qualunque avversità delle piante in quanto diminuisce l’effetto di resistenza che possono acquisire insetti, funghi o altri parassiti.
Altro accorgimento è quello di effettuare il trattamento nelle ore fresche (meglio quelle del tardo pomeriggio) per evitare la possibile bruciatura soprattutto delle foglie e delle parti più tenere delle piante trattate.




2 pensieri riguardo “Bicarbonato di sodio come fungicida naturale

  • Duccio gori

    Buonasera, quest’anno ho usato il bicarbonato di sodio nel vigneto contro peronospora alla dose di 4 kg a ettaro,ma essendo un annata piovosa non ha dato grossi risultati,ho provato su colorino una dose a ettaro di 8 kg di bicarbonato di sodio,ho visto che dopo una settimana la peronospora è seccata .se continua a dosi più alte provocò bruciature strane alla pianta? La prego di darmi consigli, grazie mille

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    • ecosostenibile

      Buongiorno è chiaro che dosi più elevate possono causare ustioni e tali proprietà possono cambiare da pianta a pianta (e dal tipo di foglie), inoltre le consiglio di alternare l’uso con carbonato di potassio (acquistabile anche via internet) in quanto il sodio è un elemento che interferisce negativamente sulla struttura del terreno.

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